19-04-2019, 09:44 PM
In primo luogo Morris, e come sempre, grazie davvero.
Hai dato anche una cornice ai miei ricordi frammentari, facendo emergere un uomo eccellente.
Ero partito con una grande antipatia verso questo belga imbattibile, che invadeva il campo dei miei idoli della velocità, disciplina a lungo tutta italiana. Ricordo il tentativo di Maspes di tornare al titolo mondiale, incontrando, credo in semifinale (1967?), proprio Sercu. Seconda prova, accenno di surplace di Maspes e Sercu decide di passare avanti. Lunga suspense fin quasi all'ultima curva, quando Maspes sfruttò la pista per lanciarsi. Sembrava fatta ma Sercu recuperò in modo prodigioso...
Poi le tante vittorie su strada, negli occhi in particolare il Giro... Il più veloce era sempre lui, Patrick Sercu. Da una intervista di De Zan dopo una vittoria ricordo solo il suo italiano, dal forte accento straniero ma perfettamente comprensibile.
Ho dato una occhiata in rete, con il timore che un grande campione di un passato ormai lontano fosse oggi dimenticato. Per fortuna non è così, il pezzo di Cristiano gatti dal Corriere della Sera.
Hai dato anche una cornice ai miei ricordi frammentari, facendo emergere un uomo eccellente.
Ero partito con una grande antipatia verso questo belga imbattibile, che invadeva il campo dei miei idoli della velocità, disciplina a lungo tutta italiana. Ricordo il tentativo di Maspes di tornare al titolo mondiale, incontrando, credo in semifinale (1967?), proprio Sercu. Seconda prova, accenno di surplace di Maspes e Sercu decide di passare avanti. Lunga suspense fin quasi all'ultima curva, quando Maspes sfruttò la pista per lanciarsi. Sembrava fatta ma Sercu recuperò in modo prodigioso...
Poi le tante vittorie su strada, negli occhi in particolare il Giro... Il più veloce era sempre lui, Patrick Sercu. Da una intervista di De Zan dopo una vittoria ricordo solo il suo italiano, dal forte accento straniero ma perfettamente comprensibile.
Ho dato una occhiata in rete, con il timore che un grande campione di un passato ormai lontano fosse oggi dimenticato. Per fortuna non è così, il pezzo di Cristiano gatti dal Corriere della Sera.