[Luciano Pagliarini]

Giovedì parte la Corsa della Pace U23 che propone le solite quattro tappe: https://firstcycling.com/race.php?r=14005&y=2022&e=all

Al contrario dell'anno scorso, la startlist, in questo 2022, è super: https://firstcycling.com/race.php?r=14005&y=2022&k=8

Australia con Plowright che è un gran bel velocista, ma dovrà sudare per tenere nella seconda tappa, Dinham, corridore che ha fatto bene in patria ma devo ancora capire del tutto, e Rudy Porter, il quale, dopo il quinto posto nella tappa regina dell'Alpes Isere Tour, si presenta al via con il ruolo di pericoloso outsider.

Austria molto interessante con il primo anno Hajek, grande stagione tra gli juniores nel 2021 e terzo alla recente Carpathian Race, e l'alpinista Martin Messner, il quale fu sesto all'Avenir dello scorso anno.

Belgio con Lennert Van Eetvelt, passista-scalatore che non necessita più di presentazioni (è il favorito numero uno imho), e Toon Clynhens, l'anno scorso terzo qua nella generale, per la classifica. Da seguire con attenzione anche Robin Orins e Dries De Pooter.

Il Canada mi sa che farà più che altro colore, la Repubblica Ceca è piena di nomi noti come i fratelli Vacek, Jakub Toupalik e, ovviamente, Pavel Bittner, la Danimarca avrebbe uno squadrone, ma nessuno di quelli, di recente, ha entusiasmato, escluso Sebastian Kolze Changizi. Comunque Hindsgaul Madsen è uno dei favoriti per la generale.

La Francia non scherza un cazzo con Ewen Costiou che ha appena vinto il Tour de la Manche dopo aver entusiasmato al Bretagna e Valentin Retailleau che si è portato a casa la penultima tappa dell'Alpes Isere.

La Germania punta sull'emergente Henri Uhlig della Alpecin, vincitore del Liberazione e della prima tappa dell'Alpes Isere. Suoi obiettivi il prologo e la prima tappa. La Gran Bretagna ha Gloag per la generale. Il quarto dello scorso Giro U23, per ora, si è visto solamente alla Fleche Ardennaise ed è chiamato a invertire la tendenza, perché il suo valore, di questo passo, è destinato a crollare. Sam Watson è molto forte, ma forse avrà poco terreno a disposizione qua.

L'Italia potrebbe tranquillamente essere la squadra più forte di tutte. Davide Piganzoli è fresco del successo al Bidasoa ed è la punta principale per la generale. Davide De Cassan sta facendo un'ottima stagione, se la cava anche a cronometro, e potrebbe essere una buona seconda punta. Busatto e Guzzo vanno forte, ma qua sono chiamati a misurarsi a un livello che ancora non conoscono. Lollo Germani, invece, sta facendo una bella stagione in Groupama-FDJ e potrebbe essere un'ottima carta per la seconda tappa.

Il Giappone gasa e sono curioso di vederli, per il Kazakistan Yegor Strelnikov e Daniil Pronskiy sono i più quotati, mentre il Lussemburgo ha Arthur Kluckers come nome di punta.

Il Messico ha uno scalatore molto interessante quale Isaac Del Toro, l'anno scorso secondo al Bottecchia tra gli junior, Ugrumov me ne ha parlato molto bene. Per i Paesi Bassi ci sono i soliti Del Grosso, Leijnse e Van Belle, ma sono molto curioso di vedere anche Pim Ronhaar.

La Norvegia ha Fredheim per la prima tappa in linea, Holter e Tjøtta per un discreto piazzamento nella generale e, soprattutto, Per Strand Hagenes, il quale bisogna vedere, però, se si è ripreso dall'esperienza traumatica in Bretagna. La Polonia mi dice poco, e sono infatti un po' preoccupato per il futuro del loro movimento. L'unico che conosco un minimo è Papierski. Portogallo guidato da Helder Goncalves, secondo alla Volta do Futuro.

Sazka è la squadra B dei padroni di casa, la Slovacchia ha Svrcek (riuniti i tre fratelli Vacek ) e Kubis come nomi più interessanti, mentre Gal Glivar e Anze Skok sono i fari della Slovenia.

Venendo alla Spagna ci sono Ivan Cobo e Jokin Murguialday Elorza che a questo livello dovrebbero essere dei fattori. Presente Alejandro Franco che ha vinto sei gare dal 14/04 a oggi, ma sia al Bidasoa che al Navarra è andato in crisi nell'ultima tappa mentre vestiva la maglia di leader. Tra gli svizzeri Fabio Christen e Nils Brun sono i più accreditati.