23-07-2017, 01:01 AM
Straquoto.
Pensavo a questo argomento (o più o meno) anche in relazione a quanto ha scritto Hiko ieri, sui distacchi modesti, sui migliori che non si staccano a videnda, sul ciclismo che sta cambiando.
Il paradosso è che a fronte di materiali sempre più sofisticati, di sistemi di allenamento più validi (magari con meno "sostanze speciali"), del contributo di vari strumenti, probabilmente di una base più ampia (che implica più corridori di valore), si riducono le difficoltà. Mi sembra siano tanti i comprimari / gregari che riescono a restare con i leader, a riprova di un livello alto che richiede maggior selezione.
Ricercare lo spettacolo attraverso classifiche corte derivanti da percorsi meno selettivi è miope. Le classiche sono tanto più belle quanto più selezionano, i grandi Giri contengono il fascino delle grandi imprese del passato, sempre legate a tappe difficili. Dimenticare questo significa non capire il ciclismo, e non amarlo, oltre a non farne gli interessi.
Pensavo a questo argomento (o più o meno) anche in relazione a quanto ha scritto Hiko ieri, sui distacchi modesti, sui migliori che non si staccano a videnda, sul ciclismo che sta cambiando.
Il paradosso è che a fronte di materiali sempre più sofisticati, di sistemi di allenamento più validi (magari con meno "sostanze speciali"), del contributo di vari strumenti, probabilmente di una base più ampia (che implica più corridori di valore), si riducono le difficoltà. Mi sembra siano tanti i comprimari / gregari che riescono a restare con i leader, a riprova di un livello alto che richiede maggior selezione.
Ricercare lo spettacolo attraverso classifiche corte derivanti da percorsi meno selettivi è miope. Le classiche sono tanto più belle quanto più selezionano, i grandi Giri contengono il fascino delle grandi imprese del passato, sempre legate a tappe difficili. Dimenticare questo significa non capire il ciclismo, e non amarlo, oltre a non farne gli interessi.