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Dichiarazioni di Ivano Fanini
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ESCLUSIVO. Uomini in nero, Nibali e le accuse infondate
Tre anni fa, l'accusa pesante a Vincenzo Nibali di essere uno degli "uomini in nero", vale a dire uno di quei corridori che si allenavano in maniera anonima dalle parti di Saint Moritz, base arcinota di Michele Ferrari. A muovere l'accusa, Ivano Fanini ed Eugenio Capodacqua su Repubblica. Il siciliano è stato uno dei pochi a dare seguito all'anunciata querela ed ora, appunto a distanza di tre anni, abbiamo ricevuto una lettera da parte degli avvocati Fausto Malucchi ed Elena Baldi, difensori di Nibali, nella quale viene spiegato - magari un po' in "legalese" - come gli accusatori abbiamo riconosciuto l'infondatezza delle loro asserzioni. Ve la proponiamo:

In ogni settore, persino in quello che si dedica alla cura delle anime, ci sono persone che barano e ci sono persone che vivono onestamente. Compito di noi tutti è quello di lottare contro i primi e cercare di dare i giusti meriti ai secondi. Distinguere gli uni dagli altri è doveroso per chiunque, soprattutto per chi svolge un ruolo fondamentale nel settore della formazione e dell'informazione.
Il fine non giustifica mai i mezzi e chi cerca di fare il paladino spesso sbaglia.
Rimanendo nello specifico dell'attività ciclistica, è sotto gli occhi di tutti il diffuso tentativo di ottenere i migliori risultati o comunque di migliorare il proprio rendimento mediante il ricorso a pratiche non consentite. Questo accade anche in tutti gli altri sport, persino in quelli motoristici e ovviamente nella vita; oserei dire che si tratta quasi di una "fisiologica patologia".
Ma non è la diffusione del fenomeno che deve indurre allo scoramento o far venir meno l'obbligo di distinzione; non è consentito ed è profondamente ingiusto dire "lo fanno tutti".
Abbiamo l'onore di conoscere personalmente Vincenzo Nibali e lo assistiamo nelle vicende giuridiche. Conosciamo la sua onestà, la sua modestia, la sua umanità ed è anche per questo che quando il Procuratore Nazionale Antidoping Dott. Ettore Torri ha ingiustamente detto “lo fanno tutti" abbiamo sentito l'obbligo di contestare la sua incredibile affermazione, chiedendo ufficialmente una doverosa rettifica. È soprattutto per questo che quando uno dei maggiori quotidiani italiani, Repubblica, in un'afosa giornata d'agosto dell'anno 2009 ha fantasiosamente collegato il nome di Vincenzo Nibali a quello di uno dei più famosi preparatori del mondo, a suo tempo però squalificato, abbiamo ritenuto di dover sporgere querela sia nei confronti di chi aveva fatto l'affermazione, Ivano Fanini, che del giornalista che tale affermazione aveva colposamente pubblicato: Eugenio Capodacqua.
Compito nostro era quello di ristabilire la verità che quell'articolo aveva palesemente violato. Per qiuesto motivo è stato istruito un fascicolo penale da parte del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Roma, Dott.ssa Elisabetta Ceniccola e successivamente è stata fissata l'udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Roma, Dott. Giuseppe Aprile.
Compito degli Avvocati non è soltanto quello di far pronunciare al Tribunale una sentenza ma è soprattutto quello di conseguire quegli stessi risultati evitando al Tribunale la pronuncia.
Dopo una trattativa con gli avvocati di Repubblica, è stato concordato che l'articolo in oggetto di querela riportava notizie non vere e che Nibali ed il medico non avevano mai avuto alcun incontro. Il giornalista e l'autore dell'articolo si sono quindi formalmente scusati con l'atleta.
In queste occasioni è doveroso anche risarcire il danno ma fino ad oggi abbiamo ritenuto che Vincenzo debba percepire somme di denaro in ragione del proprio lavoro e non a titolo di risarcimento per reati compiuti in suo danno come nel caso di specie. Gli imputati si sono pertanto impegnati a versare tali somme in favore di un ente benefico.
In conclusione possiamo affermare che l'intervista ad Ivano Fanini pubblicata il 5.8.2009 da Eugenio Capodacqua su La Repubblica e relativa a Vincenzo Nibali riportava notizie non vere e quindi diffamatorie nei confronti del ciclista. Per tale motivo gli imputati hanno ammesso l'errore e chiesto formalmente scusa all'atleta e si sono impegnati a fare un versamento in beneficenza.
Noi, in qualità di difensori e procuratori speciali di Vincenzo abbiamo rimesso la querela rinunciando alla richiesta di condanna penale nei confronti degli autori dell'articolo.

Avvocati Fausto Malucchi ed Elena Baldi

PS: Accuse pesanti, rivelatisi infondate. Davvero una vicenda grave. Siamo in possesso anche delle lettere scritte da Ivano Fanini e da Eugenio Capodacqua a Vincenzo Nibali: non le pubblichiamo per non ledere il diritto alla privacy, ma non possiamo esimerci dal manifestare qualche perplessità di fronte alle giustificazioni addotte. E ci dispiace notare come per lanciare accuse contro il ciclismo e i suoi campioni si trovi sempre spazio, mentre per riconoscere i propri errori e soprattutto far sapere agli altri di aver sbagliato, quello spazio venga sempre a mancare.

tuttobiciweb.it
 
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Messaggi in questa discussione
Dichiarazioni di Ivano Fanini - da SarriTheBest - 20-02-2011, 05:18 AM
RE: Dichiarazioni di Ivano Fanini - da i0i - 20-02-2011, 12:59 PM
RE: Dichiarazioni di Ivano Fanini - da SarriTheBest - 07-08-2012, 03:39 AM
RE: Dichiarazioni di Ivano Fanini - da Gershwin - 07-08-2012, 09:07 AM
RE: Dichiarazioni di Ivano Fanini - da Gershwin - 08-08-2012, 09:08 AM

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