28-05-2018, 07:27 AM
Crisi di grande complessità. Importante per me leggere e ascoltare con grande attenzione, filtrando tutto attraverso raziocinio e senso critico, a cominciare dalla dichiarazione del Presidente della Repubblica.
Che Giorgetti, n° 2 della Lega, possa essere individuato come un ministro dell'economia scelto dall'Europa via Quirinale mi sembra una ipotesi / affermazione un po' azzardata. O non fa riflettere la prospettiva di un ritorno alle urne nel quadro che si è andato formando?
A rendere debole la nostra sovranità è innanzi tutto il nostro debito pubblico. Non mi è chiaro come su questo non si discuta con serietà. Una famiglia pressata da debiti e mutui deve valutare la situazione e stabilire un piano per affrontarla. Bisogna tirare la cinghia, si, è una necessità. Creiamo maggiori introiti per sanare i debiti (+PIL), bene lavoriamo, ma prima otteniamo i maggiori introiti poi stabiliamo come spenderli.
Questo non avviene, non si avverte nessun piano per affrontare una situazione complessa. Si sentono solo slogan, il dibattito è ridotto a brevi affermazioni via social o poco più, tutto sempre in chiave immediata e di impatto elettorale. Una campagna elettorale perenne, il pensiero si ferma a oggi e a pochi mesi nel futuro, l'Italia tra 5 o 10 anni non esiste, mentre è ciò di cui abbiamo disperato bisogno.
Che Giorgetti, n° 2 della Lega, possa essere individuato come un ministro dell'economia scelto dall'Europa via Quirinale mi sembra una ipotesi / affermazione un po' azzardata. O non fa riflettere la prospettiva di un ritorno alle urne nel quadro che si è andato formando?
A rendere debole la nostra sovranità è innanzi tutto il nostro debito pubblico. Non mi è chiaro come su questo non si discuta con serietà. Una famiglia pressata da debiti e mutui deve valutare la situazione e stabilire un piano per affrontarla. Bisogna tirare la cinghia, si, è una necessità. Creiamo maggiori introiti per sanare i debiti (+PIL), bene lavoriamo, ma prima otteniamo i maggiori introiti poi stabiliamo come spenderli.
Questo non avviene, non si avverte nessun piano per affrontare una situazione complessa. Si sentono solo slogan, il dibattito è ridotto a brevi affermazioni via social o poco più, tutto sempre in chiave immediata e di impatto elettorale. Una campagna elettorale perenne, il pensiero si ferma a oggi e a pochi mesi nel futuro, l'Italia tra 5 o 10 anni non esiste, mentre è ciò di cui abbiamo disperato bisogno.