24-08-2019, 04:46 PM
Sulla salumeria davanti agli occhi, se provo a pensare con la mia testa:
il taglio dei parlamentari ha senso nel discorso contro "la casta" e i "costi della politica", che fa tanta presa su larga parte dell'elettorato - "E basta co sti sprechi, mangiano tutti, ma onorevoli de che, hanno rotto!" -
Non è per me una questione di grande rilievo, si parla di una modesta riduzione dei costi a fronte di una minore rappresentanza. Questione più che secondaria, si può anche fare, le questioni urgenti (e difficili) sono altre.
Detto che per me ha scarso rilievo come questione, specialmente in questo momento, in linea generale a me interessa che in Parlamento ci siano molte voci diverse, con meccanismi che evitino che queste voci blocchino il lavoro. La mia preferenza andrebbe ad un sistema maggioritario (meglio se a doppio turno) senza sbarramenti al 3 o al 5% o quale che sia. Ogni voce in democrazia è un arricchimento. In linea ideale, certo bisogna intendere la politica come qualcosa di alto, di importante (come sarebbe o dovrebbe essere). Bisogna intendere i meccanismi costituzionali e l'equilibrio tra i diversi poteri come qualcosa di fondamentale. Come avere una Magistratura davvero indipendente, valide organizzazioni sindacali, una RAI e ujna stampa sganciate dal potere politico - economico, una vera e profonda dialettica democratica.
I costi sono le istituzioni o i mille rivoli truffaldini?
Non è qualche parlamentare in più o in meno che mi sposta qualcosa.
La salumeria davanti agli occhi potrebbe averla chi la considera una questione di rilievo a fronte del deficit, della disoccupazione, della fuga di molti ottimi giovani, della politica estera, delle prospettive per il Paese, rispetto ad una programmazione politica più ampia, magari con un occhio al futuro (commerci, porti, innovazione, turismo, ecc.).
Poi, eh, un panino prosciutto e mozzarella di bufala non si nega a nessuno.
il taglio dei parlamentari ha senso nel discorso contro "la casta" e i "costi della politica", che fa tanta presa su larga parte dell'elettorato - "E basta co sti sprechi, mangiano tutti, ma onorevoli de che, hanno rotto!" -
Non è per me una questione di grande rilievo, si parla di una modesta riduzione dei costi a fronte di una minore rappresentanza. Questione più che secondaria, si può anche fare, le questioni urgenti (e difficili) sono altre.
Detto che per me ha scarso rilievo come questione, specialmente in questo momento, in linea generale a me interessa che in Parlamento ci siano molte voci diverse, con meccanismi che evitino che queste voci blocchino il lavoro. La mia preferenza andrebbe ad un sistema maggioritario (meglio se a doppio turno) senza sbarramenti al 3 o al 5% o quale che sia. Ogni voce in democrazia è un arricchimento. In linea ideale, certo bisogna intendere la politica come qualcosa di alto, di importante (come sarebbe o dovrebbe essere). Bisogna intendere i meccanismi costituzionali e l'equilibrio tra i diversi poteri come qualcosa di fondamentale. Come avere una Magistratura davvero indipendente, valide organizzazioni sindacali, una RAI e ujna stampa sganciate dal potere politico - economico, una vera e profonda dialettica democratica.
I costi sono le istituzioni o i mille rivoli truffaldini?
Non è qualche parlamentare in più o in meno che mi sposta qualcosa.
La salumeria davanti agli occhi potrebbe averla chi la considera una questione di rilievo a fronte del deficit, della disoccupazione, della fuga di molti ottimi giovani, della politica estera, delle prospettive per il Paese, rispetto ad una programmazione politica più ampia, magari con un occhio al futuro (commerci, porti, innovazione, turismo, ecc.).
Poi, eh, un panino prosciutto e mozzarella di bufala non si nega a nessuno.