15-06-2022, 01:15 AM
Angelo, io sono più terra terra, sarà che per lavoro tasto con mano tante piccole realtà e vivo la mia di quasi trentenne che da anni lavora come giornalista, facendo sacrifici, con salari che fanno ridere....e me lo posso permettere solo perché ho alle spalle una famiglia benestante.
Al giorno d'oggi è possibile, in questo paese, aprire un'attività? Che prospettive ha una persona che lavora come dipendente?
Ormai 1200 euro al mese sembrano l'El Dorado a molti.
Hai voglia a parlare delle spese militari per placare lo spread alla gente.
Per lavoro ho seguito un comune di media grandezza della zona (quasi 12mila abitanti, tre frazioni e una località). Due liste a confronto, una che governa da vent'anni e l'altra che era l'unione di tutte le opposizioni della legislatura 2012-2017. Si erano già affrontate cinque anni fa, quando, però, era corsa a tre data la presenza di una lista del PD. I primi avevano preso 2450 voti circa (48%) delle preferenze, i secondi 2100 (43%) e il PD 350 (7%).
La lista uscente, durante l'ultimo mandato, ha fatto una scuola nuova, una pista ciclabile, ha rifatto la biblioteca e ha avviato i progetti di altre due piste ciclabili oltre che di un ulteriore allargamento della biblioteca comunale.
La campagna elettorale della lista uscente era incentrata sul voler portare avanti i progetti e il candidato sindaco non ha perso occasione per ribadire che arriveranno tempi difficili e che sarà necessario fare qualcosa.
La campagna elettorale degli sfidanti era molto più astratta, anche un filo aggressiva e verteva sul fatto che c'era bisogno di un cambiamento perché gli altri erano là da troppi anni. Il loro programma peccava, in modo tangibile, di concretezza. Loro, però, erano convinti di poter intercettare i voti andati al PD durante la tornata precedente e, così, di potersela giocare.
Morale della favola? La lista uscente prende 2530 voti (circa 100 voti in più rispetto alla volta precedente) e sale quasi al 57% delle preferenze, gli sfidanti prendendono 2012 voti (siamo a un calo di circa 150 voti) e restano ancorati al loro 43%.
Tutto questo per dire che magari il comune che ho seguito io è un eccezione rispetto al resto d'Italia, ma la mia esperienza personale mi porta a dire che chi fa in modo concreto non passa inosservato agli occhi degli elettori e non bastano due strali per affossarlo. Se il lavoro dei Monti, dei Draghi e dei vari governi PD non viene riconosciuto come buono dagli elettori, che decidono, per la disperazione, di scappare verso la Meloni di turno, forse, prima di tutto, dovremmo interrogarci sulla reale validità del lavoro degli stessi. Basta chiamarsi Draghi o Monti per fare, automaticamente, un buon lavoro?
Al giorno d'oggi è possibile, in questo paese, aprire un'attività? Che prospettive ha una persona che lavora come dipendente?
Ormai 1200 euro al mese sembrano l'El Dorado a molti.
Hai voglia a parlare delle spese militari per placare lo spread alla gente.
Per lavoro ho seguito un comune di media grandezza della zona (quasi 12mila abitanti, tre frazioni e una località). Due liste a confronto, una che governa da vent'anni e l'altra che era l'unione di tutte le opposizioni della legislatura 2012-2017. Si erano già affrontate cinque anni fa, quando, però, era corsa a tre data la presenza di una lista del PD. I primi avevano preso 2450 voti circa (48%) delle preferenze, i secondi 2100 (43%) e il PD 350 (7%).
La lista uscente, durante l'ultimo mandato, ha fatto una scuola nuova, una pista ciclabile, ha rifatto la biblioteca e ha avviato i progetti di altre due piste ciclabili oltre che di un ulteriore allargamento della biblioteca comunale.
La campagna elettorale della lista uscente era incentrata sul voler portare avanti i progetti e il candidato sindaco non ha perso occasione per ribadire che arriveranno tempi difficili e che sarà necessario fare qualcosa.
La campagna elettorale degli sfidanti era molto più astratta, anche un filo aggressiva e verteva sul fatto che c'era bisogno di un cambiamento perché gli altri erano là da troppi anni. Il loro programma peccava, in modo tangibile, di concretezza. Loro, però, erano convinti di poter intercettare i voti andati al PD durante la tornata precedente e, così, di potersela giocare.
Morale della favola? La lista uscente prende 2530 voti (circa 100 voti in più rispetto alla volta precedente) e sale quasi al 57% delle preferenze, gli sfidanti prendendono 2012 voti (siamo a un calo di circa 150 voti) e restano ancorati al loro 43%.
Tutto questo per dire che magari il comune che ho seguito io è un eccezione rispetto al resto d'Italia, ma la mia esperienza personale mi porta a dire che chi fa in modo concreto non passa inosservato agli occhi degli elettori e non bastano due strali per affossarlo. Se il lavoro dei Monti, dei Draghi e dei vari governi PD non viene riconosciuto come buono dagli elettori, che decidono, per la disperazione, di scappare verso la Meloni di turno, forse, prima di tutto, dovremmo interrogarci sulla reale validità del lavoro degli stessi. Basta chiamarsi Draghi o Monti per fare, automaticamente, un buon lavoro?