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Pagelle
#5
Galla mi hai anticipato, per cui pubblico qui le mie

Chris Froome voto 10: Partenza in salita con ben due cadute che gli compromettono la prima parte di Giro. Dopo la perla dello Zoncolan soffre lo sforzo a Sappada e lì il suo Giro sembra finire. Con un'azione epica ribalta la Corsa Rosa partendo a 80 km dal traguardo, rompendo in un solo giorno tutti i pregiudizi sul suo conto.

Tom Dumoulin voto 8,5: Meno appariscente rispetto all'anno scorso sia in salita che a cronometro ma molto più solido nei due tapponi finali. Paradossalmente, è più questo secondo posto a consacrarlo come corridore da GT, in un percorso che non gli strizzava troppo l'occhio.

MA Lopez voto 7,5: Senza particolari acuti, conduce un Giro piuttosto solido, soffrendo nelle tappe esplosive e dando il meglio nell'ultima settimana. I crolli dei rivali diretti lo catapultano sul podio e alla prima esperienza al Giro (e al secondo GT) è un gran risultato.

Richard Carapaz voto 7,5: Forse la vera sorpresa del Giro. Ce lo si poteva aspettare a ridosso della decima posizione ma certamente non al quarto posto, con anche una tappa vinta. Molto molto bene nei due tapponi.

Il "Bel Domenico" Pozzovivo voto 6,5: Pareggia il suo miglior risultato al Giro. Ha una sola giornata no, ma nella tappa decisiva e questo gli preclude un podio che, dopo 18 tappe, sembrava un obiettivo alla portata. La sua condotta è molto regolare e anche a cronometro si difende bene ma paga probabilmente la poca abitudine a stare nelle zone alte.

Simon Yates voto 7: La media tra il 9 per le prime 2 settimane e l'insufficienza per le tappe finali. Fa il bello e cattivo tempo in salita per 15 tappe (memorabile l'azione di Sappada), arrivando però scarico al trittico finale. Non va però a casa a mani vuote: 3 frazioni e 13 giorni in Maglia Rosa (più qualcuno in Maglia Blu) rappresentano comunque un'ottima prerogativa in ottica futura.

Thibaut Pinot voto 5,5: Arriva al Giro con il chiaro obiettivo del podio e con tutta la squadra al suo supporto. Perde brillantezza nella cronometro e a Prato Nevoso ma nella tappa del Finestre sfodera un'ottima prestazione che lo fa salire al terzo posto virtuale. Nella penultima tappa crolla totalmente e finisce pure all'ospedale per disidratazione e febbre rimanendo con l'amaro in bocca.

Esteban Chaves voto 5: Di questo Giro rimane "solo" il trionfo sull'Etna (con il benestare del compagno Yates). La crisi nella tappa di Gualdo Tadino ci consegna un Chaves invisibile, senza forze e che non ritrova più la consistenza del 2016.

Davide Formolo voto 6,5: Più che sufficiente perchè dimostra notevoli miglioramenti a cronometro e come puncheur (5° a Caltagirone, 3° a Osimo, 2° a Montevergine). Conferma inoltre una top-10 che dopo l'inconveniente dell'Etna sembrava irraggiungibile. La speranza è che questo Giro lo spinga a concentrarsi un pelo di più sulle classiche.

Fabio Aru voto 3: Non trova mai la pedalata, soffre continuamente e si scompone in salita. Nemmeno la testa riesce a reggere la delusione e decide di finire in anticipo il suo peggior GT in carriera.

Pello Bilbao/Patrick Konrad voto 6,5: Più per il risultato che per la condotta. Sempre abbastanza nascosti, conducono un GT senza giornate storte e vengono premiati con la loro prima top-10 in carriera.

Rohan Dennis voto 6,5: Voleva finalmente testarsi sulle 3 settimane e, nonostante il grande scetticismo iniziale, si presenta in settima posizione a 3 tappe dalla fine, tappe che lo respingono brutalmente senza però cancellare quanto fatto prima (da non dimenticare la vittoria a crono e la Maglia Rosa indossata per 4 giorni). Ci riproverà.

Giulio Ciccone voto 6: Manca purtroppo i due obiettivi, la Maglia Blu (per poco) e la vittoria di tappa, ma si dimostra molto generoso (forse troppo a volte) nell'arco di tutte le tappe. Tutto sommato questo Giro rappresenta un ulteriore passo avanti: ora è forse giunta l'ora di approdare nel WT per salire un altro step.

Elia Viviani voto 8,5: Quattro tappe e Maglia Ciclamino sono un bottino niente male, al netto della poca concorrenza. Nella seconda parte di gara perde un po' di brillantezza (non concludeva un GT da 3 anni) ma si difende comunque bene.

Sam Bennett voto 8,5: Stesso voto di Viviani perchè ottiene 3 vittorie (ottima la prestazione di Imola) senza avere tutta la squadra in appoggio. Quando riesce a mettersi a ruota di Viviani fa valere la maggior potenza.

Sacha Modolo voto 4: Di esperienza dovrebbe averne tanta, e invece quando viene pilotato bene dalla squadra si ritrova per tirare le volate agli altri partendo troppo presto. Ormai anche lo spunto veloce sembra calare sempre di più.

Niccolò Bonifazio voto 6,5: Ottiene 3 podi di tappa dovendosi spesso arrangiare da solo. Non sarà mai un vincente ma prima o poi una tappa potrà arrivare.

Jakub Mareczko voto 5: Non ne vuol sapere di fare un step avanti, anzi, corre meno tappe dell'anno scorso. La squadra deve inoltre scortarlo appena la strada inizia a salire; anche quest'anno si deve accontentare di un secondo posto.

Altri voti: George Bennett 6, O'Connor 6.5, Masnada 6.5, Schachmann 7.5, Mohoric 7, Battaglin 7, 
Wellens 7, Gesink 5, Pantano 4, Brambilla 5, Meintjes 4, Denz 7
 
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Messaggi in questa discussione
Pagelle - da Gallagher - 29-05-2018, 11:44 PM
RE: Pagelle - da Luciano Pagliarini - 29-05-2018, 11:48 PM
RE: Pagelle - da melo21 - 29-05-2018, 11:58 PM
RE: Pagelle - da Italbici - 30-05-2018, 12:18 AM
RE: Pagelle - da Lambohbk - 30-05-2018, 11:50 AM
RE: Pagelle - da Crow - 30-05-2018, 01:57 PM

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