05-10-2019, 10:10 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-10-2019, 10:16 PM da OldGibi.)
Si parlava di campionati del mondo tosti, con elevato dislivello, discorso che spero di riprendere.
Ogni tanto consideriamo la crescente brevità delle cronometro dei GT.
Nel Campionato del Mondo del 1931 il dislivello non era gran che ma la gara fu sicuramente tosta, una cronometro di 170 km. (178 nella ricostruzione della Flamme Rouge). Solo 17 partenti, vinse Learco Guerra in 4h 53' e 43".
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Se si corresse oggi si impiegherebbe parecchio di meno, se non altro per i materiali, ma chi vincerebbe? Soprattutto, sarebbe proponibile? Credo comunque che desterebbe curiosità e, perché no, un minimo di contatto con le radici del ciclismo.
Ogni tanto consideriamo la crescente brevità delle cronometro dei GT.
Nel Campionato del Mondo del 1931 il dislivello non era gran che ma la gara fu sicuramente tosta, una cronometro di 170 km. (178 nella ricostruzione della Flamme Rouge). Solo 17 partenti, vinse Learco Guerra in 4h 53' e 43".
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Se si corresse oggi si impiegherebbe parecchio di meno, se non altro per i materiali, ma chi vincerebbe? Soprattutto, sarebbe proponibile? Credo comunque che desterebbe curiosità e, perché no, un minimo di contatto con le radici del ciclismo.