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Storia e gloria del grande ciclismo prima della seconda guerra mondiale
#35
A 28 anni Tano Belloni ha già vinto un Giro d'Italia, due Milano - Sanremo, due Giri di Lombardia, una Milano - Modena e due Giri della Provincia di Milano. Non proprio il palmares che ti aspetti da uno conosciuto come eterno secondo. L'epopea effettiva del cremonese come eterno piazzato inizia solo nel 1921.

Quell'anno, infatti, al netto delle sette vittorie stagionali, tre tappe al Giro d'Italia, entrambe le frazioni e la classifica generale del Giro della Provincia di Milano b (si correvano due edizioni in una stagione) e la seconda Milano - Modena della carriera, deve accontentarsi della medaglia d'argento sia alla corsa rosa che al Lombardia. In ambedue i casi, inoltre, la sconfitta arriva in modo beffardo. Al Giro, infatti, Brunero gli lo precede per soli 41" (distacco irrisorio oggi, figuratevi all'epoca), mentre, nella classica delle foglie morte, Girardengo lo supera in volata per pochi centimetri.

Al Giro del 1922 l'inizio di Tano è folgorante: vince due delle prime tre frazioni e veste la maglia rosa. Tuttavia, la giuria, dopo aver inizialmente squalificato Giovanni Brunero, nel corso della prima tappa, per cambio ruota irregolare, gli permette di correre sub judice e, in seguito, lo riammette con 25 minuti di penalizzazione. Per protesta, la Bianchi, tra le cui file milita Belloni, e la Maino di Girardengo, ritirano la squadra dal Giro. Probabilmente, senza questa mossa totalmente folle del suo team, il lombardo avrebbe vinto la sua seconda corsa rosa.

La stagione non è comunque da buttare. Tano, in coppia una volta con Girardengo e una con Brunero, conquista entrambi i Giri della Provincia di Milano. Inoltre, partecipa per la prima ed ultima volta alla Parigi - Roubaix, ottenendo un buon 6° posto. Su pista, insieme alla leggenda australiana Alfred Goullet, trionfa nella sei giorni di New York.

Il 1923 e il 1924 sono gli anni più duri. Arriva per due volte secondo alla Sanremo, battuto allo sprint sia da Girardengo prima che da Pietro Linari poi. E' il primo dei battuti, inoltre, anche alla Milano - Torino del '23 e al Giro del Veneto, al Giro dell'Emilia e al Giro della provincia di Milano b del '24. In quest'ultima gara, peraltro, conquista, nella prova su pista, la sua unica vittoria in questo biennio. Al Giro è costretto al ritiro nel '23 mentre nel '24, come tutti i grandi campioni, diserta la corsa rosa a causa di un contenzioso tra squadre e organizzazione.

Il 1925 è l'anno del riscatto. Al Giro conquista due tappe, tra cui quella conclusiva, ed è quarto, in classifica generale, dietro a Binda, Girardengo e Brunero (poker d'assi vero e proprio). Inoltre, torna a vincere la Milano - Modena, la terza della carriera. Il successo più prestigioso della stagione, tuttavia, arriva il 3 maggio. Belloni supera in una volata a due Bartolomeo Aimo, dopo essere già sbarazzato, in precedenza, di Binda (il quale sarà terzo a '130"), Girardengo e Brunero, e taglia per primo il traguardo del Giro del Piemonte, una delle poche grandi classiche che mancavano al suo palmares.

Continua...........

Ps: questo weekend sono incasinatissimo e, inoltre, sto lavorando a un nuovo board per CW, non riuscirò a riprendere con questo topic prima di martedì.
 
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RE: Storia e gloria del grande ciclismo prima della seconda guerra mondiale - da Luciano Pagliarini - 26-10-2018, 01:58 AM

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