[Paruzzo]

Ultima Paruzzo-preview della stagione, è Super Bowl! E visto che è l'ultima provo a sbulaccare (termine genovese per "farla fuori dal vaso").

I precedenti
Kansas City Chiefs: per i Kansas City Chiefs si tratta della terza apparizione al Super Bowl ma per trovare le altre due bisogna andare indietro di parecchio: gli Chiefs furono infatti protagonisti della prima edizione, il 15 gennaio 1967, edizione che è stata poi a posteriori rinominata Super Bowl I perché all'epoca venne definita solamente AFL-NFL World Championship. Si trattò infatti dello scontro tra le vincitrici di due leghe separate, l'American Football League e la National Football League, rappresentate rispettivamente proprio dai Kansas City Chiefs e dai Green Bay Packers e furono questi ultimi ad imporsi per 35-10, erano i Packers guidati dal QB Bart Starr in campo e dal leggendario Vince Lombardi come head coach, l'uomo a cui è intitolato il trofeo della vincitrice.
La seconda, e fino a questo momento ultima, apparizione dei Kansas City Chiefs al Super Bowl risale al 1970, quarta edizione della partita nonché ultimo scontro tra le vincitrici delle due leghe prima della definitiva unione. Gli Chiefs riuscirono ad avere la meglio sulla vincitrice della NFL, i Minnesota Vikings, per 23-7. La partita, dal punto di vista puramente sportivo abbastanza deludente, è ricordata soprattutto per la decisione di microfonare l'head coach degli Chiefs, Hank Stram, che mise in piedi un istrionico show.
San Francisco 49ers: storia ben più gloriosa quella dei San Francisco 49ers che parteciparono al Super Bowl per la prima volta nel 1982, nell'edizione XVI giocata per la prima volta in una città dal clima freddo (Pontiac, nei sobborghi di Detroit). I 49ers guidati in campo dal leggendario QB Joe Montana e sulla sideline dall'altrettanto leggendario head coach Bill Walsh (l'uomo che "inventò" la West Coast offense) sconfissero i Cincinnati Bengals per 26-21.
I 49ers replicarono nel 1985 al Super Bowl XIX giocato a Stanford, proprio nella Bay Area di San Francisco. La sfida contro i Miami Dolphins si presentava elettrizzante perché vedeva scontrarsi Joe Montana da una parte e Dan Marino dall'altra, due dei più grandi quarterback di tutti i tempi. Entrambi i QB superarono le 300 yards lanciate (prima volta nella storia del Super Bowl) ma la partita in realtà fu quasi a senso unico, la difesa di San Francisco riuscì a contenere benissimo Marino (che lanciò sì 318 yards ma su 50 tentativi e con due intercetti) e il gioco di corse fu totalmente inefficace. Dall'altra parte invece Montana fu straordinario con 24/35 per 331 yards con 3 TD a cui ne aggiunse 59 corse con un rushing TD. Il risultato finale fu 38-16 e Montana fu di nuovo MVP del Super Bowl.
Altro giro, di nuovo contro i Cincinnati Bengals, nel 1989 al Super Bowl XXIII e altra vittoria sopraggiunta grazie a "The Drive" ovvero uno dei drive più famosi della storia del football americano: sul punteggio di 16-13 per i Bengals e con ancora 3:20 sul cronometro i 49ers avevano palla sulle loro 8 yards e in due minuti e quarantasei secondi Joe Montana condusse i suoi a percorrere 92 yards fino al touchdown decisivo. A vincere l'MVP non fu però Joe Montana ma il wide receiver Jerry Rice, autore di una prestazione record con 215 yards e un touchdown.
Il quarto Super Bowl arrivò un anno dopo ma in questo caso non ci fu storia al Louisiana Superdome di New Orleans. Nonostante il cambio di head coach, da Bill Walsh a George Seifert, i San Francisco 49ers schiantarono i Denver Broncos con il risultato di 55-10, siglando sia il record di maggior numero di punti segnati che di scarto tra le due squadre in un Super Bowl. Joe Montana fu per la terza volta MVP grazie a 22/29 per 297 yards totali con un numero record di 5 TD.
La compagine californiana si aggiudicò il suo quinto Super Bowl nell'edizione XXIX battendo i San Diego Chargers con il punteggio di 49-26. Montana da qualche anno era stato sostituito dal suo backup Steve Young che si era dimostrato un gran giocatore ma ancora non aveva portato a vittorie di peso, venendo continuamente confrontato con il suo predecessore e di conseguenza sminuito; dichiarò quindi che si sentiva come se avesse una scimmia sulla schiena. Dopo una prestazione da 24 su 36 per 325 yard e 6 touchdown (record strappato proprio a Montana) si fece simbolicamente "strappare" questa scimmia da un suo compagno di squadra.
L'ultimo Super Bowl disputato è storia recente, nel 2013 i San Francisco 49ers si scontrarono con i Baltimore Ravens nel cosiddetto "Harbaugh Bowl", dal nome dei due fratelli Harbaugh Jim e John, rispettivamente head coach dei 49ers e dei Ravens. Nonostante una rimonta furiosa dal 28-6 (successiva ad un blackout di mezz'ora nello stadio) i 49ers vennero sconfitti 34-31 grazie anche alle 287 yards con 3 TD dell'MVP della partita Joe Flacco.

Perché può vincere
Kansas City Chiefs:
- perché Andy Reid è uno dei migliori head coach dell'intera storia della NFL e gli manca solo questa grande vittoria per sigillare una carriera da sicuro Hall of Famer. Ci aveva provato nel 2005 con i Philadelphia Eagles, dopo 15 anni può di nuovo giocarsela.
- perché Patrick Mahomes è uno dei migliori QB della lega e per quanto sia ovviamente uno sport di squadra il ruolo del quarterback riveste un'importanza che non ha eguali negli altri sport. Quest'anno, anche a causa di un infortunio, non ha stupito il mondo tanto quanto l'anno scorso ma 26 TD con soli 5 INT e 8.3 yards per passaggio tentato e a questo aggiungerei le 9.3 yards per scramble (tradotto: ogni volta che non riesce a lanciare e si ritrova a correre guadagna 9.3 yards).
- perché l'anno scorso solo un coin toss ha fermato la corsa degli Chiefs verso il Super Bowl e molti dei protagonisti sono ancora qui, pronti a finire quello che l'anno scorso avevano solo sfiorato. Confermarsi in NFL è sempre difficile, gli Chiefs hanno sicuramente la consapevolezza di essere ad un livello altissimo.
- perché la difesa di Kansas City è ingiustamente bistrattata ma se si guardano i numeri ha compiuto notevoli passi avanti rispetto all'anno scorso e anche durante la stagione. L'assunzione di Steve Spagnuolo come defensive coordinator ha portato frutti: Kansas City è passata da 26.2 punti subiti a partita a 19.2, da 404 yards totali a 352 e da un tasso di conversione sui terzi down del 36.5% contro il 42.1% dell'anno scorso.
- perché Tyreek Hill, Sammy Watkins, Demarcus Robinson, insieme a Travis Kelce, costituiscono una batteria di ricevitori eterogenei e difficili da contenere, considerando anche l'ottima chimica che sono riusciti a trovare con Mahomes.
San Francisco 49ers:
- perché Kyle Shanahan è uno che impara dai suoi errori, ha perso (da offensive coordinator) un Super Bowl che sembrava già vinto, vuole riscattarsi e togliersi finalmente di dosso quel momento.
- perché il solito adagio recita "gli attacchi vendono i biglietti, le difese vincono le partite" (finalmente, avevo paura di non riuscire ad inserirlo nelle mie preview) e sulla carta è un matchup senza storia, Nick Bosa e Richard Sherman sono i centri nevralgici rispettivamente della pass rush e della secondaria. In particolare la pressione che portano Nick Bosa e Dee Ford non ha eguali.
- perché con Matt Breida, Tevin Coleman e Raheem Mostert e l'ottimo fullback Kyle Juszczyk il gioco di corse dei 49ers è molto eterogeneo e imprevedibile; fermare Derrick Henry è sicuramente più complicato che fermare i singoli ma Henry è uno solo e per quanto dominante ha delle caratteristiche ben precise ed è più "facile" impostare su di lui un gameplan difensivo.
- perché Jimmy Garoppolo è sì il più debole dei due QB ma sotto pressione non ha minimamente paura come dimostrano, ad esempio, il suo 115.7 di passer rating con il suo team in svantaggio oppure lo stratosferico 154.0 in caso di lanci fuori dalla tasca.
- perché da una parte c'è Travis Kelce ma dall'altra c'è George Kittle: il tight end è a mio parere uno dei ruoli più affascinanti del football e Kittle ne è l'esponente più rappresentativo in questo momento. Sa correre le tracce come un wide receiver ma allo stesso tempo porta i blocchi come un offensive lineman e in generale è un giocatore fondamentale nell'aprire spazi al proprio attacco con i suoi movimenti.

Se sei arrivato fino in fondo, complimenti Buon Super Bowl a tutti e sempre un pensiero a BidoneJack e alla sua tradizionale cagata durante l'halftime show (segnalo che quest'anno ci sono Jennifer Lopez e Shakira, perché la patata tira sempre).