[Morris]

Alaphilippe s’è dimostrato oggi fuoriclasse assoluto, lasciando il già tanto vinto in carriera, al ruolo di paggi di corte. Favorito in parte dal gran ritmo della corsa, ha sfoderato un attacco ai fianchi come vidi il 19 marzo del 1976 alla Milano Sanremo da parte di Eddy Merckx. Il “cannibale” stroncò tutti i favoriti, ed oggi il francese, cittadino dell’olimpo storico del ciclismo,ha stroncato la bella generazione del pedale d’attualità. A base un merito va ai corridori che hanno impreziosito con la loro recita il pessimo teatro sul quale sono stati chiamati. E dove solo un epocale Alaphilippe poteva rendere quei mezzi cavalcavia, una sorta di parvenza dei nobili muri delle Fiandre. 
Che dire degli altri?
Gli italiani sono questi, di più non potevano fare, a meno che non si pensasse che il Colbrelli di queste settimane, fosse diventato a 31 anni suonati, uno dei più grandi italiani di sempre nelle corse di un giorno. Chi può fare un salto fra gli azzurri schierati, per età e doti, è solo Bagioli.
I belgi sono i netti sconfitti e non perché non hanno capito che avevano la punta principale (l’ovvio Van Aert) spuntata, ma perché il loro vero cavallo di razza straordinaria, l’hanno  bruciato anzitempo. Se io ho Remco in squadra, farei come un vero allenatore di calcio con Maradona e gli direi: “Fai quello che ti pare”. Raramente ho visto un corridore tenere in fila indiana i più forti, per quasi una trentina di chilometri. Ed infatti, quando s’è rialzato è iniziata l’incertezza e lo spazio per gli scatti. Alla fine, Evenepoel, è stato una perfetta pedina ……per Alaphilippe. 
Van der Poel ha mostrato una condizione lontana parente di quello che vale, eppure è stato lì. Chi invece è stato un grandioso ….ritardatario è stato Tom Pidcock. L’inglese ha un talento spumeggiante, in grado di circumnavigare i connazionali (in primis quello che definiscono keniano) che han vinto il Tour e presto supererà la presenza di Tom Simpson negli albi d’oro delle classiche. Vincerà sicuramente quell’iride che oggi non ha avvicinato, solo perché s’è reso conto tardi di avere la condizione per tenere a breve distanza il gran vincitore Julien.
Aldilà delle mie convinzioni sulla durezza del tracciato, comunque una bella corsa.
…E domenica appuntamento per la Roubaix con Pidcock favorito. Se non gliela faranno fare il diesse Ineos va preso a calci in culo, come a suo tempo doveva essere per quello della Liquigas che nel 2010 fece ritirare Peter Sagan….