26-05-2022, 10:14 AM
Sarò di parte, ma in questo Giro il pezzo da novanta per coraggio e generosità verso una corsa che ha avuto l'onestà di interpretare per il pubblico, quando doveva semplicemente correrla da apprendista, resta Matthieu Van der Poel. Con lui fai la pace col ciclismo. Per chi cerca la vittoria nella Classifica Finale, un bravo o bravino di ieri, o l'altro ieri, o a Verona, va interpretato sulla proiezione della modestia di interpreti che ci passa il convento..... Premesso che i due sloveni (Pogi per l'età in particolare) sono con Contadori i migliori corridori da GT dal 2000 a questa parte, in sostanza da quando è iniziata l'era pessima dei frullini e della distruzione anglosassone del pedale (per tanti motivi non approfobdibili, ma che certa gente conosce iper-bene), i cast del Giro da anni sono veramente poco, sia su proiezione storica (e senza guardare i numeri ingannevoli che ci sono già stati nella storia, vedi il periodo Hinault) e sia per la mancanza di coraggio degli interpreti (ovviamente al netto del cimema-teatro costruito per....). Il plauso va solo al pubblico sulle strade (anche se minore rispetto ad un tempo), che è veramente eccezionale in considerazione del poco ricevuto. Di qui, sull'orizzonte sportivo, l'ormai orizzontale detto, che i tifosi del ciclismo digeriscono i sassi.....