30-09-2023, 06:55 AM
Comunque, vorrei intervenire ma, per citare il mito del mitico, NON ME NE FOTTE NULLA.
La ricostruzione è interessante. Se pensate che Luca stia esagerando potete leggerla mutando leggermente prospettiva.
Quello che Luca vuol dirvi è che non si torna più indietro. Il processo è irreversibile. Non hai più il pubblico e il primitivo sistema di funzionamento "mi piace/lascio, non mi piace/cambio canale".
Non hai più il pubblico a cui questo sport può piacere, perché c'è stata una naturale staffetta generazionale e una rivoluzione tecnologica.
I grandi cambiamenti tecnici e la scandalosa distribuzione delle risorse che ci hanno condotto alle ultime, vomitevoli rappresentazioni, non possono più essere oggetto di riforma.
Non c'è la forza e il terreno per riformare alcunché, si può semplicemente assecondare il cambiamento trovando nuovi sistemi per vendere il prodotto.
Luca questo lo spiega benissimo.
Non è che la Vuelta è pilotata per fare apposta un prodotto di merda perché il prodotto di merda si vende meglio.
La Vuelta è la conseguenza della creazione di una posizione dominante, non certo la prima che si vede nel ciclismo.
E gli ultimi Giri sono la conseguenza di uno sfacelo tecnico (ma anche gestionale).
Sono fattori paralleli e Luca dice che nessuno sarà più interessato a cambiarli perché è tanta la debolezza del soggetto economico che la rassegnazione, l'incapacità, vanno a braccetto con l'appecoramento di fronte a chi viene e ti dice: "Fanno effettivamente schifo, ma a sto branco di rincoglioniti sono capace di venderli lo stesso".
Quelli del ritorno a passato possono chiudere baracca.
La ricostruzione è interessante. Se pensate che Luca stia esagerando potete leggerla mutando leggermente prospettiva.
Quello che Luca vuol dirvi è che non si torna più indietro. Il processo è irreversibile. Non hai più il pubblico e il primitivo sistema di funzionamento "mi piace/lascio, non mi piace/cambio canale".
Non hai più il pubblico a cui questo sport può piacere, perché c'è stata una naturale staffetta generazionale e una rivoluzione tecnologica.
I grandi cambiamenti tecnici e la scandalosa distribuzione delle risorse che ci hanno condotto alle ultime, vomitevoli rappresentazioni, non possono più essere oggetto di riforma.
Non c'è la forza e il terreno per riformare alcunché, si può semplicemente assecondare il cambiamento trovando nuovi sistemi per vendere il prodotto.
Luca questo lo spiega benissimo.
Non è che la Vuelta è pilotata per fare apposta un prodotto di merda perché il prodotto di merda si vende meglio.
La Vuelta è la conseguenza della creazione di una posizione dominante, non certo la prima che si vede nel ciclismo.
E gli ultimi Giri sono la conseguenza di uno sfacelo tecnico (ma anche gestionale).
Sono fattori paralleli e Luca dice che nessuno sarà più interessato a cambiarli perché è tanta la debolezza del soggetto economico che la rassegnazione, l'incapacità, vanno a braccetto con l'appecoramento di fronte a chi viene e ti dice: "Fanno effettivamente schifo, ma a sto branco di rincoglioniti sono capace di venderli lo stesso".
Quelli del ritorno a passato possono chiudere baracca.