[Akr]

Sembrerà paradossale in questo momento, ma io Pancani lo comincio ad apprezzare.
Si vedeva e sentiva alle prime telecronache,che non era il suo sport.Molto probabilmente,aveva visto qualche tappa del Giro o del Tour,come un semplice "sportivo" ha fatto in vita sua.
Sono stato molto critico,agli inizi,perchè sinceramente quando sento certe inesattezze,in alcuni casi anche grossolane,ci rimango di merda,sia perchè penso e sono sicuro che qualcuno più preparato c'è,sia perchè non amo molto la nostra televisione di stato.

Dopo qualche tempo,mi sono ammorbidito nei confronti di Pancani,semplicemente perchè è piuttosto evidente il fatto che ce la sta mettendo tutta per padroneggiare nella maniera più efficace possibile,la materia.Siccome sono uno che apprezza,chi in un modo o nell'altro,per migliorarsi è disposto ad ascoltare ed a fare sacrifici,mettendoci passione e molto spesso,la faccia,arrivati a questo punto,nonostante l'errore macroscopico della Sanremo,per quel che mi riguarda,può solo che migliorare.
Le proprietà linguistiche sono ottime,il tono di voce non è ne meglio ne peggio di molti "urlatori" senza senso della televisione,la simpatia non gli manca,potrebbe anche osare di più.
L'unica cosa che non riesco ancora a digerire,è la voglia continua di proferire parola.Nel senso che,ci sono momenti,in cui le immagini valgono più di mille parole messe insieme.Basterebbe prendersi qualche secondo di pausa e lasciare che gli spettatori "sentano" magari i rumori delle catene,della strada o del pubblico presente.
Lui spesso si giustifica dicendo:"cerchiamo di riempire questi momenti di corsa".Per carità,è il suo lavoro ma a mio modo di vedere,se non si ha da raccontare un aneddoto o un fatto rilevante,dubito che gli ascoltatori possano rimanere affascinati dal sentire per la 50esima volta i nomi dei favoriti o delle fantomatiche strategie di corsa.

Oggi ad esempio,Savoldelli,che non sembra certo uno uscito dall'accademia della crusca,ha piazzato un paio di fatti divertenti,che mi hanno fatto scompisciare dalle risate.Specie quando ha raccontato che alla prime esperienze in Belgio,fece sdraiare mezzo gruppo a terra e quando qualcuno che arrivava da dietro gli chiese "cosa è successo",lui rispose che non aveva capito come ma era finito per terra su una strada piatta e dritta.