11-10-2013, 09:09 PM
(11-10-2013, 07:32 PM)Andy Schleck Ha scritto: Comunque mi piacerebbe che un matematico/fisico venga a dirmi cosa dovrei fare, cioè almeno che mi racconti della sua esperienza così so se è meglio o no rassegnarmi a farmi quel minimo di cultura storica che a mio modo di vedere è fine a sé stessa[...]Non sono un fisico, per quello penso devo aspettare un altro po' di anni, però la mia esperienza te la racconto.
A me la storia è sempre paicuta tantissimo. La maggior parte delle cose che ho letto e che leggo è ad argomento storico-politico e d'attualità. Si potrebbe parlare per ore dell'applicazione della logica alla lettura degli eventi storici (e non della Storia, c'è differenza ma non voglio divagare), sempre tenendo conto che la storia se è una scienza è una scienza sociale come l'economia e la politica invece che una scienza galileana, quindi con le dovute differenze.
Come te, però, per tutto il liceo sono stato insofferente nei confronti di alcune materie come letteratura italiana e latina e storia dell'arte. Tuttavia ti garantisco che rifarei la stessa scuola e nello stesso modo. Perché se vuoi fare il matematico nella vita imparerai tutto quello che ti servirà per lavorare (leggi vivere) durante l'università e soprattutto quando lavorerai. A cosa ti serve arrivare all'università che già sai cosa sono le eq. alle derivate parziali quando alla prima lezione di Analisi il docente passerà mezz'ora a spiegarti cos'è un insieme numerico, perché a*0=0, etc?
Per quanto mi riguarda sono contentissimo di aver imparato ciò che so della fisica/matematica solo all'università perché avendo fatto a scuola materie da abbottamento coglioni, ora so cosa pensava Hegel o cos'altro ha scritto Dante Alighieri oltre alle cose più note. Chiediti se vale la pena studiare tutta la vita solo una cosa, essere tarato solo su uno spicchio della conoscenza, senza aver mai visto un modo diverso di ragionare e di vedere il mondo.