[Andy Schleck]

Giro, il giorno del verdetto. Crono accorciata a 28,2 km.

Più di 3.400 chilometri e tre corridori in due minuti, tutto è ancora aperto. Alle 16.40 Joaquin Rodriguez inizierà la sfida più difficile della sua vita sportiva: difendere la maglia rosa strappata ad Assisi, indossata per un terzo della battaglia e insidiata dal lungagnone canadese che ha corso un Giro straordinario. La differenza è minima, 31 secondi, e la speranza è lecitamente viva. Il terreno della sfida misura 28,2 chilometri. Non 30, come precedentemente comunicato dagli organizzatori, che solo questa mattina - sorprendentemente a poche ore dal via del primo atleta - hanno reso ufficiale la modifica in seguito ai cambiamenti apportati per ragioni di viabilità.


Joaquin Rodriguez e Ryder Hesjedal.: solo loro a giocarsi il Giro. Reuters
"NON HO GIA' PERSO" — Ryder ha il match point in mano. "Ma l'ultima crono non è certo come la prima. Arrivati a questo punto contano di più le energie e le motivazioni. Attenzione, non è un percorso piatto e ci sono tante curve", ammonisce Rodriguez, che approda all'ultima traversata come un marinaio che vede il porto e rischia di non riuscire a toccare la terra ferma. Il grande favorito, Hesjedal - che ieri ha ricevuto la visita del padre Leonard - ostenta tranquillità. I confronti diretti dicono che il leader della Garmin batte Purito a cronometro 11-7, con un margine massimo di 3'28 sulla distanza di 28,5 km. "Sarà un'altra battaglia, come tanti in questi giorni". L'eroe dello Stelvio, Thomas De Gendt, terzo nella crono di Grenoble all'ultimo Tour, ammette: "Non vincerò il Giro, due minuti e 18 sono troppi da recuperare". Così i favoriti del giorno sono Phinney, Navardauskas, Kwiatowski, Pinotti, Boaro, Larsson e Malori.

DUOMO ROSA — Partenza in piazza Castello, nel cuore di Milano. Arrivo a uno sguardo dalle guglie del Duomo, come un anno fa in occasione del trionfo di Alberto Contador, poi degradato. Il primo a lanciarsi sarà Miguel Minguez (Euskaltel) alle 13.49. Taylor Phinney, che il 5 maggio stracciò i rivali a Herning, partirà due minuti dopo. Quindi toccherà a tutti i superstiti di tre settimane di corsa, distanziati un minuto dall'altro con l'eccezione degli ultimi 16, che poi sono i primi della generale. Basso inizierà la sua prova alle 16.32, De Gendt alle 16.34, Scarponi alle 16.36, Hesjedal alle 16.38, due minuti prima di Purito.


Joaquin Rodriguez in elicottero dopo il tappone dello Stelvio.
IN ELICOTTERO — Per non perdere tempo e recuperare al meglio i big della corsa hanno raggiunto Milano in elicottero. Tutti ad accezione di De Gendt, che ha viaggiato con i compagni sul bus della Vacansoleil ed evidentemente non credeva di potersi trovare nelle condizioni di giocarsi la vittoria a Milano. Un po' come Hesjedal e Rodriguez, gli altri due tenori di questo Giro senza padroni.

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