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Il declino dell'Italia
#2
Troppo disfattismo Confuso
A mio avviso è stata una stagione ottima per i colori Italiani. A podio in 6 di 8 ex prove di Coppa del Mondo, con Nibali a Sanremo e Liegi (ha perso solo da Iglisnkiy che ha trovato la giornata della vita), con Ballan a Fiandre e Roubaix (contro Tom Boonen, leggenda vivente), con Pozzato al Fiandre e Gasparotto all'Amstel vinta e alla Liegi. E' chiaro che sta un po' mancando il ricambio generazionale, però si stanno affacciando ottimi giovani nel panorama ciclistico Italiano. Primo di tutti Moreno Moser, che ha vinto Laigueglia, ma sopprattutto Polonia, con due azioni degne di Giuseppe Saronni, condite da un ottimo secondo posto al GP di Montreal (classica che a mio avviso ha tutto il diritto di essere considerata alla pari quantomeno dell'Amstel, in quanto a prestigio e durezza). Ha 21 anni, non dimentichiamolo, negli ultimi anni solo un corridore a 21 anni ha fatto una maggior impressione di Moser, e si chiama Sagan questo corridore. Poi c'è l'esplosione dell'ottimo Nizzolo, bel velocista, che è forse era il meno quotato dei vari Guardini, Appollonio, Belletti e altri che adesso non mi vengono in mente, invece quest'anno s'è aggiudicato il Tour de Vallonia e una tappa all'Eneco Tour, battendo gente del calibro di Boonen e Demare. Guardini anche è un ottimo velocista (ha battuto Cavendish al Giro), però deve vincere anche le corse più lunghe di 150 km, e deve imparare a stare in gruppo in salita, altrimenti rischia di fare le volate solo nelle tappe brevi e pianeggianti. Felline è ottimo. Il 39esimo posto al mondiale non c'entra. La sua tattica era quella di portare via un gruppetto e giocarsi la volata a ranghi ristretti. Non c'è riuscito, e per lo sfinimento non ha fatto la chiassosa volata che ha deciso il mondiale. E' tornato dal mondiale e la prima cosa che ha fatto è vincere il Memorial Pantani davanti a Viviani (altro ottimo velocista, che se si concentra solo su strada, può mantenere tutte le promesse). Senza dimenticarci di Ulissi, che gia da Junior era un fenomeno, e che quest'anno ha fatto vedere ottime cose. Basta che cambi squadra però. Quest'anno s'è un po' perso Battaglin.
Per i GT Nibali è una garanzia almeno per i prossimi 5-6 anni. Al Giro l'Italia non abbiamo fatto podio, ma senza l'impresa di un giorno solo di De Gendt, avremmo avuto 4 corridori nei primi 10. Poi c'è gente come Caruso, Cataldo, Brambilla e altri che adesso non mi vengono in mente, che sono ancora abbastanza giovani, e che le capacità di fare bene ce le hanno. Non dimentichiamoci di Aru, che passerà professionista l'anno prossimo.
Riguardo al mondiale, finchè si valuta male la durezza dei percorsi e si corre a casaccio, beh, allora ci stanno i 13esimi posti.

La tendenza oramai è quella di pensare che a vincere le corse siano solo i giovani, invece in Italia c'è tanta ottima gente tra i 25 e i 35 anni, e la maturazione non è uguale per tutti (vedasi Gerrans).

Io la vedo molto meno buia dello scorso anno.
 
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Messaggi in questa discussione
Il declino dell'Italia - da Hiko - 03-10-2012, 10:03 AM
RE: Il declino dell'Italia - da Manuel The Volder - 03-10-2012, 11:18 AM
RE: Il declino dell'Italia - da Carles Puyol 3 - 03-10-2012, 12:31 PM
RE: Il declino dell'Italia - da Hiko - 03-10-2012, 02:09 PM

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