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Cavendish: squadra perfetta, ma che caldo!
Mark Cavendish ha realizzato il suo sogno ma è davvero molto propvato, dopo aver tagliato il traguardo di Napoli: «Faceva un caldo eccessivo per un inglese e l'ho sofferto, poi il fatto che la tappa fosse di soli 130 chilometri ha permesso a tutti di pensare al successo. La squadra oggi è stata perfetta, abbiamo tirato fin dall'inizio e non abbiamo sbagliato niente. I problemi ci sono stati solo nel rettilineo finale, quando Steegmans ha avuto problemi con lo Sram e mi ha fatto un buco e poi mi hanno chiuso gli uomini della Radioshack. Così ho dovuto inventarmi una volata tutta di forza e ho fatto una fatica tremenda, sono andato oltre il limite per vincere questa mia undicesima tappa al Giro».

Viviani: ho perso, ma ci riproverò presto
Sul traguardo ha picchiato violentemente il pugno sul manubrio per tre volte, con un gesto di rabbia. «Non ho nulla da rimproverarmi, oggi, soffro invecxe perché la vittoria non arriva». Così Elia Viviani spioegha la sua volata: «Ho chiesto io, stamattina in riunione, alla squadra di portarmi davanti presto, perché nelle ultime volate mi ero sempre fatto imbottigliare. E credo che abbiamo fatto tutto per il meglio. Oggi Cavendish è stato più bravo di me, ma io cxredo che nessuo sia imbattibile e quindi sono pronto a riprovarci. Noi delal Cannondale abbiamo dimostrato di aver attutito bene il colpo del forfait di Basso e saremo sicuramente protagonisti. La rabbia? È solo dovuta alla vittoria che non arriva: quest'anno ho puntato tanto sulla strada e non riesco a rompere il ghiaccio, normale che io soffra un po' la situazione».

Il rammarico di Gavazzi: che occasione persa...
Il sogno rosa di Mattia Gavazzi si è concluso a meno di due chilometri dal traguardo, in una curva in pave: «Davanti a me qualcuno ha preso la curva troppo forte - racconta il velocista bresciano della Androni Venezuela - è caduto e mi ha preso la ruota davanti tirandomi per terra. . Un grande rammarico perché sto bene e volevo lottare per questa vittoria, anche perché certe occasioni non passano tutti gli anni. Le lacrime agli occhi? È normale, vista l'occasione che ho perso senza colpe».

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