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Armstrong, la strana vita di Lance
Tra giorni sereni e cause milionarie

Diciotto mesi dopo la confessione pubblica in tv, Lance Armstrong sta vivendo serenamente: lo ha detto lo stesso texano in una intervista concessa alla CNN. Sopravvissuto al cancro ed eroe per milioni di persone, Armstrong è stato spogliato delle vittorie ottenute dal 1998 in poi e squalificato a vita da tutte le competizioni sportive a causa della scoperta del sistema di doping che aveva instautrato in seno al suo team.
«Vivo la mia vita quotidiana senza essere insultato per quello che ha fatto. Certo, talvolta ho la sensazione che qualcuno voglia dire qualcosa, ma non è mai successo».

Se la quotidianità scorre serena, non altrettanto accade dal punto di vista legale: qui i problemi del ciclista sono ben lontani dall’essere finiti. Lui e il suo team di avvocati si preparano ad affrontare numerose cause civili che potrebbero dissipare la fortuna accumulata da quello che era uno degli atleti più popolari e pagati al mondo.

Nel mese di giugno un giudice federale ha respinto la richiesta di Armstrong di impedire una causa intentata contro di lui per aver defraudato il governo, attraverso la US Postal Service, assumendo sostanze dopanti.
Armstrong sostiene che la US Postal Service ha comunque beneficiato enormemente dell’investimento su di lui e sul suo team e che la causa è stato presentata troppo tardi. «Sono molto fiducioso - ha detto Armstrong -. Io non credo che nessuno possa veramente sostenere che la US Postal Service è stata danneggiata. Hanno fatto un sacco di soldi investendo questa sposnorizzazione e ottenuto quello che si aspettavano. Inoltre non c'era alcun rapporto tecnico tra me e la US Postal Service».

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