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considerazioni sparse della tappa di ieri:

-quando due giorni fa si parlava degli Sky non pervenuti ci si riferiva soprattutto a Kiryienka che salvo una buona tappa a Collada de la Gallina non si era mai fatto vedere ma ora torna sui suoi livelli migliori o quasi visto che comunque nella salita finale qualcosa ha perso, si risparmia probabilmente per il Naranco Uran mentre evidentemente più di così non va Henao
-può mangiarsi le mani per la scarsa collaborazione avuta nel tratto in pianura Chris Soerensen che giorno dopo giorno migliora e già nel 2011 andò all'attacco su questa salita e può mangiarsele per il tempo perso a Collada de la Gallina Roche che continua a stupire e difficilmente avrebbe lasciato il podio, discreto l'apporto al suo capitano di Majka
-si mette alle spalle scalatori ben più quotati Hansen e peccato che utilizzi il suo motore certamente superiore alla media solo per concludere i tre grandi Giri al di là del successo di Pescara, come al solito senza infamia e senza lode De Greef
-altro che si vede spesso all'attacco un discreto Kohler, bravo a salvarsi dopo essersi staccato prima di metà salita Nerz, lontano Santaromita che sarebbe il caso tornasse a dare segnali a Bettini ad esempio entrando nei 20 sul Naranco
-ancora una volta generoso ma non al top Martinez, si è fermata la curva di crescita di Sanchez che ha trovato una condizione per restare stabilmente a ridosso dei migliori ed entrare nella top ten della generale ma nulla di più, come al solito gara in rimonta per Anton che però nel 2011 aveva fatto nettamente meglio e in generale dal quale ci si attendeva di più dopo le buone prestazioni della fase centrale della Vuelta, ha provato a stare con i migliori anche Nieve ma dopo essersi staccato ha mollato definitivamente e magari tenterà la fuga nei prossimi giorni
-in tutte le tappe normali di montagna e dunque non cito Collada de la Gallina perchè condizionata dal maltempo Horner è stato nettamente il più forte e può perdere la Vuelta solo in caso di attacchi di Nibali in discesa comunque non facili da realizzare perchè il siciliano dovrà anche liberarsi dalla morsa di Movistar e Katusha oltre che di una RadioShack in cui Kiserlovski non brillantissimo a Pena Cabarga risulterà fondamentale
-ci si aspettava di più nella fuga da Txurruka, giornata nera anche per Arroyo che ha pagato dazio su una salita breve e non adatta ai suoi mezzi e per Cardoso costretto ad attenderlo, a questo punto per lo spagnolo è a rischio la 14a posizione mentre la 15a dovrebbe tenerla salvo fughe da lontano di altri
-ci si attendeva fuoco e fiamme da Rodriguez che ci ha provato ma poi non ha retto al contrattacco di Horner e Nibali pur avendo risuperato il siciliano nel finale e in generale è il solito Purito di questa Vuelta che va bene ma non benissimo e ha pochissime chances di raggiungere il podio, si rivede ad alti livelli Moreno che torna a chiudere a ridosso dei migliori dopo aver tirato per il suo capitano e buona prova anche per Vicioso nella fuga e per Caruso che potrebbe essere preso in considerazione per una maglia azzurra qualora il percorso di Firenze si rivelasse durissimo
-come spesso gli accade Valverde che pure inizialmente aveva reagito allo scatto di Horner si stacca e sembra a un certo punto faticare acnhe a stare con Roche ma chiude decisamente bene e inoltre ha trovato un Herrada sopra le righe che se avesse fatto la sua corsa sarebbe arrivato nel gruppetto con Sanchez, purtroppo Szmyd e Capecchi non avevano le gambe per inseguire Kiryienka per non parlare di un Intxausti già in difficoltà nella penultima salita e che ha dato un apporto minimo al suo capitano
-ovvio che se Nibali avrebbe proseguito con il suo passo avrebbe perso 10'' in meno ma dal punto di vista psicologico non poteva non replicare a Horner, comunque il siciliano ha superato la crisi di Aramon Formigal e almeno il secondo posto non dovrebbe sfuggirgli mentre Kangert prosegue la corsa personale per un posto nei 10 e si è visto finalmente davanti in salita Tiralongo
-ottimo finale di tappa per Pinot dopo che era rimasto staccato con Sanchez e Koenig anche se il massimo che potrà fare in classifica è superare Pozzovivo, come al solito altalenanti Geniez ed Elissonde e stavolta ad andare benino è stato il primo mentre decisamente più costante nelle sue prestazioni intorno alla 40a posizione Roux
-sta finendo la Vuelta davvero in crescendo Scarponi e peccato per i tanti minuti persi soprattutto ad Alto de Hazallanas che gli precluderanno con ogni probabilità la top ten però a Firenze sarà fondamentale e una maglia azzurra dopo che nei giorni scorsi aveva destato perplessità se l'è guadagnata anche Ulissi che ha finito fortissimo dopo aver faticato a stare con i migliori nel primo tratto di salita, in ripresa anche Anacona ma per lui ormai è troppo tardi
-sempre costante nelle sue prestazioni Koenig e con lui anche Mendes e un Huzarski che sta finendo davvero bene la Vuelta anche se Pena Cabarga era comunque una salita abbastanza breve e adatta a lui
-dignitoso Van Rensburg nella fuga, come al solito senza infamia e senza lode Preidler, giornata di riposo per Barguil che potrebbe riprovarci nella tappa del Naranco
-conferma le sensazioni negative di Aramon Formigal Pozzovivo che invece di pensare a Roche dovrà difendere a denti stretti il sesto posto da atleti ora più in forma di lui e qualora Sanchez e Koenig lo superassero potrà maledire il tempo perso nei ventagli, con lui è arrivato uno Cherel molto attivo mentre Nocentini che qualcuno aveva pronosticato nei primi in 10 in questa tappa non ci è andato neanche vicino e in generale non entusiasma in chiave Firenze
-prova ad andare in fuga Clarke ma il rendimento resta lontano da quello dei giorni migliori, ci conferma il migliore dei suoi in montagna Meier
-come sempre a ridosso dei 20 Bagot ma non ha provato ad andare in fuga neppure una volta, incredibile che a indossare la maglia a pois sia Edet che non ha mai fatto vedere nulla di particolare in salita ma vedremo se ci sarà un vincitore più degno nei prossimi giorni
-non aveva chiaramente chances nella fuga Bole, complessivamente non pervenuto Valls che pure non ha problemi fisici a differenza del Giro dove aveva una costola rotta ma andava più forte e stupisce per la mancanza non solo di gambe ma anche di aggressività in corsa Hoogerland
-meglio del solito Pauwels e tutto sommato anche Serry mentre Meersman che su una salita del genere poteva chiudere anche nei 30 forse si è risparmiato per il Naranco ancora più adatto a lui
-ancora Fairly a portare la Garmin nella prima metà classifica ma stavolta solo grazie alla fuga
-stessa cosa fa Dall'Antonia per una Cannondale in cui Longo Borghini fa meglio dei più celebrati Paterski e un Sarmiento staccato già nella penultima salita
-nè Garate nè Mollema che su questa salita nel 2011 si avvicinò minacciosamente a Wiggins pur non riuscendo a strappargli il podio a Madrid presenti nella fuga e a quel punto la Belkin non può essere competitiva in salita