[Gershwin]

Volevo fare un pagellone ma non ho avuto il tempo, però qualche giudizio ci sta.
Promossi Dennis e Porte, il secondo forse l'ha un po' buttata nel primo arrivo in salita, dove magari non poteva vincere ma non doveva neanche lasciarsi sfuggire Dennis. Poi a Willunga bellissima sfida, che ha risollevato un po' una corsa non particolarmente spettacolare quest'anno. 
Dumoulin bravo, non si capisce come faccia ad andare così forte in salita, il problema è che se a crono può migliorare e lo stesso può fare nelle corse di un giorno, sia pavé che muri, nelle salite vere sarà sempre limitato, quindi va bene provare a vincere le corse di una settimana, ma non deve sacrificare nessun obiettivo (crono o classiche) per provare a migliorare in salita, perché non ci riuscirà. Guardi il Tony Martin di inizio carriera e tragga le conclusioni (e lui rispetto a Martin nelle classiche ha molti più margini).
Il Poz è sempre sorprendente, anche se in effetti me lo aspettavo competitivo già da subito, un po' perché dopo l'infortunio dell'anno scorso aveva una gran voglia, un po' perché ormai va forte ovunque. La brillantezza non c'è ed è normale, ora obiettivi Tirreno, Liegi e Giro, da podio in tutte e tre le corse (ok forse il Giro no).
Promossi anche i corridori di seconda fascia spuntati un po' dal nulla, ovvero Bobridge, Von Hoff e Wippert, per il terzo specialmente una vittoria così vale diversi anni in cui potrà vivere di rendita a quel livello (Professional), anche se immagino punti un po' più in alto. Invece tra i giovani maluccio Power, Scotson e Haig, dal primo non c'era da aspettarsi molto, dagli altri due un po' di più (Haig bene a metà).
Bocciati i Greenedge, un Down Under pessimo, è un po' come se il Team Sky non vincesse nulla al Tour of Britain. Come dicevo prima, non so quando, il problema è che gli australiani in generale sono andati fortissimo, sono i loro che hanno toppato. Durbridge ha beccato una fuga buona, Meyer si è visto a Willunga ma cavolo lui questa corsa l'aveva vinta, Clarke invisibile. Il capitano era Impey, che ha messo insieme qualche buon piazzamento e alla fine è arrivato settimo grazie agli abbuoni in volata.
Come in altre occasioni benissimo la Movistar, che ha lanciato Lobato e Fernandez e ha trovato un ottimo Izagirre. Squadra che per il ciclismo spagnolo è una manna dal cielo, noi ora non abbiamo più una cosa del genere e molti dei nostri giovani faticheranno a trovare spazio in alto (per dire, almeno 3-4 Bardiani dovevano stare già in una squadra World Tour). 
Tra i nostri a parte Pozzovivo si salva Bonifazio, bravo e continuo, può diventare un ottimo velocista anche perché nelle prime posizioni è quasi sempre il più giovane. Segnali di risveglio da parte di Moreno Moser e qualcosa di buono anche da Villella. Invece in ritardissimo Nizzolo, Caruso e Ferrari, come tanti altri. Non è un gran problema adesso, però almeno i velocisti potevano fare un po' meglio, anche perché poi troveranno sempre Kittel, Cavendish, Bouhanni, Greipel, Degenkolb, Sagan, quindi di corse non ce ne sono tante che si possono vincere