04-06-2016, 02:50 AM
Fabio Felline: «Ho ripreso a pedalare, sono felice»
Dopo un mese e mezzo il corridore piemontese è tornato
Tre ore in bicicletta, per la prima volta, come se fosse la prima volta. «L’emozione è stata tanta – racconta a tuttobiciweb.it Fabio Felline, vittima di uno spaventoso in incidente il 17 aprile poco prima del via ufficiale all’Amstel Gold Race -. Ho provato sensazioni eccezionali, mi sono davvero sentito felice: è stata proprio una bella emozione tornare a pedalare. Mi ha fatto davvero piacere».
L’ok gli è stato dato l’altro ieri, dal dottor Pedro Berjano del Galeazzi di Milano che ha seguito tutto il percorso di recupero dal punto di vista neurochirurgico (è stato operato invece a Bergamo al naso dal professor Antonino Cassisi, un caro amico del ciclismo e dei ciclisti, ndr). Via il collarino: ecco la bicicletta. «Sono uscito con Moreno Moser – racconta -. Siamo usciti attorno alle 11, con tutta calma. Una bella passeggiata verso Sanremo (vivono a Montecarlo, ndr) e poi ritorno. Tre ore molto rilassanti e molto belle, per un totale di 85/90 chilometri».
E adesso? «Ho sentito questa mattina Luca (Guercilena, ndr). La prossima settimana andrò a fare dei test al Mapei Sport di Olgiate Olona (Va) e poi partirò per andare a fare un po’ di altura. Non so ancora se a Sestriere o a Cervinia. Magari faccio un po’ da una parte e un po’ dall’altra, visto che lì ho tanti amici».
A quando il primo numero sulla schiena? «Quello simbolico, lo vorrei rimettere al campionato italiano di Darfo Boario, poi mi piacerebbe tornare a fare sul serio e ad essere competitivo da metà/fine luglio. Ma oggi è una giornata per me già importante: sono tornato a pedalare e a vivere». Ben tornato Fabio!
a cura della redazione di tuttobiciweb.it
Dopo un mese e mezzo il corridore piemontese è tornato
Tre ore in bicicletta, per la prima volta, come se fosse la prima volta. «L’emozione è stata tanta – racconta a tuttobiciweb.it Fabio Felline, vittima di uno spaventoso in incidente il 17 aprile poco prima del via ufficiale all’Amstel Gold Race -. Ho provato sensazioni eccezionali, mi sono davvero sentito felice: è stata proprio una bella emozione tornare a pedalare. Mi ha fatto davvero piacere».
L’ok gli è stato dato l’altro ieri, dal dottor Pedro Berjano del Galeazzi di Milano che ha seguito tutto il percorso di recupero dal punto di vista neurochirurgico (è stato operato invece a Bergamo al naso dal professor Antonino Cassisi, un caro amico del ciclismo e dei ciclisti, ndr). Via il collarino: ecco la bicicletta. «Sono uscito con Moreno Moser – racconta -. Siamo usciti attorno alle 11, con tutta calma. Una bella passeggiata verso Sanremo (vivono a Montecarlo, ndr) e poi ritorno. Tre ore molto rilassanti e molto belle, per un totale di 85/90 chilometri».
E adesso? «Ho sentito questa mattina Luca (Guercilena, ndr). La prossima settimana andrò a fare dei test al Mapei Sport di Olgiate Olona (Va) e poi partirò per andare a fare un po’ di altura. Non so ancora se a Sestriere o a Cervinia. Magari faccio un po’ da una parte e un po’ dall’altra, visto che lì ho tanti amici».
A quando il primo numero sulla schiena? «Quello simbolico, lo vorrei rimettere al campionato italiano di Darfo Boario, poi mi piacerebbe tornare a fare sul serio e ad essere competitivo da metà/fine luglio. Ma oggi è una giornata per me già importante: sono tornato a pedalare e a vivere». Ben tornato Fabio!
a cura della redazione di tuttobiciweb.it