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Cancellara "Non basterà stare a ruota!"
Rilassato, sorridente, una goccia di gel sui capelli. Sono le 15.05, arriva lo svizzero Fabian Cancellara, il principale favorito della 95^ edizione della Ronde van Vlanderen e si presenta ad una schiera di giornalisti e fotografi insieme ai suo compagni. L’ambiente è rilassato e fiducioso. Il leader del Team Leopard Trek ostenta sicurezza: lui che ha vinto l'edizione 2010 dichiara di non sentire la pressione “Mi sento molto rilassato, senza pressioni. Ho avuto una settimana molto tranquilla. Con la testa già alla gara di domenica. Ho fatto tutto come dovevo e alla fine dei 160 chilometri, spero che tutto sarà andato come mi aspetto."

Per il numero uno del team lussemburghese, il vantaggio rispetto agli avversari sarà quello di aver già vinto una volta il Fiandre; questo lo svizzero dimostra di saperlo “L’anno scorso, tutto è stato perfetto. Ho seguito l'istinto. Farò lo stesso quest’anno. Di certo mi guarderanno tutti e ad ogni movimento me li ritroverò sulla ruota come è successo alla San Remo, ma credo che l'importante sarà cogliere il momento giusto per sorprendere tutti."

"NON BASTERA' STARMI A RUOTA" - Fabian Cancellara si aspetta dunque a una gara molto tattica. Ma la sua performance al GP dell’E3 ha dimostrato tutta la sua forza “Gli altri dovranno correre per vincere non contro di me. Non servirà a niente starmi a ruota, sarebbe una tattica sbagliata che favorirebbe solo un outsider. Io spero di avere un pò di fortuna e di azzeccare la tattica giusta. Lo scorso anno non ho pianificato niente, non avevo previsto alcun attacco, nè avevo idea che avrei fatto la differenza su quel muro. Ho semplicemente colto il momento, è questione di frazioni di secondo ma è così che si vincono anche queste gare. Domenica sarà tutta un'altra gara rispetto allo scorso anno, spero di farmi trovare pronto. Comunque sono convinto che tutto quello che accadrà, sarà scritto da qualche parte”.

Un Cancellara filosofo, dunque, che però dovrà fare i conti con Gilbert, Boonen e gli altri. Domenica, mentre loro correvano, lo svizzero ha potuto riposarsi sulle strade di casa “Non proprio. Ne ho approfittato per fare altre cose. Però ho potuto vedere gli ultimi chilometri. Ho visto Boonen vincere in volata, come ai tempi d'oro. Ha fatto quello che doveva, di più non saprei dire perchè è difficile capire quando non sei in gruppo. Da parte mia sono pronto sia mentalmente che fisicamente, non chiedo nè sole nè pioggia, sono pronto ad affrontare qualsiasi situazione."

I COMPAGNI – Tutti parlano dell’assenza di Matti Breschel che per una volta non sarà al fianco di Fabian Cancellara. Il danese era stato molto importante nella vittoria del svizzero targata 2010. Però quest’anno, il campione mondiale del crono potrà contare sull’aiuto di un tedesco e soprattutto di un australiano come Dominic Klemme e Stuart O’Grady. Questi due corridori saranno il braccio destro e il braccio sinistro del leader del team Leopard Trek. Già di un grande aiuto all’E3, O’Grady sarà ancora una volta fondamentale per lo svizzero. Lui lo sa bene, anzi benissimo. La sua esperienza in questo tipo di gare sarà molto importante. “Il Giro delle Fiandre non è una semplice gara è una leggenda. Abbiamo lavorato duramente già dal Qatar. Mi piacciono questo tipo di gare e lavorare per un campione come Fabian è un onore. Metti da parte le tue ambizioni personali perché sai che alla fine, lui potrà conquistare un successo storico."

Da parte sua, il tedesco con i capelli rossi Dominic Klemme ha la faccia di un giovane di primo pelo e invece ha già due stagioni da professionista alle spalle “Queste gare mi piacciono e quest’anno ho fatto la scelta giusta venendo qui perché il Team Leopard è ben più di Cancellara e dei fratelli Schleck. Per domenica, mi sento bene. Farò quello che Fabian mi chiederà perché lui è un campione. Sono entusiasta di poter lavorare per lui.”

UN PO’ D’ITALIA – Nelle fila della Leopard Trek non ci sarà nemmeno Robert Wagner, la sfortuna l’ha spedito in infermeria e la sua squadra per sostituirlo ha scelto il giovane Giacomo Nizzolo. Il milanese è arrivato ieri mattina, non ha ancora avuto il modo di andare provare il percorso e, soprattutto, gli sembra ancora di essere parte di un sogno “Ero a Milano quando il direttore sportivo Luca Guercilena mi ha chiamato per comunicarmi che sarei partito per il Belgio. In un primo momento ho pensato che fosse uno scherzo perché dovevo fare il Sarthe con Bennati. Poi parlando con l’aretino, mi ha detto di non preoccuparmi e di approfittarne. Non ci potevo credere Sono estremamente felice di poter correre il Giro delle Fiandre. Sarà per me un onore aiutare i compagni di squadra e in particolare Cancellara in una prova così importante. Non ho avuto il modo di parlare con lui ma ovviamente ne approfitterò per fare esperienza; mi sento bene, darò il massimo e proverò a tenere duro fino a che potrò".

Jérome Christiaens - ciclismoweb.net