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Doping, Greg Van Avermaet assolto nell'inchiesta su Chris Mertens
#11
VAN AVERMAET E GLI AMINOACIDI PEDIATRICI: MA CHI CONSIGLIA CERTI CORRIDORI?
Una stangata: due anni di squalifica e 256 mila euro di multa. Questa la pena richiesta per Greg Van Avermaet da Jaak Fransen, il procuratore della Royale Ligue Vélocipédique Belge. Si parla di doping, si parla di uno degli atleti di punta della corazzataBMC: fiammingo, 30 anni, uomo da podio a Fiandre e Roubaix. Van Avermaet non è stato sospeso dal suo team e il processo si svolgerà il 7 maggio, quando l’atleta saprà se la sua carriera verrà compromessa o meno. Il Belgio è ancora uno di quei paesi in cui il ciclismo giudica se stesso.
Il caso, ancora parzialmente oscuro, è complicato e coinvolge una ventina di professionisti belgi di buon lignaggio, grazie a un’inchiesta penale partita nel 2012. Al centro, tanto per cambiare, c’è un medico: il misconosciuto Chris Maertens, che opera nella cittadina di Rotselaar e di cui sappiamo poco o nulla, salvo che fuori dal suo studio pare ci fosse sempre la fila di sportivi di alto livello.
Che giovane faceva Van Avermaet da Maertens? E che titoli aveva questo dottorino per sedurre così tanti ciclisti, all’insaputa (almeno così pare) dei dottori delle loro squadre? Maertens è prima di tutto uno specialista in ozonoterapia, una pratica (discussa, discutibile e poco efficace salvo alcune specifiche patologie) di iniettare ozono nel sangue, procedendo prima a una trasfusione e poi a un’infusione. Dal 2010 in poi, questa pratica era molto diffusa tra gli sportivi e ha inguaiato anche Alessandro Ballan, la cui odissea giudiziaria è da poco terminata Ci voleva poco per capire che togliere una sacca di sangue, insufflarla di ozono e poi rimetterla in circolo (senza per giunta annotare la cosa sulla scheda sanitaria) era una pratica potenzialmente dopante, ma molti corridori non l’hanno capito.
Nel caso di Van Avermaet, però, c’è qualcosa di diverso e di più. C’è il solito corticosteroide (Diprophos) assunto però (così almeno sostiene il fiammingo) fuori competizione e c’è una ricetta per un farmaco chiamato Vaminolact, un aminoacido per uso endovenoso utilizzato nei bambini con problemi di crescita. Van Avermaet si è fatto prescrivere il prodotto da Maertens ma dice di non averlo mai preso, al contrario ad esempio della star belga del ciclocross Tom Meuseen nel cui camper la polizia ha trovato Vaminolact e le siringhe per iniettarlo. A cosa capita serve una roba del genere a un corridore?
Insomma, una questione complessa (Van Avermaet non è mai stato trovato positivo) e piena di ombre. Una questione che ci sconcerta per motivi diversi dal doping. Possibile che ancora oggi atleti di altissimo livello si rivolgano privatamente a medici discussi per ottenere trattamenti o prodotti (ozonoterapia, aminoacidi pediatrici) off label che non servono a nulla e li possono metterli in guai seri? Possibile che questo accada anche nel contesto di team importanti e super seguiti dal punto di vista sanitario e nell’ambito del World Tour?

http://blog.cyclingpro.it/2015/04/17/van...corridori/
 
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RE: Doping, anche Greg Van Avermaet coinvolto nell'inchiesta su Chris Mertens. Ma la BMC non lo ferma - da Gershwin - 18-04-2015, 12:24 PM

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