17-06-2014, 04:57 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-11-2014, 02:22 AM da SarriTheBest.)
8a tappa
Tomblaine - Gérardmer La Mauselaine
(161 km)
Presentazione
Il variegato menu del Tour 2014 va a cercare un terzo piatto forte, come se si volessero stimolare interpreti diversi in paesaggi agonistici diversi, cercando situazioni insolite, se possibile, sorprendenti. Ora, questo passaggio cospicuo, tappe con dislivelli e arrivi da salita vera, sui Vosgi, è in anticipo, e soprattutto, in più. Va gestito diversamente, perchè gli sforzi su Alpi e Pirenei, poi, saranno i soliti. Qui però ci sono due tappe e mezza di troppo, da coprire, prevedere, oppure anticipare. Trovare per strada un avversario duro, deciso al tutto per tutto già qui, potrebbe sballare molti piani preventivati. Già questa tappa introduttiva, montuosa solo nel finale, propone. Questa frazione, inoltre, riserva ancora spazio a corridori da classiche, esplosivi e capaci di ripetere violente accelerazioni. Un po' come in Inghilterra. C'è una prima ascesa, regolare, introduttiva, media, non facile da rendere selettiva, senza tornanti, su per un lungo e arioso pendio, fino al Col de la Croix de Moinats. Ma ecco introdursi l'insolito. Sui levigati, regolari, tradizionalmente mediani Vosgi, si va a cercare l'esotico, sotto forma di due rampe di un paio di chilometri con pendenze in doppia cifra, ravvicinate negli ultimi 15 km. Il placido Col de Grosse Pierre non si sognerebbe di movimentare la corsa più di tanto, di suo. Ma, ignorandone la svolta che vi conduce per la strada maestra, e proseguendo in leggera discesa per altri 2 km per imboccare una specie di scorciatoia di collegamento per baite, è un'altra musica, intonata sulle dissonanze muscolari del 15-16%. Ed ecco di nuovo, il ricamo, la ricercatezza. È, in sostanza, una prima côte, di un paio di chilometri. Dal colle si plana, sempre senza incontrare difficoltà tecniche rilevanti, sulla conca di Gérardmer, ma da qui, in teoria già sede di arrivo, bisogna accedere ad una sede di arrivo più scomoda. La Mauselaine è la stazione invernale di Gérardmer, vi si sale per una larga strada senza segnaletica, e senza alcuna remora nell'aggredire il pendio, pressoché in linea retta. Un'altra fiammata da 6-7 minuti da riservare per il finale. Tappa da fughe, sì, ma da scaramucce quasi certe tra i corridori di classifica, ai quali si offre anche una possibilità di anticipo, a 10 km dall'arrivo sulla variante del Grosse Pierre, senza sostanzialmente possibilità di inseguimento organizzato di gruppo.
(cicloweb.it)
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