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Doping, Cipollini: un mito in pezzi...
#21
Personalmente vedo pochissime differenze tra la citata Sabato Sprint e la cazzetta...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Ricardovsky92
#22
Che la Gazzetta da anni faccia il male del ciclismo penso siamo tutti d'accordo, ma qua cosa doveva fare, esimersi da dare la notizia? Ha fatto semplicimente il suo lavoro e forse di più. Il vero scandalo è che queste cose (e altre su altri sport che probabilmente non verrano mai fuori) sono rimaste in un cassetto per 7 anni, nonostante si sapesse che non solo Basso, Valverde e Ullrich andassero da Fuentes.

Cipollini è forse stato il velocista più forte della storia (ho qualche dubbio, ma lasciamo stare), ma non si può dire che tutti si dopavano, allora a parità di doping ha vinto il più forte. Allora con lo stesso metro di giudizio non si può criminalizzare Armstrong, ha vinto ugualmente il più forte.
Il doping va combatutto, perchè sembrerà incredibile ma qualcuno che non si dopa c'è e c'è stato e poi non tutti possono permettersi da andare da Fuentes o da Ferrari, gli altri utilizzano un doping di serie B e non possono competere al livello di Cipollini, Armstrong e gli altri grandi (e potenti) del ciclismo.

Come ho detto in un altro topic, siamo arrivati a un punto di non ritorno per cui ci vorrebbe un amnistia, perchè quel periodo è pieno di schifezze che andare a scavare troppo farebbe morire il ciclismo, che è già uno sport in piena agonia. Ma non un amnistia fatta ad minchiam, ma un amnistia seria a quetse condizioni:
- distruzione dei vertici politici del ciclismo attuale, sia nazionali che (soprattutto) internazionali
- elenco chiaro e preciso dei frmaci vietati, con sanzioni altrettanto chiare, dure e precise
- tutti i ciclisti degli anni 90 e 00 dovrebbero vuotare il sacco ed emarginare ds e medici che hanno distrutto il ciclismo
- affiancare nuovimetodi antidoping a quelli già esistenti come il passaporto bioligico, controllo incrociato e controlli a sorpresa (per me già molti utili)
-pesanti sanzioni alle squadre con corridori che risultano positivi
è evidente che una cosa così non si farà mai perchè ci sono tanti interessi in ballo

Scusate la lunghezza, ma di questo argomento sono stufo e ho voluto condensare tutto in un messaggio perchè di doping ne voglio parlare il meno possibile
 
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#23
Cipollini: estraneo ai fatti, pronto all'esame del DNA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota ufficiale di Mario Cipollini, inviataci dal suo avvocato Giuseppe Napoleone.

«In nome e per conto del Sig. Mario Cipollini ed in relazione alle notizie apparse in data odierna sul sito web Gazzetta.it, riportate sull'omonimo quotidiano sportivo nazionale e riprese da diversi organi di informazione, con il presente comunicato sono a smentire categoricamente le infondate ed assurde accuse mosse al mio assistito.
I documenti pubblicati non sono in alcun modo riferibili allo stesso. Il numero di fax che compare sulla tabella incriminata, che secondo la suggestiva ricostruzione giornalistica sarebbe riconducibile al Sig. Cipollini, non è un numero di fax, bensì un numero telefonico italiano non intestato al mio cliente, peraltro annotato manualmente. A tal proposito occorre evidenziare come il Sig. Cipollini sino a tutto il 2004 fosse residente nel Principato di Monaco, come inconfutabilmente confermato nella Sentenza definitiva pronunciata dalla Corte di Appello Penale di Firenze, che ha assolto lo stesso dai reati di evasione fiscale con formula piena (art. 530 1^ comma Codice di Procedura Penale), ovvero, per insussistenza dei fatti reato contestati. In buona sostanza le copiose prove testimoniali e documentali prodotte, valutate dal collegio giudicante, hanno dimostrato senza alcun dubbio l'effettività della residenza monegasca dell'atleta. Tutto ciò è, evidentemente, inconciliabile con le notizie diffamatorie propalate.

Ma vi è di più. Nel suggestivo articolo si legge che il presunto nome in codice sarebbe "Maria" o "CP". Davvero singolare tale circostanza, ove si consideri che gli altri atleti implicati nell' Operacion Puerto sono indicati, come si evince dal testo dello stesso articolo, con un solo pseudonimo: "Birillo", "Piti", "Zapatero", El Bufalo". Mario Cipollini avrebbe addirittura due pseudonimi! L'articolo omette però di riferire che già in passato, in data 24 agosto 2006, il quotidiano Repubblica, pubblicava la notizia che l'atleta in questione avesse quale nome in codice "Pavarotti". Quindi, a questo punto gli pseudonimi forzatamente riconducibili all'atleta sarebbero addirittura tre.

Il Sig. Cipollini, quale ulteriore prova della sua estraneità ai fatti, si rende sin d'ora disponibile a qualunque verifica ematologica di confronto con le 99 sacche ancora da identificare in possesso dell'autorità giudiziaria spagnola.
In considerazione di quanto sopra, ho ricevuto ampio mandato di tutelare gli interessi del mio cliente in sede giudiziaria sia civile che penale.

tuttobiciweb.it
 
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#24
(09-02-2013, 11:47 PM)Pagliarini Ha scritto:
(09-02-2013, 10:35 PM)Andie88 Ha scritto: Se alla Gazzetta non interessa niente del ciclismo per quanto riguarda le corse allora non sarebbe lì ad organizzare tutte le maggiori corse italiane, ma si sarebbe già da parecchio messa da parte e abbandonato questo sport senza spendere altri soldi, magari, come tutti i tifosi, vuole che la gente che imbroglia venga smascherata e non prendere in giro la gente ogni volta

E Babbo natale esiste...

A quelli della gazzetta frega solo delle corse che organizzano loro e di guadagnare soldi, delle altre corse zero assoluto, riservano più spazio alla positività di un Astarloza qualsiasi che non ad una Roubaix o ad una Liegi, questa è la verita, altro che vuole smascherare la gente che imbroglia, anche perchè il personaggio in questione, Cipollina, imbrogliava 10 anni fa, quando tra l'altro lo facevano tutti...

@ Gershwin: da quanto deduco dai tuoi discorsi i dopati sarebbero da impiccare, mentre gli ipocriti della Gazzetta sarebbero da lodare, o sbaglio?

Lo deduci dai miei discorsi e dalla legge. Qual'è l'ipocrisia della Gazzetta? Forse non ti sei reso conto che tra il giorno in cui facevano scrivere gli editoriali a Cipollini e il giorno in cui lo hanno sputtanato in prima pagina c'è stato un piccolissimo cambiamento nella situazione, ovvero è venuto fuori che il "Re Leone" si è drogato per anni per poter andare più forte degli altri (la frase "a parità di doping vince il più forte" si commenta da sola, non c'è bisogno che lo faccia io). Non credo che la Gazzetta faccia test antidoping a chi scrive sulle sue pagine. Comunque scrivi che la Gazzetta pensa solo a guadagnare come se fosse una cosa tanto strana, ti ripeto che è un giornale e non un'organizzazione benefica, non è diretta da Madre Teresa di Calcutta. Lo sport non è una faccenda spirituale, è lavoro per tutti quelli che ci sono dentro direttamente, lo dimostra il fatto che Cipollini portava il suo sangue da Fuentes e poi se lo rimetteva dentro per vincere (non lo faceva per la gloria ma per lo stipendio). Vorrei sapere come pensate che si sarebbe dovuta comportare la redazione della Gazzetta dello Sport dopo aver trovato le prove che uno dei più forti ciclisti italiani della storia ha barato per tutta la carriera.
(Comunque ti invito a comprare la Gazzetta e valutare oggettivamente quanto spazio dedica alla positività di Astarloza e quanto alle corse, ti accorgerai che il bilancio non è neanche lontanamente quello che dici tu)
 
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#25
I giornali,non son fatti per vendere copie ma per "informare".

Ma l'analisi dei dosaggi dei giocatori della Real Sociedad,a che pagina sta...a vabbè ma a chi vuoi che interessi...

Vai con Marione!!!

W Monti,tutti i Monti!
Hanno salvato questo paese.
Domani mi vado a cambiar nome all'anagrafe.Vedo se riesco a trovare qualche parentela con i Python...aspè che telefono a Terry Gilliam.
 
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#26
Se ci sono giornali nati con lo scopo di "informare" di certo non sono quelli sportivi
 
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#27
(10-02-2013, 12:44 PM)Gershwin Ha scritto:
(09-02-2013, 11:47 PM)Pagliarini Ha scritto:
(09-02-2013, 10:35 PM)Andie88 Ha scritto: Se alla Gazzetta non interessa niente del ciclismo per quanto riguarda le corse allora non sarebbe lì ad organizzare tutte le maggiori corse italiane, ma si sarebbe già da parecchio messa da parte e abbandonato questo sport senza spendere altri soldi, magari, come tutti i tifosi, vuole che la gente che imbroglia venga smascherata e non prendere in giro la gente ogni volta

E Babbo natale esiste...

A quelli della gazzetta frega solo delle corse che organizzano loro e di guadagnare soldi, delle altre corse zero assoluto, riservano più spazio alla positività di un Astarloza qualsiasi che non ad una Roubaix o ad una Liegi, questa è la verita, altro che vuole smascherare la gente che imbroglia, anche perchè il personaggio in questione, Cipollina, imbrogliava 10 anni fa, quando tra l'altro lo facevano tutti...

@ Gershwin: da quanto deduco dai tuoi discorsi i dopati sarebbero da impiccare, mentre gli ipocriti della Gazzetta sarebbero da lodare, o sbaglio?

Lo deduci dai miei discorsi e dalla legge. Qual'è l'ipocrisia della Gazzetta? Forse non ti sei reso conto che tra il giorno in cui facevano scrivere gli editoriali a Cipollini e il giorno in cui lo hanno sputtanato in prima pagina c'è stato un piccolissimo cambiamento nella situazione, ovvero è venuto fuori che il "Re Leone" si è drogato per anni per poter andare più forte degli altri (la frase "a parità di doping vince il più forte" si commenta da sola, non c'è bisogno che lo faccia io). Non credo che la Gazzetta faccia test antidoping a chi scrive sulle sue pagine. Comunque scrivi che la Gazzetta pensa solo a guadagnare come se fosse una cosa tanto strana, ti ripeto che è un giornale e non un'organizzazione benefica, non è diretta da Madre Teresa di Calcutta. Lo sport non è una faccenda spirituale, è lavoro per tutti quelli che ci sono dentro direttamente, lo dimostra il fatto che Cipollini portava il suo sangue da Fuentes e poi se lo rimetteva dentro per vincere (non lo faceva per la gloria ma per lo stipendio). Vorrei sapere come pensate che si sarebbe dovuta comportare la redazione della Gazzetta dello Sport dopo aver trovato le prove che uno dei più forti ciclisti italiani della storia ha barato per tutta la carriera.
(Comunque ti invito a comprare la Gazzetta e valutare oggettivamente quanto spazio dedica alla positività di Astarloza e quanto alle corse, ti accorgerai che il bilancio non è neanche lontanamente quello che dici tu)

Non spendo i miei soldi per la gazzetta, ho di meglio da fare...

Nessuno dice che non avrebbero dovuto dare la notizia, sono i modi che sono sbagliati, zero riconoscenza proprio per uno che appunto fino all'altro giorno lavorava pure per loro...

Quindi te credi che Cipollini ha vinto 200 corse solo perchè si dopava?

I dopati non hanno mai fatto male a nessuno comunque, l'ipocrisia della gazzetta ha portato alla morte di un uomo...
 
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#28
(10-02-2013, 01:10 PM)Akr Ha scritto: I giornali,non son fatti per vendere copie ma per "informare".

Ma l'analisi dei dosaggi dei giocatori della Real Sociedad,a che pagina sta...a vabbè ma a chi vuoi che interessi...

Vai con Marione!!!

W Monti,tutti i Monti!
Hanno salvato questo paese.

A pagina 13 in un trafiletto stava!
Hai proprio ragione
 
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#29
Napoleone: «Un caso Armstrong in Italia. Serve a chi?
E garantisco che Mario non ha mai avuto rapporti con Fuentes

L'avvocato Giuseppe Napoleone (al centro della foto con Sarkozy e Mario Cipollini), legale del velocista toscano, è intervenuto in diretta su Radio Sportiva per commentare il caso di doping che vedrebbe coinvolto il campione del mondo di Zolder 2002.

SULLA REAZIONE DI CIPOLLINI – «C'è amarezza, non tanto per queste accuse inventate che non minano la sua prestigiosa carriera, quanto più per un atteggiamento aggressivo e di tradimento di coloro che per anni hanno goduto delle sue imprese. Questi stessi documenti che la Gazzetta pubblica, erano in possesso da settimane di altri due giornali spagnoli: se ci fosse stata un'assoluta riferibilità di questo nickname “Maria” a Mario, non credo che i colleghi spagnoli avrebbero ceduto lo scoop alla Gazzetta. A maggior ragione, se quel soprannome fosse riferito con certezza a Mario, domani sarebbe stato chiamato a testimoniare nel processo Fuentes, come succederà ad Ivan Basso. Siamo tranquillissimi e ci difenderemo in tutte le sedi, ma ho la sensazione che si voglia creare un caso Armstrong in Italia: forse, può essere utile a qualcuno».

SULLE SACCHE DI SANGUE – «Mario Cipollini ha concluso la carriera nel 2005, mentre i primi sequestri a Fuentes avvengono alla fine di quell'anno. Se Cipollini fosse stato tra i clienti del medico spagnolo, tra le sacche di sangue sequestrate dovrebbero esserci anche quelle di Mario».

SUI SOPRANNOMI – «Già nel 2006, ad agosto, Repubblica ricollegò a Cipollini il soprannome di “Pavarotti”. Adesso la Gazzetta lo fa con i soprannomi “Maria” e “CP”. Mi pare un brancolare nel buio».

SUL NUMERO DI FAX – «E' un numero di telefono e non di fax, non vi è nessuna conferma di trasmissione ed è un appunto a penna, di un numero, tra l'altro, che era a disposizione di migliaia di persone. Non c'è nessun riscontro oggettivo».

SUI RAPPORTI CON FUENTES – «Posso garantire che Mario Cipollini non ha mai incontrato né avuto rapporti con Fuentes e con nessuno che possa fare riferimento all'Operacion Puerto».

tuttobiciweb.it
 
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#30
(10-02-2013, 04:49 PM)Pagliarini Ha scritto:
(10-02-2013, 12:44 PM)Gershwin Ha scritto:
(09-02-2013, 11:47 PM)Pagliarini Ha scritto:
(09-02-2013, 10:35 PM)Andie88 Ha scritto: Se alla Gazzetta non interessa niente del ciclismo per quanto riguarda le corse allora non sarebbe lì ad organizzare tutte le maggiori corse italiane, ma si sarebbe già da parecchio messa da parte e abbandonato questo sport senza spendere altri soldi, magari, come tutti i tifosi, vuole che la gente che imbroglia venga smascherata e non prendere in giro la gente ogni volta

E Babbo natale esiste...

A quelli della gazzetta frega solo delle corse che organizzano loro e di guadagnare soldi, delle altre corse zero assoluto, riservano più spazio alla positività di un Astarloza qualsiasi che non ad una Roubaix o ad una Liegi, questa è la verita, altro che vuole smascherare la gente che imbroglia, anche perchè il personaggio in questione, Cipollina, imbrogliava 10 anni fa, quando tra l'altro lo facevano tutti...

@ Gershwin: da quanto deduco dai tuoi discorsi i dopati sarebbero da impiccare, mentre gli ipocriti della Gazzetta sarebbero da lodare, o sbaglio?

Lo deduci dai miei discorsi e dalla legge. Qual'è l'ipocrisia della Gazzetta? Forse non ti sei reso conto che tra il giorno in cui facevano scrivere gli editoriali a Cipollini e il giorno in cui lo hanno sputtanato in prima pagina c'è stato un piccolissimo cambiamento nella situazione, ovvero è venuto fuori che il "Re Leone" si è drogato per anni per poter andare più forte degli altri (la frase "a parità di doping vince il più forte" si commenta da sola, non c'è bisogno che lo faccia io). Non credo che la Gazzetta faccia test antidoping a chi scrive sulle sue pagine. Comunque scrivi che la Gazzetta pensa solo a guadagnare come se fosse una cosa tanto strana, ti ripeto che è un giornale e non un'organizzazione benefica, non è diretta da Madre Teresa di Calcutta. Lo sport non è una faccenda spirituale, è lavoro per tutti quelli che ci sono dentro direttamente, lo dimostra il fatto che Cipollini portava il suo sangue da Fuentes e poi se lo rimetteva dentro per vincere (non lo faceva per la gloria ma per lo stipendio). Vorrei sapere come pensate che si sarebbe dovuta comportare la redazione della Gazzetta dello Sport dopo aver trovato le prove che uno dei più forti ciclisti italiani della storia ha barato per tutta la carriera.
(Comunque ti invito a comprare la Gazzetta e valutare oggettivamente quanto spazio dedica alla positività di Astarloza e quanto alle corse, ti accorgerai che il bilancio non è neanche lontanamente quello che dici tu)

Non spendo i miei soldi per la gazzetta, ho di meglio da fare...

Nessuno dice che non avrebbero dovuto dare la notizia, sono i modi che sono sbagliati, zero riconoscenza proprio per uno che appunto fino all'altro giorno lavorava pure per loro...

Quindi te credi che Cipollini ha vinto 200 corse solo perchè si dopava?

I dopati non hanno mai fatto male a nessuno comunque, l'ipocrisia della gazzetta ha portato alla morte di un uomo...

Ogni giorno cambi colpevole per la morte di Pantani, senza considerare il fatto che forse era esclusivamente colpa sua se era un drogato. Se non voleva farsi buttare fuori dal ciclismo aveva un modo semplicissimo per evitarlo: non imbrogliare.
Il resto non lo commento, evidentemente partiamo da posizioni troppo diverse
 
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#31
Gersh ma tu gli esseri umani li conosci?
Sembra ogni volta che per te funzioni tutto cosi:" dopo l'uno c'è il due,dopo il due il tre ecc.ecc."

Il ciclismo,come finalmente sta venendo fuori in queste settimane,è tutto fuorchè uno sport...

Lasciamo stare i morti e parlate di Cipollini,grazie.
 
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#32
Non credo di esser stato il primo in questo topic a semplificare al massimo i rapporti di causa e effetto. E' stato scritto che Pantani è stato ucciso dai giornalisti della Gazzetta dello Sport (l'anno scorso era stato Armstrong, l'anno prossimo tocca a Vallanzasca)
 
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#33
Sul caso Cipollini, Procura del Coni apre fascicolo
La decisione dopo le rivelazioni della Gazzetta dello Sport

DOPING | La procura antidoping del Coni, guidata da Ettore Torri, ha aperto un fascicolo su Mario Cipollini. La decisione di muoversi su questo fronte arriva dopo le rivelazioni della Gazzetta dello Sport e di organi di stampa spagnoli degli atti riguardanti l'ex ciclista toscano nell'inchiesta 'operacion Puertò.

tuttobiciweb.it
 
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#34
Il caso Cipollini e quell'articolo 21 che forse hanno abolito

DOPING | Saranno impegnati in altre faccende affaccendati. Domani si vota per lo scranno di numero uno dello sport italiano. Questa sera si apparecchiano le tavole per l’ultima cena, prima del grande duello tra Raffaele Pagnozzi e Giovanni Malagò. Ci siamo. Domani 76 grandi elettori dovranno scegliere tra i due candidati alla presidenza Coni, al termine di una campagna elettorale durata mesi: da una parte il segretario generale del Coni (autosospesosi per le elezioni) e il presidente del Circolo Canottieri Aniene.

In questo clima, forse, i potentati dello sport italiano non hanno tra le loro priorità le sorti di Mario Cipollini, accusato neanche velatamente, di aver fatto ricorso alle cure di Eufemiano Fuentes nella stagione di Grazia 2002. Non entriamo nel merito della questione, ma ci limitiamo a porre un interrogativo. La Gazzetta dello Sport, lo scorso 10 febbraio, ha scritto che dal lato penale l’iridato di Zolder non rischia nulla, ma «per la legge sportiva è diverso (la prescrizione scatta nel momento in cui si è a conoscenza del fatto): la procura antidoping del Coni deve acquisire le carte, valutare i tempi dei fatti ed eventualmente convocare Cipollini».

Ma l’articolo 21 delle Norme Sportive Antidoping da noi portato alla luce, sembra piuttosto chiaro e non dovrebbe lasciare dubbi alcuni. Eccolo:

ART. 21 PRESCRIZIONE DELL'AZIONE DISCIPLINARE
Non può essere avviata alcuna azione contro un atleta o altra persona per una violazione di una norma antidoping contenuta nelle NSA se tale azione non viene avviata entro 8 anni dalla data in cui sarebbe stata commessa la violazione.

È stato abolito? È stato cancellato? È in attesa di essere riveduto e corretto come lo statuto dei lavoratori (articlo 18) e la legge sulla libertà di stampa e di espressione (articolo 21)? Si attendono lumi in merito.

tuttobiciweb.it
 
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