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Giro d'Italia 2015 | 2^ tappa: Albenga - Genova
|

13-03-2015, 06:57 PM
Alassio: Giro d'Italia, 4 generazioni a confronto
Domani alle 21 l'incontro con 80 anni di storia
Nell’ambito delle manifestazioni collaterali nell’attesa di ospitare la tappa di Albenga del Giro 2015, Alassio gioca d’anticipo e, aprendo le “ostilità” con uno scatto degno del suo illustre passato ciclistico, propone un incontro con protagonisti delle due ruote che racconteranno passato, presente e futuro del loro sport. Quattro generazioni a confronto. 80 anni di storia sportiva.
Saranno in sala e presenteranno la loro esperienza del pedale quattro personaggi di grande popolarità:
Vittorio Seghezzi, classe 1924, corridore dall’immediato dopoguerra fino a quasi gli anni “60. Gregario di Bartali al famoso Tour del 1948, Tour di cui resta, con Giovannino Corrieri, l’ultimo testimone vivente.
Gianni Motta, ormai di casa ad Alassio; corridore dalla classe cristallina e vincitore del Giro d’Italia 1966.
Mirko Celestino, ligure di Andora e ultimo corridore savonese capace di infiammare le folle.
Gloria Scarsi, figlia degli anni 2000, campionessa italiana esordienti strada e pista; tesserata per l’U.C. Alassio e allieva del “maestro” Gaibisso.
Come è cambiata la bicicletta? E' ancora uno sport vivo e vitale o i fatti recenti esasperati e disdicevoli lo hanno relegato a vivere di ricordi e di “bel ciclismo”? C’è ancora passione in chi lo pratica o il businnes si è impadronito anche di questo sport, per vocazione povero e popolare perché va in mezzo alla gente e attraversa città e vallate?
L’intento della serata, che si terrà ad Alassio sabato 14 marzo presso l’ex Chiesa Aglicana ore 21,00, è soprattutto quello di mettere il pubblico presente in condizione di poter interagire con gli ospiti, intervenendo e ponendo domande e curiosità su il mondo del ciclismo. Un volo senza preconcetti su quasi ottanta anni di pedalate e di Giro d’Italia.
tuttobiciweb.it
Domani alle 21 l'incontro con 80 anni di storia
Nell’ambito delle manifestazioni collaterali nell’attesa di ospitare la tappa di Albenga del Giro 2015, Alassio gioca d’anticipo e, aprendo le “ostilità” con uno scatto degno del suo illustre passato ciclistico, propone un incontro con protagonisti delle due ruote che racconteranno passato, presente e futuro del loro sport. Quattro generazioni a confronto. 80 anni di storia sportiva.
Saranno in sala e presenteranno la loro esperienza del pedale quattro personaggi di grande popolarità:
Vittorio Seghezzi, classe 1924, corridore dall’immediato dopoguerra fino a quasi gli anni “60. Gregario di Bartali al famoso Tour del 1948, Tour di cui resta, con Giovannino Corrieri, l’ultimo testimone vivente.
Gianni Motta, ormai di casa ad Alassio; corridore dalla classe cristallina e vincitore del Giro d’Italia 1966.
Mirko Celestino, ligure di Andora e ultimo corridore savonese capace di infiammare le folle.
Gloria Scarsi, figlia degli anni 2000, campionessa italiana esordienti strada e pista; tesserata per l’U.C. Alassio e allieva del “maestro” Gaibisso.
Come è cambiata la bicicletta? E' ancora uno sport vivo e vitale o i fatti recenti esasperati e disdicevoli lo hanno relegato a vivere di ricordi e di “bel ciclismo”? C’è ancora passione in chi lo pratica o il businnes si è impadronito anche di questo sport, per vocazione povero e popolare perché va in mezzo alla gente e attraversa città e vallate?
L’intento della serata, che si terrà ad Alassio sabato 14 marzo presso l’ex Chiesa Aglicana ore 21,00, è soprattutto quello di mettere il pubblico presente in condizione di poter interagire con gli ospiti, intervenendo e ponendo domande e curiosità su il mondo del ciclismo. Un volo senza preconcetti su quasi ottanta anni di pedalate e di Giro d’Italia.
tuttobiciweb.it
16-03-2015, 04:17 PM
Alassio, il fascino di quattro grandi del Giro
Gli appassionati hanno apprezzato una presentazione inusuale
Alassio sotto i riflettori. Con quattro generazioni di ciclisti presentata la Albenga Genova del Giro 2015.
Solitamente nelle presentazioni locali delle tappe del Giro d’Italia c’è un overdose di politici, politicanti o presunti tali che si blaterano addosso vantando improbabili meriti organizzativi o di “spinta” e amicizia nei confronti della RCS. Nulla di tutto ciò, praticamente un miracolo, è successo ad Alassio, dove in una serata veramente apprezzata dal pubblico degli appassionati, i protagonisti sono stati i corridori, le loro storie della Corsa Rosa e il Ciclismo con la C maiuscola. E non poteva essere diversamente grazie agli ospiti che hanno onorato la serata. Sul palco e sotto il fuoco di domande dalla platea, ben quattro generazioni di pedalatori, vale a dire: Vittorio Seghezzi, classe 1924, corridore dall’immediato dopoguerra fino a quasi gli anni “60. Gregario di Bartali al famoso Tour del 1948. Gianni Motta, 72 anni l'altro ieri, più di 90 vittorie in carriera; corridore dalla classe eccelsa e vincitore tra l’altro del Giro d’Italia 1966. Mirko Celestino, quarantenne, ligure di Andora e ultimo corridore savonese capace di infiammare le folle locali ma non solo. Gloria Scarsi, figlia degli anni 2000, campionessa italiana esordienti strada e pista; allieva del “maestro” Gaibisso che ha allevato generazioni di pedalatori per l’U.C. Alassio.
E gli amministratori? Attenti e desiderosi di imparare il “bel Ciclismo”. In definitiva, la città di Alassio ha insegnato come parlare di Giro d’Italia e di biciclette senza assistere alla solita noiosa parata di maggiorenti ma ascoltando il cuore e la passione di chi ha pedalato o pedala per davvero.
tuttobiciweb.it
Gli appassionati hanno apprezzato una presentazione inusuale
Alassio sotto i riflettori. Con quattro generazioni di ciclisti presentata la Albenga Genova del Giro 2015.
Solitamente nelle presentazioni locali delle tappe del Giro d’Italia c’è un overdose di politici, politicanti o presunti tali che si blaterano addosso vantando improbabili meriti organizzativi o di “spinta” e amicizia nei confronti della RCS. Nulla di tutto ciò, praticamente un miracolo, è successo ad Alassio, dove in una serata veramente apprezzata dal pubblico degli appassionati, i protagonisti sono stati i corridori, le loro storie della Corsa Rosa e il Ciclismo con la C maiuscola. E non poteva essere diversamente grazie agli ospiti che hanno onorato la serata. Sul palco e sotto il fuoco di domande dalla platea, ben quattro generazioni di pedalatori, vale a dire: Vittorio Seghezzi, classe 1924, corridore dall’immediato dopoguerra fino a quasi gli anni “60. Gregario di Bartali al famoso Tour del 1948. Gianni Motta, 72 anni l'altro ieri, più di 90 vittorie in carriera; corridore dalla classe eccelsa e vincitore tra l’altro del Giro d’Italia 1966. Mirko Celestino, quarantenne, ligure di Andora e ultimo corridore savonese capace di infiammare le folle locali ma non solo. Gloria Scarsi, figlia degli anni 2000, campionessa italiana esordienti strada e pista; allieva del “maestro” Gaibisso che ha allevato generazioni di pedalatori per l’U.C. Alassio.
E gli amministratori? Attenti e desiderosi di imparare il “bel Ciclismo”. In definitiva, la città di Alassio ha insegnato come parlare di Giro d’Italia e di biciclette senza assistere alla solita noiosa parata di maggiorenti ma ascoltando il cuore e la passione di chi ha pedalato o pedala per davvero.
tuttobiciweb.it
13-04-2015, 12:08 PM
Il finale sarà in Via XX Settembre, dopo un circuito da ripetere due volte. In pratica negli ultimi venti chilometri circa si passa tre volte sul rettilineo finale e due volte in Via Francesco Pozzo, entrambe in leggera salita (direi circa 3% il rettilineo finale, un pochino di più Via Francesco Pozzo). Niente di impossibile ma comunque insidioso.
13-04-2015, 01:47 PM
Beh, rettilineo interessante: non mi ricordo di preciso quanto sale, ma una faticaccia a camminare in su e giù 
Più che altro però nei circuiti cittadini spesso è la planimetria a farla da padrone: l'arrivo è sì bello ampio, ma il resto del circuito com'è..? Nervoso, curve secche ecc?!

Più che altro però nei circuiti cittadini spesso è la planimetria a farla da padrone: l'arrivo è sì bello ampio, ma il resto del circuito com'è..? Nervoso, curve secche ecc?!
13-04-2015, 09:50 PM
Direi di no, curve secche non ce ne dovrebbero essere (a meno che non facciano un giro assurdo che però non avrebbe troppo senso) e la parte finale è su strada piuttosto ampia.
09-05-2015, 07:45 PM
Qui mi sa proprio che prendo bling bling: un arrivo che è un pelo troppo difficile per i velocisti più puri e troppo facile per corridori alla Gilbert. Forse un Lobato potrebbe impensierirlo, o un Felline di un mesetto fa: ma - visto anche come sta la squadra - mi pare sia una spanna sopra tutti. E' un'occasione d'oro per Matthews...

09-05-2015, 08:01 PM
Mi pare esagerato dire che sia una tappa da Felline.
Magari un Ruffoni può fare fatica, ma i Modolo, i Belletti non avranno troppi problemi. Per me il favorito è indubbiamente Greipel.
Magari un Ruffoni può fare fatica, ma i Modolo, i Belletti non avranno troppi problemi. Per me il favorito è indubbiamente Greipel.
09-05-2015, 08:05 PM
Almeno c'ha il treno
(anche se deve chiederlo in prestito a Nizzolo
)
Bisognerebbe veder com'è quella curva all'ultimo chilometro: per come ricordo la zona dovrebbe essere bella ampia, ma quando ci son 'sti stradoni succede sempre qualche casino. Avere un treno che ti protegge potrebbe esser parecchio importante...
(anche se deve chiederlo in prestito a Nizzolo

Bisognerebbe veder com'è quella curva all'ultimo chilometro: per come ricordo la zona dovrebbe essere bella ampia, ma quando ci son 'sti stradoni succede sempre qualche casino. Avere un treno che ti protegge potrebbe esser parecchio importante...
09-05-2015, 09:03 PM
Quella curva nel finale è in una strada a quattro corsie (praticamente l'unica di Genova).
Dopo anni che arriva una tappa a Genova, in un posto che posso raggiungere a piedi, io lavoro.
Dopo anni che arriva una tappa a Genova, in un posto che posso raggiungere a piedi, io lavoro.

09-05-2015, 09:09 PM
Sì appunto, mi ricordavo di quei vialoni 
Tra l'altro ben collocato il traguardo anche per chi deve venire da fuori, visto che è a due passi da Brignole. Non so se questo doveva essere il circuito che fu proposto all'UCI per la candidatura mondiale di Genova 2013...

Tra l'altro ben collocato il traguardo anche per chi deve venire da fuori, visto che è a due passi da Brignole. Non so se questo doveva essere il circuito che fu proposto all'UCI per la candidatura mondiale di Genova 2013...

09-05-2015, 09:13 PM
non penso che la pendenza nel finale faccia fuori i velocisti puri, poi sono ancora belli freschi, così come i treni, io più che quelle piccole pendenze ho paura delle cadute perchè non c'è un grande leader per le volate(un Kittel o un Cavendish) come gli scorsi anni, quindi tutti vogliono provare a vincerla questa tappa, occhio anche a Viviani e ad Hofland, anche se penso sia favorito Greipel.
09-05-2015, 10:11 PM
Più che il finale in via XX Settembre la parte più insidiosa è quella di via Francesco Pozzo fino a Corso Italia. Via Francesco Pozzo è in leggera salita (direi con pendenze più marcate rispetto al finale), ci sono un paio di tornanti niente male e la strada è un po' più stretta fino a quando non si entra in Corso Italia. E' importante stare davanti in quella parte lì, il finale è meno complicato da gestire.
09-05-2015, 11:50 PM
(09-05-2015, 09:13 PM)Andie88 Ha scritto: non penso che la pendenza nel finale faccia fuori i velocisti puri, poi sono ancora belli freschi, così come i treni, io più che quelle piccole pendenze ho paura delle cadute perchè non c'è un grande leader per le volate(un Kittel o un Cavendish) come gli scorsi anni, quindi tutti vogliono provare a vincerla questa tappa, occhio anche a Viviani e ad Hofland, anche se penso sia favorito Greipel.
No beh, non è che li fa proprio fuori: però con un arrivo così un Matthews può avere un vantaggio, mentre in volata classica il Greipel o il Nizzolo di turno gli sarebbero stati davanti a meno di casi eccezionali.
Tra l'altro la pendenza non sarà niente di che, però è bella lunga: qui stiam parlando praticamente di tutto l'ultimo chilometro. O viene fuori quel velocista potente che tiene le pendenze, come poteva essere il Petacchi di 3 anni fa o il Thor Hushovd di turno (ma non è che ne veda tanti di 'sto genere: ecco, forse Hofland può essere pure interessante), oppure un Matthews per me parte con un qualcosina in più rispetto a tutti gli altri.

Greipel non so: non m'ispira troppa fiducia. A me piace, però non è uno che si sa muovere benissimo: le prime volate sono abbastanza caotiche, la squadra non è costruita su di lui. Come dici te poi non c'è nemmeno un grande leader di riferimento. Insomma, non ci scommetterei (e non ci scommetto

10-05-2015, 12:08 AM
Greipel è il velocista potente di cui parli eh, è magrissimo, ma c'ha due polpacci della madonna 
Ma pure Modolo, in Turchia ha vinto su uno strappo praticamente.

Ma pure Modolo, in Turchia ha vinto su uno strappo praticamente.
10-05-2015, 01:10 AM
Eh, lo so che Greipel è potente: ma, come detto, non mi fido. 
Sì, anche Modolo buona opzione.
La Lampre l'hanno un po' "aggiustata" con Polanc al posto di Conti, però dovrà andare tutto per il meglio: oggi alla cronosquadre hanno fatto un'impressione bruttina...

Sì, anche Modolo buona opzione.


10-05-2015, 08:20 AM
io dico Mezgec, ora però vado a rivedermi che treno può fare la Giant che manco mi ricordo chi hanno
10-05-2015, 09:04 AM
La Giant c'ha solo quello, quindi... 
Comunque Luka Bazooka m'era garbato più anno scorso: magari oggi vince subito eh, però io lo aspetto un po' più in là. Vuoi perché appunto finora ha combinato pochino, vuoi perché è uno che può uscir bene alla distanza.

Comunque Luka Bazooka m'era garbato più anno scorso: magari oggi vince subito eh, però io lo aspetto un po' più in là. Vuoi perché appunto finora ha combinato pochino, vuoi perché è uno che può uscir bene alla distanza.

10-05-2015, 12:29 PM
Direi Nizzolo secondo.
10-05-2015, 01:04 PM
Ho visto adesso il rettilineo e non è per niente banale. Rimane da velocisti puri ma qualcuno si potrebbe piantare se sbaglia i tempi.
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