Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Giro d'Italia 2016 | Partecipanti & Formazioni
#41
http://deportes.elpais.com/deportes/2015...16161.html

Difficilmente sarà al via ...
 
Rispondi
#42
Nairo c'ha provato a levarselo dalle scatole Asd
 
Rispondi
#43
Vittorio Algeri ha annunciato la presenza di Caleb Ewan (Orica-GreenEDGE) al prossimo Giro d'Italia. Per il giovane sprinter australiano si tratterebbe del secondo GT in carriera, dopo aver partecipato nel 2015 (con tanto di vittoria di tappa) alla Vuelta a España.

http://www.velo-club.net/route/world-tou...ur-en-2017
 
Rispondi
#44
In un'intervista a El Pais, Eusebio Unzue ha confermato la partecipazione di Alejandro Valverde al prossimo Giro d'Italia. Per l'embatido sarà la prima volta alla corsa rosa, dopo aver preso il via per 10 volte alla Vuelta a España e per 8 al Tour de France.
 
Rispondi
#45
Bisognerà capire se verrà a farsi una scampagnata o se correrà per provare a vincerlo...
 
Rispondi
#46
Vegni: «Non tutte le italiane faranno il Giro»
«Voglio dare una mano al movimento, ma non due...»

Il futuro del ciclismo italiano non è ancora di colore rosa, non solo perché non s’intravvede all’orizzonte una luce, un motivo che ci possa far comprendere chiaramente la fine di uno stato di emergenza, ma perché per i team italiani sarà difficile, maledettamente difficile, strappare una “wild-card” per poter correre il prossimo Giro d’Italia.

In corsa ci sono la Southeast di Angelo Citracca, che avendo vinto la coppa Italia ha in pratica in tasca la partecipazione alla “corsa rosa”. Appena dietro la Bardiani Csf, di Bruno e Roberto Reverberi, che quest’anno al Giro hanno vinto una tappa con Nicola Boem, quindi hanno messo un sigillo importante anche in chiave futura. Con loro compete la giovane Nippo Vini Fantini De Rosa di Francesco Pelosi che dopo una buona stagione di rodaggio sono pronti per un salto di qualità. Anche la Androni Giocattoli Sidermec di Gianni Savio si giocherà fino all’ultimo e con grande dignità le proprie carte, anche grazie ad una storicità agonistica che li ha sempre visti protagonisti generosi e instancabili nella corsa più importante del nostro Belpaese.

Ma per saperne di più, abbiamo incontrato nei giorni scorsi Mauro Vegni, il direttore del Giro d’Italia, al quale spetterà il delicato compito di promuovere o bocciare un team.

Direttore, pronto per le grandi scelte?
«Guarda, le grandi scelte le facciamo tutti i giorni, perché per dirigere una macchina grande e complessa come quella del Giro e non solo, bisogna davvero ogni giorno scegliere. Però ci terrei a dire una cosa: io, noi, non bocciamo mai nessuno. Facciamo delle scelte, oggi prendiamo in considerazione un progetto, una città di tappa o un team, ma non escludiamo le altre. Sono solo rimandate. Noi non chiudiamo mai la porta a nessuno».

Ad oggi quale è il suo orientamento?
«È ancora presto per dirlo, stiamo raccogliendo davvero tante richieste di partecipazione da tanti team mondiali e questa cosa non può che farci piacere. Valuteremo con attenzione i tanti dossier che ci sono giunti e metteremo sul piatto della bilancia tutto: valore tecnico, peso del territorio, peso comunicazionale di ciascuna squadra e dei suoi corridori. Se poi da parte dell’Uci non ci saranno rinvii, entro la metà di gennaio dovremmo dare i nomi delle quattro squadre prescelte».

Ad oggi le nostre quattro formazioni come sono messe?
«Se andiamo a vedere il peso sportivo dei nostri team non posso dire di aver visto dei grandissimi exploit. Però c’è il mio impegno morale e formale a dare una mano al nostro movimento. Detto questo, solo la Southeast, che ha vinto la coppa Italia, può dirsi sicura di essere al via del Giro».

Tre posti per tre squadre: è pensabile che lei scelga tutti team italiani?
«Assolutamente no, non è realistico. Ma non è nemmeno giusto che passi il concetto "sono italiano quindi corro di diritto il Giro". Non si possono fare le squadre vendendo la promessa di una partecipazione al Giro d’Italia: questo è un concetto che non posso accettare. Ribadisco: un aiuto lo voglio dare, ma non posso fare regali a nessuno. E ormai è chiaro che ognuno deve mettersi in gioco e allestire squadre competitive. Si corre il Giro se si hanno squadre buone e con buoni corridori».

La mondializzazione regna sovrana…
«Il ciclismo, meglio dire lo sport tutto sta andando in questa direzione. Noi come azienda dobbiamo anche pensare alla nostra corsa, al progetto di crescita internazionale che il Giro deve assolutamente seguire e perseguire. La Bora, ad esempio, che potrebbe aprirci il mercato tedesco, a noi interessa molto. Per chiarire il concetto, propongo un paradosso: il team di Bradley Wiggins (attualmente Continental e quindi fuori dai giochi, ndr) se mai il baronetto decidesse di correre il Giro, a noi interesserebbe moltissimo. A livello mediatico farei bingo e quindi non posso non considerare certe cose. È su questo che dobbiamo lavorare. È su questo che io e il mio staff stiamo operando».

Perché il ciclismo italiano è finito in questa palude?
«Bella domanda… Forse perché sia a livello organizzativo che sportivo pensavamo di essere "il ciclismo", quindi intoccabili: ma non è così. E poi anche la legge 91 non ha agevolato lo sviluppo dello sport tutto, anzi, l’ha penalizzato oltremodo. Dieci milioni di euro d’investimento all’estero valgono il trenta percento in più che da noi. Anche a livello legislativo si deve fare qualcosa, non solo per il ciclismo, ma lo ripeto per lo sport in generale, altrimenti per noi sarà sempre più dura».

Ci dica qualcosa di positivo…
«Sono italiano e ho l’Italia nel cuore. Farò di tutto per dare una mano al nostro movimento. Una mano, non due».

Pier Augusto Stagi per tuttobiciweb.it
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...&cod=84847
 
Rispondi
#47
Le italiane hanno deluso molto negli ultimi tempi, certo è che analizzando il panorama mondiale a livello di professional non è che ci sia una concorrenza spietata...

Ma i posti non dovrebbero essere 4 (+ Southeast)? Mmm
 
Rispondi
#48
vuoi vedere che resta fuori l'Androni st'anno che è decente... me lo sento
 
Rispondi
#49
Le parole di Vegni danno proprio questa impressione Triste

(12-11-2015, 10:41 PM)Hiko Ha scritto: Ma i posti non dovrebbero essere 4 (+ Southeast)? Mmm

La Dimension Data è la 18a WT Sese
 
Rispondi
#50
Si contraddice Vegni che già nel 2012 invitó una squallida NetApp lasciando a casa una squadra con Di Luca, Garzelli e Betancur.
A rischiare maggiormente è l'Androni.

"E ormai è chiaro che ognuno deve mettersi in gioco e allestire squadre competitive. Si corre il Giro se si hanno squadre buone e con buoni corridori".

Ultimamente ho visto inviti a squadre pessime, dettati da tutto meno che dal merito sportivo.
 
Rispondi
#51
Le squadre lasciate fuori erano ancora peggio
 
Rispondi
#52
(13-11-2015, 10:20 AM)Danilo Ha scritto: Si contraddice Vegni che già nel 2012 invitó una squallida NetApp lasciando a casa una squadra con Di Luca, Garzelli e Betancur.

Ahah Duilio non dimentica, ogni tot la ritira fuori questa lol
 
Rispondi
#53
Però ha ragione da vendere: Vegni si contraddice e nemmeno poco. Prima accenna alla meritocrazia e al valore sportivo, poi però dice chiaramente che inviterebbe cani e porci se si portassero dietro sponsor o diritti tv. Mah...
 
Rispondi
#54
Vegni: «Southeast al Giro? L'accordo potrebbe non esserci più»

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...&cod=84905
 
Rispondi
#55
Porte chiuse per la Caja-Rural al Giro d'Italia Triste

http://www.biciciclismo.com/es/las-puert...13-11-2015
 
Rispondi
#56
A malincuore, Robert Gesink ha deciso di saltare il Giro d'Italia che partirà dalla sua Olanda

http://www.cyclingquotes.com/news/gesink...o_ditalia/

Il Team LottoNL-Jumbo dovrebbe essere quindi capitanato da Steven Kruijswijk, una delle più belle rivelazioni dell'edizione 2015 della corsa rosa.
 
Rispondi
#57
La Gazzetta dello Sport ha anticipato la presenza del velocista Marcel Kittel (Etixx-Quick Step) al prossimo Giro d'Italia, dopo un 2015 disastroso chiuso con due soli successi (Down Under Classic e una tappa del Giro di Polonia).
 
Rispondi
#58
Speriamo arrivi almeno alla seconda settimana stavolta. Uno che non corre le Classiche deve almeno fare bene i grandi giri, 2 su 3 è il minimo
 
Rispondi
#59
Anche se dovesse durare tre giorni come al solito è un buon colpo per il Giro
 
Rispondi
#60
Idem Cavendish, anche se sento parlare tanto di record del Tour e niente di Giro d'Italia Paura
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)