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Giro d'Italia U23 2019
Comunque, un'epidemia come quella che si sta vedendo in questo periodo nel ciclismo io non la ricordo.
 
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Posso testimoniare visivamente di aver visto almeno 20 corridori tra le ammiraglie al km 5. Poi se c'è stata sta maxi caduta ok, si chiude un occhio, ma vedere dal vivo questo "spettacolo" non è stato certo edificante e sto fatto di "chiudere un occhio" a una certa pure basta, la corsa è corsa, se cadi ti attacchi ( al tram, non alla macchina Asd ).

Tra l'altro fino alle 9 del mattino la cronotabella recitava il passaggio da me alle 11:45, poi son passati attorno alle 12:15 perchè hanno fatto un inaugurazione a un caseificio.
 
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https://www.tuttobiciweb.it/article/2019...andro-covi
Dopo il rischio di fuorigiri di ieri, secondo me è una saggia decisione.
 
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Arensman all'attacco
 
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Colleoni in testa, Arensman a 45".

Dietro Ardila, Alba e Rubio hanno staccato tutti.
 
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Bella scalata di Colleoni. Meriterebbe la tappa.
Dietro secondo me non hanno voluto strafare.
Un po' disperso Peña. E ci può anche stare...
Mentre sempre affidabile il boyako Alba.
Per fondo e mentalità, probabilmente si potrebbe tirarne fuori un bel gregario per i giri.
 
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Pena dicevano che stava tirando il gruppo


Prima degli scatti
 
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Tappa ad Alba, maglia rosa in controllo.

Peccato per Colleoni.

Conca sempre più sorpresa.
 
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Bravo anche Zana
 
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Manco a farlo apposta dopo il discorso di ieri, i migliori italiani sono stati Colleoni e Conca, due declinati secondo i principi dello scalatore contemporaneo. Se non sono filiformi non vanno bene, ormai vale per noi e per quasi tutto il mondo del ciclismo.

Da quel poco che si è visto nella sintesi (montata da Bocelli), oggi Pena ha pagato tutta la sua inesperienza, mentre Ardila, Rubio e Alba erano col pilota automatico.

Bravi a voler vincere sempre, se a qualcuno non va bene chissene.
 
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Per oggi propongo un nuovo tema: nei primi 20 della generale ci sono 7 italiani, 5 di loro corrono per squadre continental e, di questi 5, tutti nel 2019 hanno partecipato ad almeno una corsa a tappe open in Italia o all'estero.

Mi sembra ormai chiaro che, per competere in una corsa a tappe come il Giro (neanche vincere, competere), i nostri ragazzi non possano prescindere dall'esperienza continental. Monaco e Barison sembrano essere l'eccezione alla regola.

Vale la pena ricordare che l'anno scorso, a questo punto della gara, in top 20 c'erano 3 italiani, tutti dal 13° posto in poi.
Il livello è più basso ma i miglioramenti ci sono, anche perché, di quei 5 lì, di scalatori puri ce ne sono pochini.

Quello che fa tanto è quello che hanno fatto in questi mesi, sulla scorta di quali gare sono arrivati a questo Giro.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Albi
Non so
Non vedo sti miglioramenti
han sfruttato la tappa delle strade bianche
Hai giustamente scritto del livello..
Il francese Guglielmi é settimo
lo seguo da un po..il suo risultato é sorprendente per me

Son curioso di vedere la sintesi stasera
 
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Monaco scoppiato Triste niente da fare il meglio lo da nelle unipuerto
 
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Più che altro dopo una settimana vengono fuori i problemi di chi, come Monaco, non è abituato a fare gare così lunghe.
 
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Ma l altro ieri c é stato riposo
 
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Beh, ma non è che con il riposo smaltisci del tutto la stanchezza, specie se non sei abituato a fare gare a tappe.
 
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(20-06-2019, 07:06 PM)winter Ha scritto: Non so
Non vedo sti miglioramenti
han sfruttato la tappa delle strade bianche
Hai giustamente scritto del livello..
Il francese Guglielmi é settimo
lo seguo da un po..il suo risultato é sorprendente per me

Son curioso di vedere la sintesi stasera

Secondo me su questo punto è utile il confronto con l'anno scorso.

Covi nelle tappe in salita del 2018 è capitato a più riprese che le prendesse da Caiati mentre Conca, finché è rimasto in gara, arrivava dietro La Terra Pirré. 365 giorni dopo la situazione è completamente ribaltata.

Al di là della tappa delle sb e della qualità partecipanti (bassa come media ma lo stesso elevata nelle punte), solo guardando alla salita sono migliorati tanto rispetto alle loro versioni di un anno fa. 

Guglielmi mi dà l'idea di uno che dove lo metti sta: può fare qualsiasi gara e arriva nei 20. E comunque anche lui ha fatto una grande tappa degli sterrati.
 
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Comunque senza la tappa delle strade bianche i tre colombiani sarebbero 1,2 e terzo, ma Conca e Covi rimarrebbero davanti a tutti gli altri e Zana sarebbe 10.
 
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Monaco tra parentesi è riuscito ad arrivare al Giro con ancora meno giorni di corsa nelle gambe rispetto al 2018. Parafrasando la pubblicità dell'Amaro Montenegro, sembrava impossibile... ma ce l'ha fatta.
 
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(20-06-2019, 07:32 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Beh, ma non è che con il riposo smaltisci del tutto la stanchezza, specie se non sei abituato a fare gare a tappe.

Sicuramente
però ieri era tappa monosalita
e oggi da 100 km
Anche se con doppio mortirolo
 
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