Tour e Vuelta hanno dimostrato quanto sia aleatorio cercare di proporre un ranking per i grandi giri, specialmente in una fase di transizione come questa.
Di sicuro, il ranking che avevamo messo insieme dopo il Giro deve essere fortemente revisionato! Diversi corridori in calo, altri in grande ascesa… Ovvio che Mas andrà inserito, evidente che Simon Yates, Roglic e Bernal debbano scalare posizioni.
Prima di provare a stilare un ranking in chiave 2019, proviamo a considerare i singoli corridori, con l’ordine della graduatoria che abbiamo stilato prima del Tour:
1) Froome: era il numero uno indiscusso ma, specialmente in chiave 2019, lo sarà ancora? Probabilmente punterà sul Tour, in coabitazione con Thomas, la Sky vuole comunque vincere il Tour e penso che porterà entrambi. La testa è quella del campione, le gambe difficilmente potranno frullare come in passato. Ma senza il doppio impegno, forse, resta il favorito.
2) Quintana: forse il Nairo di una volta non c’è più. Tanti dubbi dal 2017, rafforzati dal un 2018 per lui disastroso. In chiave grandi giri 2019 resta un protagonista ma, incredibile a dirsi, deve partire forse dalla seconda fascia.
3) Nibali: gli anni passano ed è difficile valutare. Non è ancora del tutto chiaro se l’incidente del Tour potrà essere completamente superato. La sensazione era che il Nibali del Tour 2018 fosse il miglior Nibali degli ultimi anni ma la controprova non c’è. Probabilmente da top 5, forse anche da podio, difficilmente da vittoria date le qualità di Thomas, capace di uno spunto che Vincenzo non ha, e visto che il percorso del Tour non esaltava le doti di fondo né si spingeva molto oltre i 2000. Ecco, forse con un percorso del Giro che richiedesse grande fondo… Ma dubito che sarà così, il trend è diverso. Probabilmente nel 2019 un Nibali ancora in grado di lottare per il podio, ma la concorrenza sta aumentando.
4) Dumoulin: mi viene quasi il dubbio che possa essere il n° 1 del ranking per il 2019. Secondo al Giro (e poteva vincerlo) e secondo al Tour, con una prova di tenuta su entrambe le prove davvero notevole. Mi aspetto che il prossimo anno punti tutto sul Tour. In fondo, solo il S. Yates debordante del Giro e un Froome dalla “testa” pazzesca sono riusciti a staccarlo in salita. Soffrirà ancora le grandi salite con pendenze aspre ma starà lì, a mezzo minuto, e per il resto…
5) Bardet: non un grande Tour e i limiti sembrano ormai evidenti, specialmente con tanti nuovi protagonisti all’orizzonte. Potrebbe essere maggiormente protagonista facendo Giro e Vuelta, ma farà il Tour. Il prossimo anno potrebbe trovare una forma migliore rispetto al 2018 ma è difficile che arrivi al podio vista la concorrenza.
6) Valverde: il tempo passa anche per Don Alejandro… Il prossimo anno difficile immaginare anche solo una sua top 5, se dovesse provare a fare classifica. Potrà aggiungere ancora corse e tappe al suo palmares, e potrebbe essere il suo ultimo anno. Solo applausi!
7) Landa: ??? Un rebus Mikel. La scelta della Movistar è stata molto dubbia, persino in una Movistar senza identità come quest’anno, comunque in subordine ai capitani storici. Andrà all’Astana, a dividersi gradi e corse con MAL. Una top 5 può sempre ottenerla, per un podio non sembra facile, anche se trovasse la condizione migliore.
8) M.A. Lopez: due podi tra Giro e Vuelta ma, in fondo, senza brillare. Solo 24 anni però. Può crescere ancora? I limiti a cronometro resteranno, gambe e coraggio per fare di più sulle grandi salite potrebbero però arrivare. Se poi continuerà nelle sue indecisioni… Un altro podio potrebbe arrivare ma difficilmente di più. Di nuovo Giro e Vuelta il prossimo anno?
9) Uran: il bel Tour 2017 potrebbe essere stato il suo canto del cigno per le zone molto alte della generale. Fossi in lui sceglierei Giro e Vuelta, anche se difficilmente andrà oltre una top 5. Dipenderà anche dagli avversari, ovviamente, e se troverà una condizione più o meno buona.
10) Porte: ??? Purtroppo, una caduta ad estrometterlo (o magari qualche altra botta di sfortuna) sembra sempre poter arrivare, difficile immaginare un 2019 diverso, anche per il passare degli anni. Potenziale davvero notevole, sostanzialmente inespresso, tanto da renderlo impronosticabile anche il prossimo anno. Certo, in linea teorica, il miglior Porte potrebbe essere ancora da prendere con le pinze.
11) Zakarin: questo 2018 sembra mettere una pietra tombale sulle ambizioni di alta classifica del russo. Tour anonimo, nonostante il nono posto, e Vuelta peggio. I problemi di guida della bici, come per Porte, ci sono e incidono tanto. Giro e forse Vuelta per il 2019, probabilmente: trovando una condizione migliore rispetto a questo 2018 potrebbe anche essere un discreto protagonista, con una top 5 come massima aspirazione.
12) Pinot: ahimé, grandi applausi per Thibaut, che mette sempre tanto sulla strada, ma le ipotesi di maggior competitività del Giro 2017 non hanno messo radici. Giro 2018 misterioso, con diverse difficoltà, poi una giornata molto buona su Finestre – Jafferau, seguita da crisi abissale e problemi di salute, forse senza arrivare a questa Vuelta nel pieno della forma. Anche in Spagna è andato a sprazzi, con giornate notevoli. Il potenziale sembrerebbe esserci ma è difficile aspettarsi un 2019 molto diverso. Con una buona forma resta un protagonista, comunque enigmatico e soggetto ad una discontinuità che sembra quasi “ineluttabile”. Punterà sul Tour?
13) Aru: 2018 da dimenticare è dire poco. Non è fortissimo ma forse nemmeno così tanto scarso come è apparso quest’anno. In casa UAE si impegneranno molto per prepararlo meglio, che si arrivi a risultati migliori è da vedersi (anche se peggiori non è facile). Giudizio necessariamente sospeso, potrebbe non far parte nemmeno di questo ranking o tornare il corridore che prometteva di essere, nel qual caso una top 5 al Giro potrebbe anche starci, forse anche un podio. Ne abbiamo già parlato tante volte.
14) Chaves: ??? Notizie di Chavito? 2019 quanto mai avvolto nella nebbia. Potrebbe tornare il corridore competitivo che era o svanire nell’ombra. Propendo per la prima ipotesi e lo aspettiamo, ma con tanta prudenza nei pronostici.
15) Roglic: 15°? Un errore di stampa, chiaramente. Tour bellissimo, e non è chiaro nemmeno quanto lo avesse preparato, dopo una stagione già eccellente. Magari scrivo una sciocchezza ma la mia impressione è che al Tour 2018 non abbiamo visto il miglior Roglic, anche per chi va sempre forte ci sono momenti di forma migliore. Giro o Tour nel 2019? Temo che il Tour lo abbia già prenotato. Potrebbe anche vincerlo, alla faccia della coppia Sky e di Dum…
16) Bernal: il ragazzino ha dato prova di grande tenuta e ottime qualità anche in una arena importante come il Tour. Non penso che la Sky lo sacrifichi di nuovo al servizio di Froome – Thomas, Giro e forse Vuelta, quindi? Per me potrebbe anche essere la prossima maglia rosa…
17) Kruijswijk: gli avevamo dato un piazzamento dubbioso, sulla scorta del Giro 2016. Tour e Vuelta 2018 lo ripropongono come un corridore forte e dalla grande tenuta, nel pieno della maturità. Potrebbe essere protagonista al Giro 2019 (se Roglic corresse il Tour…), da podio e forse anche in corsa per la vittoria.
18) Simon Yates: tanti dubbi sulla tenuta dal Giro (e già considerati dai precedenti), poi la vittoria della Vuelta, con la sensazione che abbia gestito meglio e con grande attenzione le energie (e comunque con una forma che sembrava meno brillante rispetto al Giro). Se sta bene, quando va via in salita… Va via! Può essere protagonista ovunque, anche al Tour e nonostante il grande campo di avversari, con la suspense nel dubbio di eventuali crisi.
19) Kelderman: 2018 poco fortunato ma Vuelta in cui ha mostrato segnali di crescita anche su salite con super – pendenze. Ha solo 27 anni, margini per vederlo protagonista vero, fino a quale livello è difficile da pronosticare. Is Wilco coming?
20) Adam Yates: sembrava il gemello da grandi giri ma Tour anonimo, nonostante fosse preparato come obiettivo stagionale. Alla Vuelta ha dato una mano a Simon ma nulla di più. Un pizzico di tenuta in più e di brillantezza in meno rispetto al fratello? Personalità meno spiccata, con minor coraggio nell’attaccare? Difficile a dirsi ma non lo sottovaluterei troppo presto.
21) Daniel Martin: davvero un bel Tour, con qualche incostanza che gli costa posti nella generale. Non è più un ragazzino, 32 anni, Daniel questo è, qualche vittoria brillante e un buon piazzamento nella generale. E se venisse al Giro?
22) Pozzovivo: 35 anni, forse ancora un paio di stagioni discrete può farle, ma il Finestre ha espresso un giudizio ormai difficile da ribaltare. Può essere ancora un buon comprimario, una top ten può farla.
23) Jungels: solo 25 anni ma non mi sembra abbia grandi margini per migliorare in salita, a differenza di Dum e delle stesso Kelderman. Magari sbaglio ma mi sembra difficile vederlo oltre una stentata top ten.
24) Mollema: discorso ormai chiuso, direi, troppi limiti di tenuta, di discontinuità, senza punte di rendimento davvero adeguate. Magari una top ten al Giro potrebbe farla ancora, difficilmente di più.
25) Thomas: che dire? Potenziale inespresso fino a questo Tour. Un 2017 ingiudicabile per la caduta al Giro, poi questa gemma, in cui ha fugato anche i dubbi sulla sua continuità. 32 anni… Tour meteora o grande protagonista anche i prossimi anni? Va abbastanza forte contro il tempo, ha imparato a gestirsi, sa esprimere uno spunto finale su salite importanti che pochi hanno. Ha vinto un Tour che a mio avviso non richiedeva grandi doti di fondo, in caso di tapponi (ma non li tracciano più…) da verificare la sua tenuta.
26) Carapaz: un Giro notevole, una Vuelta a supporto dei capitani, in cui non aveva comunque la forma del Giro. Forse in salita può crescere ancora. Dipende anche quali corse farà nel 2019 e con quale ruolo, potrebbe essere buon protagonista al Giro, in lotta per il podio, dipende da percorso ed avversari.
27) Majka: difficile aspettarsi di più da Rafal, eccellente scalatore ma sembra mancare qualcosa. Se puntasse alla generale al Giro una top ten potrebbe farla, non mi sentirei di pronosticare di più.
28) Poels: discorso molto ipotetico, visto il ruolo nella Sky. E non è detto che da capitano riuscirebbe a trovare la continuità sufficiente. Potenzialmente forte però, in linea teorica potrebbe sempre essere un buon comprimario, difficile dire a quale livello.
29) Barguil: Tour al di sotto delle attese e ipotesi che possa fare bene nella classifica generale che sembra allontanarsi. E’ del 1991, margini ne ha ma non enormi.
30) Formolo: Giro di difficile interpretazione, Vuelta modesta, sia pure con un ruolo di supporto a Buchmann (che dice qualcosa anche sul ruolo in squadra). Qualche miglioramento nello spunto su salite brevi, qualche possibilità di fare bene nelle classiche, per i grandi giri manca qualcosa e difficilmente lo vedremo ad alti livelli.
31) George Bennett: positivo al Giro, comunque non oltre un ruolo da comprimario che difficilmente penso possa migliorare. Desaparecido in questa Vuelta, dove non mi sembra abbia speso molto per aiutare Kruijswijk, ma non l’ho seguita bene e posso sbagliare. Non lo vedo oltre un altro paio top ten nei prossimi anni, tra Giro e Vuelta, dipende anche con quale ruolo le correrà.
32) Oomen: il ragazzino (agosto 1995) è piaciuto davvero molto al Giro. Potenziale evidente, con tutta la difficoltà di prevedere il futuro, ma Sam sembra essere fatto di ottima pasta e potrebbe fare cose egregie. Nel 2019 dipenderà anche dal suo ruolo in squadra, al Tour a supporto di Dum o al Giro con più spazio per fare la sua corsa? Penso più facilmente al Tour, quindi con un 2019 in cui valutare la sua eventuale crescita.
Come analisi della graduatoria precedente mi fermo. Avevamo citato tra i primi 30 anche Konrad, Caruso, Moscon, Meintjes, Bilbao, LaTour, Buchmann. Fuori lista anche Soler, TJ, Dennis.
Ora impossibile non mettere in top 30 Enric Mas!
Mancano dati invece per provare a immaginare il ruolo nel 2019 di giovani come Gaudu o Sivakov. Per sondare i giovani che potrebbero fare bene nei grandi giri 2019 ci vorrebbe er Paglia…
Provo a mettere insieme la mia top 30 per il 2019 e vi invito a proporre la vostra!
( ps: forse è il mio post più chilometrico, che è tutto dire

)