Si parte dal fatto che Pedersen e Kung hanno fatto una gara fantastica, veramente enormi entrambi! Ennesima dimostrazione che anticipare in certi tipi di classiche fa il tuo gioco e ti permette di gestirti meglio e arrivare lontano.
Speriamo che questa maglia iridata porti ad un upgrade del corridore danese e di vederla spesso davanti al gruppo nel 2020.
Inutile dire che la delusione è tanta per il risultato di Trentin. La medaglia d'argento di per sè è un gran risultato e bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno per una medaglia che mancava da 10 anni.
Però è l'occasione della vita buttata: Matteo è stato sempre in gestione e con una gran gamba però è arrivato anche lui molto provato nell'ultima tornata e in volata si sono visti tutti i suoi limiti dopo una giornata dispendiosa come poche.
Comunque grande Italia di Cassani come sempre più spesso accade. Sappiamo creare una squadra che sa incidere sul risultato della corsa. Moscon che quando veste azzurro si trasforma, convocato di diritto per i prossimi 20 anni.
Van der Poel aveva fatto tutto perfetto, è partito alla media distanza come ormai ci ha abituato e sembrava pronto a dare il colpo risolutivo. Il freddo e la pioggia hanno cotto lui, come lo sprint di Trentin. Paga probabilmente anche l'inesperienza di aver corso poco su strada.
Sconfitta brutta quando si è il favorito, ma anche propedeutica alle tante vittorie future. Ha dimostrato nei fatti che un Mondiale può vincerlo.
Tanti sconfitti, da Alaphilippe a Van Avermaet. Forse quello con più recriminazioni può essere Sagan che ha dimostrato una buona gamba ma ha aspettato troppo. Lui i Mondiali li corre sempre così e ci sta anche se corri in una nazionale come quella slovacca (considerando anche le sue caratteristiche).
(29-09-2019, 05:24 PM)cigolains Ha scritto: Moscon comunque protagonista in due mondiali diversissimi tra di loro....che corridore
Terzo Mondiale. Consecutivo.
Un elemento imprescindibile per la squadra azzurra. Un campione.