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Giro di Padania 2011
#21
Ma va bene che non vi piace un politico, un movimento o quant'altro. Va bene, ma denigrare una corsa prima ancora di saperne niente...
Poi la Padania è un concetto ben presente, chiedete ad un veneto per esempio.
Non perchè non è un nome ufficiale o una regione ufficiale, non per questo non deve essere una locazione riconosciuta dai propri abitanti...

Non sono ne padano ne italiano. E non ci abito neppure.

PS: La lega nord comunque è un movimento politico che promuove il ciclismo, ce ne sono altri?
 
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#22
(30-03-2011, 11:13 PM)i0i Ha scritto: Poi la Padania è un concetto ben presente, chiedete ad un veneto per esempio.

Per un legaiolo veneto sì, ma non certo per tutti i veneti.

Riguardo al promuovere il ciclismo, qui mi sembra piuttosto che sia il ciclismo ad essere usato come mezzo di propaganda, poi ripeto, ben vengano corse se organizzate bene indipendentemente da tutto, resta il fatto che il termine "Padania" è una forzatura che ha una connotazione prettamente politica e non dovrebbe essere associata a una manifestazione sportiva; anche se l'idea politica di fondo in una corsa ciclistica ci può stare, stesso discorso può essere fatto ad esempio per il Giro di Catalogna o il Giro dei Paesi Baschi, quando il tutto è presentato in maniera così smaccata e burina è abbastanza fastidioso oltre che concettualmente incorretto.
Mi rendo conto di non essere esattamente imparziale riguardo alla questione ma spero di esserlo stato nell'esprimere almeno questo concetto
 
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#23
DAVICO. Grande Giro, ma vedrete quello della Padania...
La maglia rosa è già pronta, di fianco alla fidata bicicletta. Una maglia che Michelino Davico, senatore della Lega e sottosegretario al Ministero degli Interni ma soprattutto grande appassionato di ciclismo, indosserà stamattina - insieme a tanti altri testimoni della società civile - per la «Pro Am Fight For Pink», una pedalata che fa da prologo alla prima frazione del Giro d'Italia. La formazione piemontese, della quale Davico fa parte, sfiderà quelle di Castelfidardo, Reggio Emilia, Quarto dei Mille, Livorno, Milano, Ravenna e Bergamo, tutte città che ospiteranno una tappa del Giro che scatta da Venaria Reale.

[...]

Il Giro d'Italia lo seguirà da tifoso, al Giro della Padania invece sta dando un grande contributo.
«Ci stiamo lavorando: è una bella iniziativa che ha già raccolto molto entusiasmo e che ha suscitato l'interesse anche di squadre importanti che ci hanno confermato la loro volontà di essere al via. Anche perché sarà un'occasione interessante per preparare il Mondiale e chissà che chi vince il primo Giro della Padania non arrivi poi a indossare la maglia iridata a Copenaghen! E mi piace pensare che ci sarà grande agonismo per vincere il nostro Giro, perché il nome che inaugura un albo d'oro viene ricordato per sempre».

Ci svela qualche particolare in più?
«Qualcosa ma non troppo… Dopo aver parlato con il presidente federale Di Rocco e con il commissario tecnico Bettini abbiamo accolto le loro richieste e disegnato un percorso ideale per chi preparerà il mondiale: inutile mettere salite tutti i giorni se poi la corsa iridata sarà piatta. E l'interesse che la nostra corsa suscita arriva anche dalle richieste di alcune nazionali di potersi schierare al via: ne stiamo parlando, potremo chiedere una deroga all'UCI proprio per questo. Potrebbe essere un'ulteriore novità proposta dalla nostra corsa».

Un Giro della Padania che nasce già grande, quindi.
«Faremo il massimo per partire bene: cinque giorni di corsa, con una cronometro e una tappa più impegnativa delle altre, una prova completa che mancava nel calendario internazionale. Nel volgere di qualche anno vogliamo trasformare questa corsa in un grande Giro dal punto di vista organizzativo, agonistico e storico: ci piace pensare che il Giro della Padania possa diventare la seconda corsa a tappe del nostro paese e possa essere affiancato in futuro al Giro d'Italia, al Tour e alla Vuelta».

Nessuna anticipazione sul percorso?
«Sveliamo solo che andremo dal Piemonte al Veneto sulle tracce della pedalata cicloturistica Monviso-Venezia che abbiamo fatto lo scorso anno: a proposito, la ripeteremo ancora e ogni giorno anticiperemo la tappa che i professionisti affronteranno l'indomani in una sorta di staffetta all'insegna del grande ciclismo. La Padania è un grande territorio, variegato e capace di offrire soluzioni di ogni tipo: vedrete, anche il nostro sarà un grande Giro».

da La Padania
 
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#24
Michelino Davico:"Il Giro di Padania è quasi pronto"
Dal 6 al 10 settembre tanti campioni sbarcano in "Padania"

Siamo stati i primi a parlarne in modo concreto il lontano 22 febbraio, oggi è una certezza: il Giro di Padania si farà. Ad annunciarlo ufficialmente, anche se non ce ne era bisogno perché nell’ambiente la notizia è già nota, è stato il Sottosegretario all’Interno, il Senatore Michelino Davico, che nel corso della presentazione della novantunesima edizione della Tre Valli Varesine. “Non sarà una gara politicizzata come qualcuno teme – ha spiegato Davico – sarà solamente un atto d’amore per questo bellissimo sport e per il nostro territorio”.

Per ora non si sa ancora nulla del percorso che dovrebbe però toccare sei regioni padane: Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino e Veneto. In particolare, dovrebbe partire dalla provincia di Cuneo e concludersi dopo cinque giorni nella provincia di Treviso.

“Quest’anno l’UCI ci ha concesso solamente cinque giorni di gara, ci accontentiamo – ha aggiunto il Senatore Davico – perché ci ricorda, tra l’altro, un evento storico come le cinque giornate di Milano”.

Dovrebbe essere buona anche la partecipazione, in particolare Davico ha già speso i nomi di Ivan Basso e di Stefano Garzelli. “Saremo collocati prima del Mondiale in concomitanza con la Vuelta Espana – ha specificato Davico – credo quindi che, nonostante la concorrenza, il Giro di Padania possa risultare appetibile a tanti campioni che non andranno in Spagna”.

Il Giro di Padania sarà in calendario dal 6 al 10 settembre e l’organizzazione tecnica sarà curata dalla Società Ciclistica Alfredo Binda di patron Renzo Oldani che sarà supportata dal Gs Monviso, società della provincia di Cuneo presieduta dallo stesso Davico.

Anche il Consigliere Regionale della Lombardia, Renzo Bossi, ha commentato la nascita di questa neonata corsa:”L’idea è nata quasi per caso, il ciclismo è uno sport di antiche tradizioni che fa conoscere il territorio meglio di qualunque altra cosa. Mio padre è sempre stato un grande appassionato di ciclismo e quando gli abbiamo proposto questa idea è subito stato felicissimo, ora sta a noi non deludere e promuovere al meglio la nostra terra”.

Nelle prossime settimane, sciolti gli ultimi dubbi, sarà presentato il percorso, ma, con buona pace degli scettici il Giro di Padania si farà e, ne siamo certi, sarà un successo perché i presupposti ci sono veramente tutti.

ciclismo-online.it
 
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#25
La maglia a scaglie in onore del Trota ci sarà?AsdAsd
 
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#26
PADANIA. Nasce il Giro, si correrà dal 6 al 10 settembre
Il Giro di Padania è stato ufficialmente inserito nel calendario ufficiale dell'Uci: la neonata corsa si disputerà da martedì 6 a sabato 10 settembre. Cinque tappe, partenza da Cuneo e traguardo finale a Treviso, venti squadre al via tra le quali potrebbero esserci un paio di selezioni nazionali in preparazione al campionato mondiale. La settiamana prossima ci sarà la conferenza stampa che ufficializzerà tracciati, organizzazione e sponsor.

(Tuttobiciweb.it)
 
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#27
Oddio, è disgustoso...sarà pieno di idioti vestiti di verde che mangiano orso a bordo strada...a parte questo può venir fuori una bella corsa e poi si sono presi un momento del calendario niente male...
 
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#28
 
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#29
Eheh, beh, l'altro giorno in una specie di fiera della Lega avevano preparato un gulash con carne d'orso, poi non gliel'hanno fatto mangiare perchè l'animale che hanno cotto è in via di estinzione AhahAhah
Comunque a parte la matrice "politica", anche se la Lega di politico ha ben poco, che comunque con gli anni scomparirà, ripeto che può venir fuori una gran bella corsa. Vedremo un po' il percorso...se mantengono quel posto in calendario può diventare una corsa importante anche se nella loro testa è già la seconda corsa italiana Asd
 
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#30
Giro di Padania, varata la prima edizione
La grande attesa è finita: è nato stamane, infatti, il 1° Giro di Padania. Con la presentazione ufficiale alla stampa specializzata, il progetto diventa realtà ed il ciclismo si scopre un po’ più ricco.
«Un grande progetto - sottolinea il senatore Michelino Davico, sottosegretario al Ministero degli Interni e straordinaria anima del Giro di Padania - che si concretizza, una nuova corsa a tappe che ha tutto per diventare grande e per conquistarsi in breve tempo uno spazio proprio tra i grandi giri di tutta l’Europa. Mi piace sottolineare, infatti, come la nostra corsa si asia inserita nel calendario internazionale in posizione strategica, ad un paio di settimane dall’appuntamento mondiale di Copenaghen. E proprio pensando alla prova iridata molti corridori potranno cercare la condizione ideale sulle strade di Padania. Il Giro si disputerà dal 6 al 10 settembre, in contemporanea con la settimana finale della Vuelta di Spagna e costituirà quindi una grande occasione per chi non disputrerà quella corsa: penso al vincitore del Tour, Cadel Evans, che hannunciato di non voler andare in Spagna, o magari anche al campione mondiale Thor Hushovd. Per noi sarebbe il massimo se campioni di questo calibro scegliessero di venire a disputare il Giro di Padania affiancando i ciclisti azzurri».
Che corsa vedremo?
«Proprio per l’ambizione di essere una corsa di preparazione al mondiale, abbiamo scelto percorsi piuttosto veloci, anche se non mancherà lo spettacolo su qualche bella salita. Abbiamo studiato un percorso spettacolare, fatto anche di circuiti finali, proprio come prevede l’appuntamento iridato. La presentazione di oggi ci consentirà anche di far conoscere le nostre scelte a corridori e squadre che potranno quindi valutare e, speriamo, confermare, la loro presenza alla nostra prova».
Quale il suo sogno?
«Mi auguro che i corridori capiscano che il Giro di Padania è destinato a diventare una grande corsa e si battano per scrivere il loro nome nell’albo d’oro come primi vincitori. Se poi vincesse un campione nato nelle nostre terre sarebbe il massimo, ma da sportivo sono pronto ad applaudire il migliore, chiunque sia».
Vedremo comunque un Giro completo.
«Un Giro impegnativo da organizzare - ed il mio grazie va sin d’ora a tutti coloro che mi hanno affiancato in questa sfida, anche percfhé i miei impegni istituzionali e di governo mi las ciano davvero poco tempo a disposizione - ma di grande fascino: attraverseremo sei Regioni e toccheremo ben 170 comuni, avremo ogni giorno sedi di tappa e di arrivo diverse, per dare a tutti la massima visibilità. Il Giro di Padania rappresenta infatti anche una straordinaria occasione per valorizzare un territorio che è ricco di storia, di cultura, di bellezze, di prodotti culinari eccellenti, di buon vino e di tanto altro ancora. Attraversemo questa macroregione che universalmente è conosciuta come Padania partendo dal Piemonte per arrivare in Veneto».
Oltre alla corsa dei professionisti, ci sarà poi la cicloturistica Monviso-Venezia.
«Giusto ricordarlo, perché questo appuntamento è parte integrante di un progetto globale che è nato per valorizzare il territorio, per dare maggiore visibilità ai nostri valori, per promuovere strade sempre più sicure, per chiedere piste ciclabili e attenzione sempre più vigile su ragazzi e cicloturisti, che rappresentano un patrimonio da difendere. Purtroppo per problemi organizzativi siamo stati costretti a rinunciare al progetto di percorrere le stesse strade dei professionisti nelle medesime giornate, quindi pedcaleremo dal 15 al 18 settembre, partendo da Pian del Re per arrivare a Venezia. So che ci sono già centinaia di iscritti, presto presenteremo anche la nuova maglietta che indosseranno tutti i partecipanti e le tante altre iniziative che faranno da corona alla pedalata. In quattro giorni toccheremo un centinaio di comuni e avremo la possibilità di incontrare le autorità, la gente normale e quindi di far politica nel senso più ampio e completo del termine, che va oltre la pur importanza militanza leghista. Potremo ascoltare la voce della gente, avvicinarci ai loro problemi, toccare con mano la realtà che a volte può arrivare distorta ai palazzi governativi. Avremo anche momenti di grande importanza istituzionale: a Torino saremo ricevuti dal governatore Cota, a Milano abbiamo chiesto di fare altrettanto con il governatore Formigoni e a Venezia ci aspetterà il governatore Zaia. Pedaleremo insieme a campioni ed ex campioni, imprenditori, esponenti della società civile e politici, cercando di arrivare in mezzo alla gente in maniera più simpatica e magari meno formale del solito. E sarà anche l’occasione per curarci un po’ della nostra salute, il che non guasta mai».
Allora la attende un’estate sui pedali...
«Spero di riuscire a ritagliarmi lo spazio necessario per arrivare preparato all’appuntamento. Ma prima concentriamoci sul Giro di Padania...».

[Immagine: 2_0087106_1_thumb2.jpg]
bettiniphoto.net

Le Tappe:
martedì 6 settembre - 1a tappa - Paesana (Cn) - Laigueglia (Sv) km 170
mercoledì 7 settembre - 2a tappa - Loano (Sv) - Vigevano (Pv) km 187
giovedì 8 settembre - 3a tappa - Malpensa Lonate Pozzolo (Va) - Salsomaggiore Terme (Pr) - km 198
venerdì 9 settembre - 4a tappa - Noceto (Pr) - San Valentino di Brentonico (Tn) km 175
sabato 10 settembre - 5a tappa - Rovereto (Tn) - Montecchio Maggiore (Vi) km 170

Le Squadre:
Liquigas Cannondale
Lampre ISD
Astana
CajaSur
Saur - Soiasun
Nazionale Slovenia
Nazionale Polonia
UnitedHearthcare
Lambouwkrediet
Androni Giocattoli CIPI
Acqua & Sapone Mokambo
Farnese Neri
De Rosa Flaminia
Colnago CSF
D’Angelo & Antenucci Nippo
Miche Guerciotti
Voralberg
Pomme Marseille

Le Maglie
Quattro le maglie in palio
Verde: classifica generale
Ciclamino: classifica a punti
Azzurra:classifica GPM
Bianca: classifica giovani

I Gpm:

Prima tappa
Colle di Casotto km. 107 quota altimetrica m. 1305
Passo San Bernardo km. 128 quota altimetrica m. 958

Seconda tappa
Passo del Giovo km. 50 quota altimetrica m. 518

Terza tappa
Poggetto Tabiano di Salsomaggiore km. 165 quota altimetrica m. 230
Poggetto Tabiano di Salsomaggiore km. 183 quota altimetrica m. 230

Quarta tappa
S. Anna D’Alfaedo km. 137 quota altimetrica m. 928
S. Valentino di Brentonico km. 175 quota altimetrica m. 1320

Quinta tappa
Pian delle Fugazze km. 25 quota altimetrica m. 1180

tuttobiciweb.it
 
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#31
(05-06-2011, 02:54 PM)ElPurito95 Ha scritto: La maglia a scaglie in onore del Trota ci sarà?AsdAsd

Ahah
 
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#32
Quindi decisiva sarà la quarta tappa...qualcuno conosce la salita?
Comunque ho letto che la corsa è in concomitanza con le due corse in canada, così i big stranieri non verranno, almeno quest'anno (neanche alcuni tra i big italiani, come Cunego che va in canada, invece Basso ci dovrebbe essere)
 
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#33
Visconti: «Nessun problema a correre il Giro di Padania»
''Per me correre il Giro di Padania equivale a correre quello della Toscana o della Lombardia. Io, che sono siciliano e vivo da dodici anni in Toscana, mi sento italiano a tutti gli effetti e partecipero' a questo Giro cercando di onorarlo, considerandola una corsa italiana e soltanto italiana, a tutti gli effetti''.
Giovanni Visconti, campione italiano in carica, sara' l'uomo di punta della Farnese Neri al Giro di Padania, in programma dal 6 settembre.
Il campione siciliano, che nel palmares vanta 3 titoli nazionali, punta ad un posto da titolare nella nazionale italiana del ct Paolo Bettini al campionato del mondo di Copenhagen. I 900 km del Giro di Padania saranno un test e un collaudo. "Sono felice di poter partecipare'', dice riferendosi a ''una gara che si annuncia di alta qualita' e che sara' fondamentale nella preparazione del prossimo campionato del mondo''.
Un attestato di stima, quello presente nelle parole di Visconti, ricambiato dal senatore Michelino Davico, anima della manifestazione: ''Da parte nostra siamo onorati di avere al via il campione italiano in carica cosi' come la Androni Cipi che e' la squadra campione d'Italia''.
''Visconti sin dal primo momento ha dimostrato di aver interpretato nel migliore dei modi lo spirito di questa corsa che non vuole essere una manifestazione politica -precisa Davico - ma semplicemente un evento sportivo che ha l'intento di valorizzare le eccellenze dei nostri territori. Sono convinto, peraltro, che il percorso che abbiamo disegnato si addica perfettamente alle qualita' tecniche del campione italiano che sarei felice di applaudire sul gradino piu' alto del podio".
Ad aumentare le quotazioni della Farnese Neri, sono previste anche le partecipazioni di Andrea Guardini ed Oscar Gatto. ''Due uomini del momento -conclude Davico- che con la loro presenza renderanno ancora piu' interessante la prima edizione del Giro di Padania''.

tuttobiciweb.it
 
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#34
Di Rocco: "Il Giro di Padania è una festa per tutto il ciclismo"
Roma. Ad un mese dall’inizio della prima edizione del Giro di Padania, gara per professionisti in programma dal 6 al 10 settembre, con la partenza a Paesana (Cuneo) e la conclusione a Montecchio Maggiore (Vicenza), il Presidente Nazionale della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, porge il proprio saluto agli organizzatori: “ Quando nasce una corsa ciclistica è festa grande per tutto il ciclismo. Nel caso del Giro di Padania, poi, si tratta di una creatura che si aggiunge alla numerosa famiglia di eventi radicati nel territorio ciclistico più fertile d’Italia. Prevedere in simile contesto l’immediato successo della neonata è facile, tanto più sapendo che la Monviso Venezia avrà il supporto di una levatrice prestigiosa ed esperta come la Società Ciclistica Alfredo Binda, già madrina delle Tre Valli Varesine e di altre manifestazioni di altissimo livello”. Il presidente della federciclo continua: “ Inoltre, la collocazione a due settimane dal Campionato del Mondo conferisce alla corsa la dignità di banco di prova e trampolino di lancio per la Nazionale Azzurra che dovrà tenere alto il Tricolore nella rassegna iridata. E’ quindi con i migliori auspici che invio agli organizzatori, agli sponsor e a tutti gli atleti partecipanti il mio saluto e l’augurio più fervido”.

tuttobiciweb.it
 
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#35
Padania: il Giro che rischia di scontentare tutti ...
Come abbiamo già scritto, il Giro di Padania rappresenta per il ciclismo un vero e proprio toccasana, poiché nella stagione in cui sono saltati Giro del Lazio, Giro di Sicilia, Giro del Veneto, Coppa Placci (unita al Giro di Romagna) e in cui tante altre competizioni galleggiano in acque non buone, riuscire ad allestire una gara a tappe di cinque giorni, con una richiesta già presentata all’UCI per l’anno 2012 di ampliarla a sette, non può che essere una cosa estremamente positiva per il ciclismo.

Dal punto di vista politico, però, impazzano le polemiche. Giorni fa era stato “Il Fatto Quotidiano” a dare il via alle contestazioni, subito raccolte da un gruppetto (attualmente poco più di 200 persone) che su Facebook hanno dato origine al gruppo “No al Giro della Padania”

A dire il vero le polemiche politiche sono immotivate dal momento che l’organizzazione della corsa ha cercato in ogni modo di smarcarsi dalla politica. Oltre alle parole del Senatore Davico, che ha più volte ribadito che questa iniziativa è solamente sportiva, occorre segnalare la totale assenza del “sole delle alpi”, simbolo della Padania, e l’assenza di pochette verdi dai taschini degli amministratori leghisti. Tutti questi segnali sembrano più che mai confermare il desiderio di non voler mischiare la politica con lo sport.

Proprio questo fatto potrebbe però raffreddare i militanti leghisti più convinti, facendoli desistere dallo sposare un progetto che per volere degli stessi organizzatori non pare essere troppo connotato politicamente.

Insomma, i non leghisti criticano la corsa perché a dir loro eccessivamente politicizzata, i leghisti sono invece freddi verso una corsa a dir loro poco connotata, dimenticando che il Giro di Padania dovrebbe essere solamente una corsa ciclistica.

ciclismo-online.it
 
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#36
“Il Fatto Quotidiano”

Dico tutto...Facepalm
 
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#37
Se volevano fare una cosa esclusivamente ciclistica non lo chiamavano Giro di Padania.
 
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#38
Vabbè ma adesso esagerate dai...è vero che gli organizzatori sono stati presuntuosi con alcune dichiarazioni fatte in passato, ecc ma rimane pur sempre a mio avviso una corsa onestissima, che avrà tra l'altro una discreta start-list e che sarà destinata a crescere sicuramente...sul nome mica si chiama "Giro della Lega". La Padania è una regione geografica...come se esistesse un "Giro della Maremma" nessuno avrebbe da ridire...

Tutto questo lo dice uno che con la Padania non centra niente, anzi (sono di Roma!)...
 
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#39
(06-08-2011, 07:47 PM)Gershwin Ha scritto: Se volevano fare una cosa esclusivamente ciclistica non lo chiamavano Giro di Padania.

E come lo chiamavano Giro della Pianura Padana Asd alla fine con tutte le corse che purtroppo stanno morendo(Giro del Veneto e Giro del Lazio su tutte Triste Triste Triste ) questo giro non può essere che un toccasana, e poi la start-list ed il percorso non dovrebbero essere male, perciò freghiamocene della politica(che tanto quasi tutti i politici sono vecchi, nulla facenti e ladri, sia quelli di destra che quelli di sinistra) e godiamoci la corsa...
 
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#40
...e forza Visconti!
 
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