10-04-2020, 10:11 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-04-2020, 11:42 PM da Luciano Pagliarini.)
I memini sui sensori di Matxin mi hanno fatto venire voglia di aprire questa discussione.
Innanzitutto per dire, senza troppi giri di parole, che la prima serie è decisamente d'un altro livello rispetto a tutto il resto.
Dragon Ball Z è parte della cultura pop della mia generazione, ma è un'opera dozzinale ove cattivi cattivissimi fanno cose cattive perché sono cattivi.
Non posso dire che ai tempi non mi sia piaciuto. E non posso nemmeno dire che ora non mi piaccia.
Ma di certo non riuscirei a vederlo dall'inizio alla fine. E' pieno di buchi logici e verte sempre sullo stesso canovaccio.
Oltre alla parziale razionalizzazione di taluni personaggi (i sayan, i namecciani) che poteva starci come anche no, ciò che ha trasformato una bellissima storia in un prodotto pure ganzo, ma terribilmente ripetitivo, è stata l'introduzione dei livelli di forza.
I livelli di forza hanno reso, man mano che passava il tempo, totalmente inutili tutti quei personaggi che non potevano disporre di power-up e hanno azzerato ogni tipo di logica.
Com'è possibile che uno scienziato del Red Ribbon, nel giro di dieci anni, sia passato dal costruire Ottone e il Sergente Metallic al dare vita alle creature più forti dell'universo?
Per carità, in Dragon Ball Z ci sono delle chicche interessanti di storytelling e proprio l'inizio della saga degli Androidi è una delle parti migliori dell'opera imho.
Ma Dragon Ball fino al terzo torneo Tenkaichi è proprio su un altro livello. Le lotte nella prima serie sono solo una parte dell'opera. Dragon Ball è un viaggio alla scoperta del mondo fantastico creato da Toriyama tramite l'espediente delle sfere del drago (un mondo governato da un cane dove vivono anche i dinosauri). Dragon Ball Z è "mazzate a nastro perché sì".
Innanzitutto per dire, senza troppi giri di parole, che la prima serie è decisamente d'un altro livello rispetto a tutto il resto.
Dragon Ball Z è parte della cultura pop della mia generazione, ma è un'opera dozzinale ove cattivi cattivissimi fanno cose cattive perché sono cattivi.
Non posso dire che ai tempi non mi sia piaciuto. E non posso nemmeno dire che ora non mi piaccia.
Ma di certo non riuscirei a vederlo dall'inizio alla fine. E' pieno di buchi logici e verte sempre sullo stesso canovaccio.
Oltre alla parziale razionalizzazione di taluni personaggi (i sayan, i namecciani) che poteva starci come anche no, ciò che ha trasformato una bellissima storia in un prodotto pure ganzo, ma terribilmente ripetitivo, è stata l'introduzione dei livelli di forza.
I livelli di forza hanno reso, man mano che passava il tempo, totalmente inutili tutti quei personaggi che non potevano disporre di power-up e hanno azzerato ogni tipo di logica.
Com'è possibile che uno scienziato del Red Ribbon, nel giro di dieci anni, sia passato dal costruire Ottone e il Sergente Metallic al dare vita alle creature più forti dell'universo?
Per carità, in Dragon Ball Z ci sono delle chicche interessanti di storytelling e proprio l'inizio della saga degli Androidi è una delle parti migliori dell'opera imho.
Ma Dragon Ball fino al terzo torneo Tenkaichi è proprio su un altro livello. Le lotte nella prima serie sono solo una parte dell'opera. Dragon Ball è un viaggio alla scoperta del mondo fantastico creato da Toriyama tramite l'espediente delle sfere del drago (un mondo governato da un cane dove vivono anche i dinosauri). Dragon Ball Z è "mazzate a nastro perché sì".