16-06-2020, 07:19 PM
Mi sono accorto di avere in bozza da mesi un commento sulla serie.
Lo pubblico ora.
Lo pubblico ora.
- Landa pensava di poter diventare un pluri-vincitore di corse a tappe ma ormai si è rassegnato al fatto che non lo sarà (lo dice testualmente).
Ha un carattere molto particolare e basta un niente per demoralizzarlo: al Giro fin da subito era pessimista e al Tour non appena è caduto ha subito pensato che fosse finita, senza prima provare a rientrare.
Bello però sentirlo incitare Carapaz dalla radiolina nella tappa di Courmayeur.
- Carapaz viene veramente dal ceto più basso che ci sia, molto bella la storia della sua ascesa.
Al contrario di Landa è molto determinato nelle scelte che prende e non si lascia scoraggiare dagli eventi.
La scelta Ineos è stata puramente economica (e si sapeva), non ha paura a dirlo.
Ad un certo punto accenna al fatto che in Movistar ci fossero troppi leader ma non ha troppo senso se poi vai in Ineos (tra l'altro in Movistar si è liberato molto spazio con la partenza di Landa e Nairo).
- Valverde è proprio il guru della squadra, la sua opinione vale in pratica come quella di un DS.
Bella la scena in cui gli altri erano a far colazione mentre lui era al bus con Unzué a confrontarsi sulla tattica della corsa.
Ormai la squadra accetta che possa avere dei cali di tensione, perchè dopo il Mondiale quello che viene è un regalo (parole loro).
- Soler ha dimostrato di non avere ancora la mentalità per prendere in mano le redini della squadra.
Doveva provare a fare il leader alla Vuelta ma si è preso subito 10 minuti.
I DS lo "accusano" di essere un po' troppo distratto in corsa e anche nelle riunioni di squadra.
- Quintana si sentiva un po' "accerchiato" in certe situazioni, quasi estraniato dal gruppo.
Probabilmente anche lui pecca un po' di capacità di comunicazione con i compagni in corsa e fuori.
- Molto interessante la parte riguardante l'attacco della Movistar alla Vuelta dopo la caduta di Roglic.
L'attacco era studiato nei minimi dettagli e questo fa capire l'importanza dei DS. Nel caso specifico era stato detto che dovevano essere davanti all'uscita dal paesino perchè la strada era stretta e proprio lì c'è stata la caduta.
- In generale si percepisce la forte pressione mediatica che la Movistar subisce.
Quando succede qualche incomprensione, già dall'ammiraglia si preoccupano di quello che diranno i media.
Ha un carattere molto particolare e basta un niente per demoralizzarlo: al Giro fin da subito era pessimista e al Tour non appena è caduto ha subito pensato che fosse finita, senza prima provare a rientrare.
Bello però sentirlo incitare Carapaz dalla radiolina nella tappa di Courmayeur.
- Carapaz viene veramente dal ceto più basso che ci sia, molto bella la storia della sua ascesa.
Al contrario di Landa è molto determinato nelle scelte che prende e non si lascia scoraggiare dagli eventi.
La scelta Ineos è stata puramente economica (e si sapeva), non ha paura a dirlo.
Ad un certo punto accenna al fatto che in Movistar ci fossero troppi leader ma non ha troppo senso se poi vai in Ineos (tra l'altro in Movistar si è liberato molto spazio con la partenza di Landa e Nairo).
- Valverde è proprio il guru della squadra, la sua opinione vale in pratica come quella di un DS.
Bella la scena in cui gli altri erano a far colazione mentre lui era al bus con Unzué a confrontarsi sulla tattica della corsa.
Ormai la squadra accetta che possa avere dei cali di tensione, perchè dopo il Mondiale quello che viene è un regalo (parole loro).
- Soler ha dimostrato di non avere ancora la mentalità per prendere in mano le redini della squadra.
Doveva provare a fare il leader alla Vuelta ma si è preso subito 10 minuti.
I DS lo "accusano" di essere un po' troppo distratto in corsa e anche nelle riunioni di squadra.
- Quintana si sentiva un po' "accerchiato" in certe situazioni, quasi estraniato dal gruppo.
Probabilmente anche lui pecca un po' di capacità di comunicazione con i compagni in corsa e fuori.
- Molto interessante la parte riguardante l'attacco della Movistar alla Vuelta dopo la caduta di Roglic.
L'attacco era studiato nei minimi dettagli e questo fa capire l'importanza dei DS. Nel caso specifico era stato detto che dovevano essere davanti all'uscita dal paesino perchè la strada era stretta e proprio lì c'è stata la caduta.
- In generale si percepisce la forte pressione mediatica che la Movistar subisce.
Quando succede qualche incomprensione, già dall'ammiraglia si preoccupano di quello che diranno i media.