01-04-2013, 05:38 PM
Astana, Kashechkin polemizza con Vinokourov
Il kazako escluso a sorpresa dal team per i Paesi Baschi
Il Giro dei Paesi Baschi è partito senza di lui e Andrey Kashechkin non nasconde la sua delusione, dopo essere stato protagonista sulel strade del Catalogna. Come spiega questa esclusione?
«Per è stata una amara sorpresa: dopo aver corso in Australia e in Malesia, stavo trovando la miglior condizione. Ero iscritto e questa corsa faceva parte del mio programma...».
Ma ci sarà pur stato un motivo.
«La mia convinzione è questa: Vinokourov, Martinelli e Shefer non dovevano fare questa corsa, eppure sono in Spagna. Così hanno decisoo che io non ci fossi, senza ulteriori spiegazioni. Semplicemente non mi volevano a questa corsa».
Eppure in questa Astana lei è uno dei kazaki che possono fare la differenza, anche a rispetto di altri corridori stranieri che in questo inizio di stagione hanno fatto poco.
«Io sono un professionista, amo la Astana, amo il mio paese e fare bene il mio lavoro proprio per il mio paese. Spero almeno che questa decisione di escludermi dal Paesi Baschi non sia extrasportiva»
Qual è il suo programma adesso?
«Il grande obiettivo della mia stagione è il Tour de France. Da ora in poi tutta la mia stagione sarà orientata alla preparazione della Grande Boucle. I diesse mi hanno confermato che farò parte della squadra e io sono pronto a dare il massimo per il bene della Astana».
Jean-François Quénet per tuttobiciweb.it
Il kazako escluso a sorpresa dal team per i Paesi Baschi
Il Giro dei Paesi Baschi è partito senza di lui e Andrey Kashechkin non nasconde la sua delusione, dopo essere stato protagonista sulel strade del Catalogna. Come spiega questa esclusione?
«Per è stata una amara sorpresa: dopo aver corso in Australia e in Malesia, stavo trovando la miglior condizione. Ero iscritto e questa corsa faceva parte del mio programma...».
Ma ci sarà pur stato un motivo.
«La mia convinzione è questa: Vinokourov, Martinelli e Shefer non dovevano fare questa corsa, eppure sono in Spagna. Così hanno decisoo che io non ci fossi, senza ulteriori spiegazioni. Semplicemente non mi volevano a questa corsa».
Eppure in questa Astana lei è uno dei kazaki che possono fare la differenza, anche a rispetto di altri corridori stranieri che in questo inizio di stagione hanno fatto poco.
«Io sono un professionista, amo la Astana, amo il mio paese e fare bene il mio lavoro proprio per il mio paese. Spero almeno che questa decisione di escludermi dal Paesi Baschi non sia extrasportiva»
Qual è il suo programma adesso?
«Il grande obiettivo della mia stagione è il Tour de France. Da ora in poi tutta la mia stagione sarà orientata alla preparazione della Grande Boucle. I diesse mi hanno confermato che farò parte della squadra e io sono pronto a dare il massimo per il bene della Astana».
Jean-François Quénet per tuttobiciweb.it