01-08-2019, 10:52 PM
Analisi dei dati parte 2: ciclismo africano
Nel board del 2017 non era presente nemmeno un africano;
Nel board estivo del 2018 ce n'erano 2 su 100 corridori;
Nel board autunnale del 2018 ce n'erano sempre 2 su 100 corridori;
Quest'anno, invece, passiamo a 3 su 100.
Da segnalare che sono tutti e tre "inediti" e tutti al primo o al secondo anno. Hailemichael, inoltre, è il primo corridore africano in top-30 in un board. Anche qua, dunque, pian piano si nota una crescita. Questo è dovuto a diversi motivi, a mio avviso.
Innanzitutto un ruolo importante lo hanno la Dimension Data Continental e il centro mondiale del ciclismo che danno modo a questi ragazzi di correre in Europa. E, poi, non bisogna sottovalutare l'impatto che ha sui corridori la crescita dei movimenti locali.
In camerun l'anno scorso è nato il Tour de l'Espoir Blue, prova di Coppa della Nazioni U23, e già in questa stagione la concorrenza proveniente da altri continenti era assolutamente qualificata. Inoltre il Tour de Rwanda ha fatto il salto di categoria e ora è 2.1.
E così ha la possibilità di avere al via anche squadre WT, oltre a professional di buon livello, con tutto ciò che ne deriva. In sostanza il movimento fa dei passi avanti e per questo sforna ottimi prospetti come Hailemichael, Debesay e Ghirmay.
Peraltro mi auguro che i corridori africani che erano presenti nel board antecedente a questo, vale a dire Weldu e Zahiri, trovino una squadra professionistica disposta a dargli fiducia. Sono entrambi validi, a mio avviso, e meritavano una chance al piano superiore già nel 2018.
Visto che ci sono, un nome assolutamente da segnarsi, per quanto riguarda i corridori africani non presenti nel board, è quello di Eric Manizabayo. Classe 2000 originario della Ruanda che in salita va molto forte.
Nel board del 2017 non era presente nemmeno un africano;
Nel board estivo del 2018 ce n'erano 2 su 100 corridori;
Nel board autunnale del 2018 ce n'erano sempre 2 su 100 corridori;
Quest'anno, invece, passiamo a 3 su 100.
Da segnalare che sono tutti e tre "inediti" e tutti al primo o al secondo anno. Hailemichael, inoltre, è il primo corridore africano in top-30 in un board. Anche qua, dunque, pian piano si nota una crescita. Questo è dovuto a diversi motivi, a mio avviso.
Innanzitutto un ruolo importante lo hanno la Dimension Data Continental e il centro mondiale del ciclismo che danno modo a questi ragazzi di correre in Europa. E, poi, non bisogna sottovalutare l'impatto che ha sui corridori la crescita dei movimenti locali.
In camerun l'anno scorso è nato il Tour de l'Espoir Blue, prova di Coppa della Nazioni U23, e già in questa stagione la concorrenza proveniente da altri continenti era assolutamente qualificata. Inoltre il Tour de Rwanda ha fatto il salto di categoria e ora è 2.1.
E così ha la possibilità di avere al via anche squadre WT, oltre a professional di buon livello, con tutto ciò che ne deriva. In sostanza il movimento fa dei passi avanti e per questo sforna ottimi prospetti come Hailemichael, Debesay e Ghirmay.
Peraltro mi auguro che i corridori africani che erano presenti nel board antecedente a questo, vale a dire Weldu e Zahiri, trovino una squadra professionistica disposta a dargli fiducia. Sono entrambi validi, a mio avviso, e meritavano una chance al piano superiore già nel 2018.
Visto che ci sono, un nome assolutamente da segnarsi, per quanto riguarda i corridori africani non presenti nel board, è quello di Eric Manizabayo. Classe 2000 originario della Ruanda che in salita va molto forte.