03-12-2014, 01:50 PM
Capecchi: «Voglio tornare il vero Eros»
Il toscano della Movistar va in cerca di riscatto
Eros Capecchi si prepara ad affrontare la sua decima stagione tra i professionisti, la terza in maglia Movistar, una stagione nella quale è pronto a lavorare per capitani del calibro di Alejandro Valverde e Nairo Quintana senza dimenticare le ambizioni personali. «Ogni anno che passa mi trovo sempre meglio in Movistar: dal punto di vista sportivo non ho vissuto due stagioni brillanti, ma società e gruppo mi sono sempre stati vicino. Anche per questo vorrei tornare a far vedere il vero Eros, glielo devo».
Ma cosa è successo in queste stagioni?
«Ogni anno è diverso dall'altro, purtroppo ho fatto collezione di cadute e infortuni: quest'anno spero di riuscire ad allenarmi come devo e di tornare al mio livello. In questo 2014 segnali buoni ci sono stati, al Giro di Svizzera per esempio: ho chiuso al decimo posto in mezzo a tanti campioni, ma avrei potuto fare meglio. Mi è mancata un po' l'abitudine a misurarmi con i grandi. E anche di questo ho parlato con Eusebio Unzue».
Cosa ti aspetti per il 2015?
«Di avere finalmente le migliori sensazioni, di crescere gara dopo gara e di essere regolare. Comincerò a correre in Australia, ma non conosco ancora il calendario nel dettaglio. Personalmente mi piacerebbe correre il Tour perché vado bene con il caldo e perché ci sono salite adatte alle mie caratteristiche, anche se come italiano ho un rapporto speciale con il Giro. A proposito, ho vissuto un momento straordinario quest'anno contribuendo al successo di Nairo Quintana nella corsa rosa… Con due leader come Nairo e Alejandro, il lavoro in squadra è certamente più facile per tutti».
tuttobiciweb.it
Il toscano della Movistar va in cerca di riscatto
Eros Capecchi si prepara ad affrontare la sua decima stagione tra i professionisti, la terza in maglia Movistar, una stagione nella quale è pronto a lavorare per capitani del calibro di Alejandro Valverde e Nairo Quintana senza dimenticare le ambizioni personali. «Ogni anno che passa mi trovo sempre meglio in Movistar: dal punto di vista sportivo non ho vissuto due stagioni brillanti, ma società e gruppo mi sono sempre stati vicino. Anche per questo vorrei tornare a far vedere il vero Eros, glielo devo».
Ma cosa è successo in queste stagioni?
«Ogni anno è diverso dall'altro, purtroppo ho fatto collezione di cadute e infortuni: quest'anno spero di riuscire ad allenarmi come devo e di tornare al mio livello. In questo 2014 segnali buoni ci sono stati, al Giro di Svizzera per esempio: ho chiuso al decimo posto in mezzo a tanti campioni, ma avrei potuto fare meglio. Mi è mancata un po' l'abitudine a misurarmi con i grandi. E anche di questo ho parlato con Eusebio Unzue».
Cosa ti aspetti per il 2015?
«Di avere finalmente le migliori sensazioni, di crescere gara dopo gara e di essere regolare. Comincerò a correre in Australia, ma non conosco ancora il calendario nel dettaglio. Personalmente mi piacerebbe correre il Tour perché vado bene con il caldo e perché ci sono salite adatte alle mie caratteristiche, anche se come italiano ho un rapporto speciale con il Giro. A proposito, ho vissuto un momento straordinario quest'anno contribuendo al successo di Nairo Quintana nella corsa rosa… Con due leader come Nairo e Alejandro, il lavoro in squadra è certamente più facile per tutti».
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