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20^ tappa: Silandro - Tre Cime di Lavaredo
sarà retorica ma tutti i 168 corridori che sono arrivati oggi al traguardo e che concluderanno il Giro sono stati degli eroi, comunque considerazioni sparse:

-anche oggi Nibali più forte di tutti e l'impressione è che se avesse voluto avrebbe vinto avrebbe vinto tutte le tappe di montagna, anche nella Vuelta vinta e negli altri grandi Giri chiusi sul podio non era mai stato su questi livelli e l'unico che sembra poter essere superiore a lui lungo le tre settimane al momento è Froome o eventualmente Wiggins su percorsi non durissimi come quello dell'ultimo Tour, oltre al siciliano grande prova anche di Aru che tra un paio d'anni lotterà per la vittoria del Giro e che forse se ci avesse creduto avrebbe potuto chiudere 2° la tappa e bene il solito Kangert
-non è una sorpresa Duarte perchè già l'avevamo visto sul Galibier e già alla Vuelta 2011 andò forte sull'Angliru anche se in chiave grandi Giri va verificato il suo rendimento nei tapponi che qui causa meteo non ci sono stati, finalmente segnali di vita anche da Atapuma
-ancora una volta Uran protagonista e mai così continuo lungo le tre settimane e meritato il suo secondo posto, anche oggi piuttosto anonimo Henao ma aveva già fatto tanto prima del Giro mentre la vera delusione in casa Sky è stato Siutsou da cui ci si attendevano grandi cose dopo il Trentino e invece è stato inferiore in montagna oltre che a Cataldo anche a Knees
-brutto momento per Betancur quando dopo la foratura stava per rientrare sul gruppo maglia rosa ed è stato staccato a un certo punto da Pirazzi ma nel finale era di nuovo lì davanti, anche lui in chiave futura va valutato sui tapponi e più che dignitoso anche Pozzovivo che un anno fa andava decisamente più forte ma alla fine si ritrova con un piazzamento nella generale analogo
-uno che sicuramente i tapponi non li gradisce è Pellizotti che chiude bene un Giro nel quale magari dopo l'attacco sul Montasio ce lo si attendeva più aggressivo in queste ultime tappe invece di cercare un piazzamento da top ten poi mancato di poco, positiva anche la prova di Rosa
-probabilmente anche senza il fattaccio di Ivrea Damiano Caruso non avrebbe centrato la top ten ma come si era visto già da giorni era in crescita a conferma del fatto che si può essere competitivi al Giro anche dovendo staccare a fine aprile per preparare il Tour
-forse leggermente al di sotto delle attese in questa tappa Majka ma in tutte le frazioni di montagna ha chiuso nei primi 10 e non può che crescere anche se sembra più un passista scalatore che un grimpeur vero e proprio, è crollato invece Petrov ma in fondo per lui arrivare 19° o 22° a Brescia cambia poco
-solita prestazione da regolarista per Trofimov anche se a differenza dell'ultimo Tour in cui è andato spesso all'attacco qui non si è visto proprio mai mettere il naso davanti se non per far tirare la squadra nella tappa di Ivrea
-l'impressione è che nell'ultimo km Niemiec abbia atteso Scarponi altrimenti avrebbe potuto conservare il 5° posto nella generale davanti a Betancur, certamente il polacco è uno di quelli che ha beneficiato dei cambi di percorso al contrario del marchigiano che vista l'età riesce difficile vedere di nuovo sul podio in futuro in un grande Giro
-nonostante il calo nella seconda metà del Giro e un ultimo km in sofferenza Evans riesce a difendere almeno il terzo posto cosa che probabilmente con i percorsi originari non gli sarebbe riuscita e raggiunge Nibali tra gli atleti capaci di salire sul podio in tutti e tre i grandi Giri, anche per lui vale quanto detto per Scarponi ovvero che difficilmente riuscirà a ripetersi in futuro
-come in tutte le frazioni di montagna e nella crono di Saltara Intxausti non all'altezza dei migliori e senz'altro era andato più forte un anno fa fino proprio alla tappa di Cortina ma grazie alla cronosquadre e alla vittoria d'astuzia di Ivrea riesce a chiudere all'8° posto nella generale, bene anche Capecchi che dimostra di avere quantomeno tenuta lungo le tre settimane anche se dura immaginarlo fare classifica in futuro
-Danielson oggi come sullo Jafferau e nella cronoscalata dignitoso ma dopo il Romandia ci si attendeva molto di più e peraltro anche dopo il ritiro di Hesjedal non lo si è mai visto all'attacco
-Kiserlovski all'attacco invece lo si è visto ma poi è rimbalzato indietro, a differenza nel 2010 non aveva i minuti di bonus dell'Aquila, ha mancato la top ten e sembra più adatto ai successi parziali o alle corse a tappe più brevi
-dopo la cronoscalata e dopo aver fatto tirare la squadra tutto il giorno ci si aspettava qualcosa di più da Sanchez ma evidentemente il freddo gli ha fatto male e comunque ci stanno degli alti e bassi alla sua età
-se il percorso fosse stato quello originario Santambrogio avrebbe perso almeno 10' nella tappa odierna ma comunque bravo a limitare i danni dopo che sembrava spacciato già all'inizio del Tre Croci e a conservare una top ten meritata per quanto fatto nelle prime due settimane
 
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RE: 20^ tappa: Silandro - Tre Cime di Lavaredo - da HOTDOG - 25-05-2013, 06:36 PM

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