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Nazionale italiana, Bettini supervisore e Sciandri ct?
#6
Max Sciandri: «Sono pronto a fare il CT, anche part-time»
Oggi ha incontrato Bettini, il 20 marzo l'investitura da CT

Le date fatidiche sono sostanzialmente due: oggi e il 20 marzo. Stamane, infatti, Max Sciandri incontrerà Paolo Bettini in una sorta di passaggio di consegne, nel senso che l’italo-inglese-americano giramondo subentrerà al “Grillo” de La California alla guida della formazione azzurra dei professionisti su strada. L’attuale ct, appunto Bettini, diventerà invece il nuovo direttore generale di tutti i settori azzurri, pista e fuoristrada compreso, nella politica della piena collaborazione tra le varie discipline del mondo del ciclismo.

La seconda data citata all’inizio è il 20 marzo, perché proprio allora - tre giorni dopo la Milano-Sanremo - si riunirà il Consiglio Federale delle Federciclo in cui l’incarico affidato a Sciandri dovrebbe diventare ufficiale. Perché questa scelta? Molto semplice: su desiderio dello stesso Bettini, è stato individuato un
tecnico che sposi la tradizione del ciclismo italiano con le evoluzioni tecniche, manageriali e mediatiche di quello anglosassone, che negli ultimi anni è andato per la maggiore. Insomma, Sciandri dovrà coniugare storia e progresso, passione e metodo, professionalità ed entusiasmo, italiano e... inglese, lingua quest’ultima che da qualche tempo ha soppiantato l’idioma da sempre ufficiale nel ciclismo, il francese. Sciandri dovrebbe iniziare a lavorare subito, pur essendo ancora legato alla Bmc, squadra di Ballan, Evans, Gilbert, Hushovd, Oss, Phinney, Pinotti, Van Avermaet, Van Garderen... L’obiettivo sarà quello di allestire una super-Italia
per il Mondiale su strada di Firenze, allorquando per volere federale potranno rientrare in squadra anche gli ex squalificati per doping, dal 12 gennaio di fatto riabilitati. Ieri abbiamo incontrato lo stesso Sciandri...

Max, che effetto fa diventare il nuovo ct dell’Italia dei professionisti?
«La prego, utilizzi ancora il condizionale, perché per ora non c’è ancora nulla di firmato».

Ma lei è favorevole, giusto?
«Sì, e anche desideroso di tuffarmi in un’avventura del genere».

E’ d’accordo anche Bettini, il suo teorico predecessore?
«Certo. Dovrei incontrarlo proprio domani a Milano (oggi, ndr) per capire meglio i termini della collaborazione».

Lei però è sotto contratto con la Bmc: che si fa?
«Quando mi arrivò la proposta federale avevo appena firmato un rinnovo triennale con la mia squadra di club».

Avremo dunque un ct part time com’è accaduto di recente nel basket
con Pianigiani?
«No, non credo. Anzi, non lo so: penso comunque che una soluzione si dovrebbe trovare. E’ importante che un commissario tecnico tenga i contatti con i ragazzi e vada spesso alle corse».

Ci risulta che lei stia molto bene alla Bmc...
«E’ vero. E anche i dirigenti del team hanno fiducia in me. Non per niente sarò il primo direttore sportivo alla Tirreno-Adriatico e al prossimo Giro d’Italia».

Signor Sciandri, lei ha corso in Italia e in gran Bretagna, vestendo
le maglie di entrambe la Nazionali. qual è la maggiore differenza tra
i due movimenti?
«L’Italia è la passione, la storia, la tradizione; gli inglesi non hanno il ciclismo nel sangue, ma hanno un puntiglio e una voglia di fare molto importanti».

Lei dovrebbe portare un “vento nuovo” al team azzurro: in che cosa consiste?
«Dagli anglosassoni ho imparato un metodo di pianificazione e una metodologia più strutturate. Credo che si possa riorganizzare l’intero settore della Nazionale, curando maggiormente la comunicazione e la vendita del prodotto. Insomma, la maglia azzurra si deve fare amare non soltanto dai corridori».

Lei è considerato un grande motivatore. giusto?
«Le rispondo con il giudizio che di me diede una volta Mark Cavendish: “Max, come te non c’è nessuno che faccia gruppo”. Questo è molto importante, per me».

Oltre a Cavendish lei ha anche seguito molto da vicino anche Taylor
Phinney: ci dice una dota straordinaria di entrambi?
«Taylor è molto ma molto intelligente, Mark ha un’incredibile voglia di vincere».

E Max Sciandri cosa può dare in più alla Nazionale italiana?
«Passione, voglia, professionalità, dedizione, impegno. Ho una grande energia dentro. Ma per favore, usi ancora il condizionale. La ringrazio...».

da Tuttosport del 26 febbraio 2013 a firma Paolo Viberti
 
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RE: Nazionale italiana, Bettini supervisore e Sciandri ct? - da SarriTheBest - 27-02-2013, 07:16 PM

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