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Guillén (Unipublic): "Nel 2015 una corsa femminile a Madrid"
#13
(21-10-2014, 11:40 PM)BidoneJack Ha scritto: Boh, mi pare che non abbiate proprio colto il senso dell'importanza di questi eventi. Tecnicamente hanno caratteristiche più vicine a quelle di un criterium che di una corsa vera (ma se vi è capitato di vedere dei criterium femminili avrete certamente notato che la componente agonistica ha una rilevanza notevole anche in questo tipo di competizione), e infatti l'obiettivo è che si evolvano in qualcosa di più significativo, ma per ora servono come il pane per portare pubblicità, visibilità, diretta tv, e conseguentemente a tutto questo, sponsor.

Parli di dignità e fisionomia, boh? Rispetto al ciclismo maschile è uno sport da terzo mondo, ci sono corse che saltano da un giorno all'altro, organizzazioni spesso da fare pena, altre che devono fare salti mortali per offrire un prodotto che possa quantomeno soddisfare i canoni dell'umana decenza, e gli stessi discorsi valgono per le squadre. Il professionismo praticamente non esiste, non esistono categorie intermedie, ti sembra una fisionomia accettabile e dignitosa?

Se si è trovata una strada per progredire, perché non continuare quando si è visto che ci sono benefici immediati per tutti e potenzialità importanti per il futuro?
Se poi lo stato delle cose resta questo allora posso darvi ragione, ma almeno all'interno dell'ambiente tutto è visto come un primo passo, poi se arriveranno il secondo il terzo eccetera è da vedere ma finché non si fa nulla cambiamenti non si può pensare di vederne.

Come detto, sono molto scettico. Ora come ora queste kermesse assomigliano più allo spettacolo funambolico di certi personaggi tra il primo e il secondo tempo delle partite di calcio, e in questo intendo che il ciclismo femminile ha e deve avere una sua dignità: non si possono ridurre a spettacolo di contorno di gare maschili, tutt'al più questo ha senso nel caso in cui nello stesso contesto vengano organizzate gare giovanili. Comunque hai ragione nel dire che dove hanno lanciato il seme ci sarà il tempo di vedere il frutto. Ma sul panorama italiano non penso che aggiungere un simil evento di contorno al Giro o inventarsi sorelle di Giri di Lombardia e Milano-Sanremo possano essere utili. C'è un bel Giro Rosa da poter valorizzare maggiormente, ci sono corse italiane di tradizione come il Trofeo Binda e da rivitalizzare come il Liberazione. Non siamo al livello di Francia che ha fatto morire il tour femminile o paesi emergenti, abbiamo le nostre corse. E visto che i soldi sono limitati preferirei si spendesse tempo, denaro ed idee per dare più lustro e concentrare più interesse attorno a questi eventi piuttosto che buttare lì nuovi eventi di contorno che, traslato nel mondo maschile, avrebbero l'effetto di un Giro di Pechino e contemporaneamente affossare le altre corse storiche.

Poi, si capirà, non sono grande conoscitore del ciclismo femminile, ma ho visto troppe corse storiche italiane morire per il Giro di Padania o Gran Piemonte di turno, non voglio che nel ciclismo femminile accada lo stesso sacrificando corse storiche per l'entusiasmo passeggero di un paio di annate per queste kermesse neonate... sono pessimista lo so..!
 
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RE: Guillén (Unipublic): "Nel 2015 una corsa femminile a Madrid" - da Stylus - 22-10-2014, 12:55 AM

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