12-01-2014, 06:01 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-11-2014, 04:45 AM da SarriTheBest.)
15a Tappa
Valdengo - Plan di Montecampione
(217,0 km)
Presentazione
La 15a frazione propone l'arrivo in salita secco. Tipologia di tappa in genere non troppo indigesta ai cronoman, con sforzo massimale finale da poco meno di un'ora. L'alto milanese e la dolcemente ascendente Val Cavallina prospettano una tappa dallo svolgimento piuttosto regolare. Qualche restringimento della carreggiata nel costeggiare il lago di Spinone, forse qualche tentativo di anticipo nel fondovalle camuno. Una fuga con qualche scalatore che vuole capire dove può arrivare prendendo una salita del Giro con un paio di minuti di vantaggio sugli uomini di classifica. In cima a Montecampione è impresso il grande nome, ancora quello del Pirata. Le sue rasoiate, su una salita che, vederla aggredita così, sembrava veloce, scorrevole. Abbondantemente sopra il 20 la media. Dunque a ruota si stava bene e infatti Tonkov tenne botta a lungo. Eppure fin dall'inizio non manca la fatica. Il quarto, l'ottavo e l'undicesimo chilometro non sono da meno del 9% medio. Tanto per far capire quanto bisogna volare, per sciropparseli al 20 all'ora. 11 km per raggiungere Alpiaz, 2.5 di falsopiano, altri 7 per colmare l'ultimo dislivello fino al Plan. Salita anche regolare, ma come un braccio di ferro che, a momenti, preme di più. Asfissiando, poiché a questi minimi aumenti di pressione, non segue un respiro, ma la stessa fatica di prima. Salita che inizia ai 230 metri di altitudine. Bassa. Di fondovalle, il lago (d'Iseo) a 10 km. Questo significa afa sicura, se fa caldo, per lo meno fino alla prima spianata, 11 km e circa mezz'ora dopo. Solo lì, la velocità nutre il corpo, madido, di aria fresca. Gli ultimi 7 chilometri in realtà danno maggiormente l'impressione di poter essere decisivi. Innanzitutto, i 5 minuti di relativo recupero, danno modo a chi ne avesse di recuperare quel qualcosa, il guizzo giusto. Inoltre, la pendenza media sale di un punto, l'8.7%, da rispettare. 11 tornanti distanti tra loro poche centinaia di metri, a costringere a rilanci più frequenti. Vero, salita in generale regolare, che può regalare fuochi d'artificio più che altro con gambe provate da altre ascese. Proposta come salita singola, può trovare un gruppo anche numeroso anche per tutta la prima parte. Per andarsene bisogna fare velocità. Qualche forte corridore da cronoscalate ce la potrebbe fare.
(cicloweb.it)
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