CHEESEBURGER
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11-05-2012, 05:42 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-05-2012, 05:44 PM da Andy Schleck.)
Se tirano ai 45 di media per gli ultimi km sì...
Cav ce l'ha fatta per 40''...
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Sono troppo contento per malori , fino a questo punto il giro è stato segnato dai giovani .
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Che culo cavendish! Resto della mia idea: un Campione del Mondo non arriva a 33 minuti in una tappa simile...
Comunque devo ammettere che è stata davvero una bella tappa. I grandi non hanno dove scattare, i più forti su questo tipo di percorso hanno squadre al limite del ridicolo (Farnese, Movistar) e di conseguenza rimangono lì davanti quei 7-8 coraggiosi in fuga di giornata. Veder andare sprecato un percorso così bello (fino a 20 dall'arrivo) è un vero peccato...fosse stata una classica ci saremmo divertiti un sacco. Meno male che la rosa l'ha presa il bravissimo Malori, altrimenti tappa pessima
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Insieme a Cavendish sono arrivati anche Phinney, Bos, Brown, Van Winden, Eisel, Hunt, Rosseler...
Ma naturalmente a nessuno importa, troppo ghiotta l'occasione per accusare Cavendish, un corridore che non si è mai ritirato in un GT, tranne in alcuni casi coi classici "ritiri tattici"...
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il gruppo cav ha guadagnato 4-5 minuti durante il tragitto tra il Gpm della Cappella e gli altri 2 altrimenti rimaneva fuori oggi
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CHEESEBURGER
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Infatti: per questo li davo per spacciati.
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(11-05-2012, 08:17 PM)ManuelDevolder Ha scritto: Insieme a Cavendish sono arrivati anche Phinney, Bos, Brown, Van Winden, Eisel, Hunt, Rosseler...
Ma naturalmente a nessuno importa, troppo ghiotta l'occasione per accusare Cavendish, un corridore che non si è mai ritirato in un GT, tranne in alcuni casi coi classici "ritiri tattici"...
A parte Phinney, che non sta bene, hai citato gregari di Cav o corridori veramente scarsi. Direi che è legittimo non desiderare corridori simili come Campioni del mondo del proprio sport preferito
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"I have a dream"
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(11-05-2012, 10:12 PM)Andy Schleck Ha scritto: Vai la tu a star nel tempo massimo
Sta frase non la sopporto, ed ho più volte scritto il perché e non mi ripeto...
Però penso ci sia anche una via di mezzo...Cavendish è un degno campione del mondo sia chiaro, ma rischiare il fuori tempo massimo alla 6a tappa non è simpatico...non è arrivato nel gruppetto dei velocisti (dove doveva stare) ma ancora dietro, con Bos (che su strada è più vicino all'essere scarso che al campione...), col povero Phinney malconcio, gregari vari e altri corridori mediocri...
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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11-05-2012, 11:38 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-05-2012, 11:46 PM da Luciano Pagliarini.)
Io invece non sopporto altre frasi, ma lasciamo perdere va che è meglio...
Comunque povero Phinney era malconcio, invece Cav no vero, è stato solamente centrato da Ferrari in volata, ma non si è fatto nulla, idem quello scarsone di Bos è rimasto coinvolto in due cadute(la prima per colpa sua sia chiaro). Ma per piacere, sono altri i motivi per dar contro Cav, non di certo arrivare col gruppetto di questo o di quello in una tappa che a lui non interessa, son cazzi suoi se vuole arrivare a 10 minuti o a 30 minuti, per me può correre con tutta la calma di questo mondo basta che entri nel tempo massimo o se non ci riesce, non chieda di essere riammesso...
Io sono sempre stato uno dei più critici nei confronti di Cav e di certi suoi comportamenti, ma quando si esagera si esagera...
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(11-05-2012, 11:57 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: http://video.gazzetta.it/polemica-vicent...14f87cf6b5
C'hanno ragione sia chiaro, ma se continuano così rischiano di farsi troppi nemici in gruppo...
Beh ma come hanno corso oggi tante squadre è anti ciclismo dai... E' ciclismo a perdere, boh. Intanto ora hanno una mezza alleanza con la Liquigas, mica male
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Giro d'Italia 2012: Le dichiarazioni della sesta tappa
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della sesta tappa del Giro d'Italia.
Miguel Ángel Rubiano Chavez (Androni Giocattoli) da Raisport
«All'inizio pensavo solo alla maglia di GPM, poi ho preso coraggio e ho sentito di potercela fare. Ho avuto un po' di paura solo sull'ultima salita ma sono stato avvantaggiato dal fatto di conoscere queste strade. Ho capito di poter vincere agli ultimi 10 km dall'arrivo, ho visto di poter gestire bene il suo vantaggio. Nel finale ho fatto un pensierino anche alla maglia rosa, ho dato tutto negli ultimi chilometri ma le energie erano ridotte al lumicino. A me piace il caldo e non è stata una sofferenza particolare durante questa tappa. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me in ogni momento della mia carriera».
Adriano Malori (Lampre) da Raisport
«È il giorno più bello della mia vita, il sogno di ogni ragazzino che comincia a correre in bici. Nel finale sapevo di dovermi difendere da Rubiano e Golas e per fortuna ho sentito di avere buone gambe in volata che mi hanno consentito di prendermi anche un bel secondo posto per essere più sicuro di essere in rosa. Domani si daranno battaglia i big e so già di doverla probabilmente perdere ».
Alessandro Ballan (BMC Cycling Team) da Raisport
«Oggi era un'ottima occasione per gente dalle mie caratteristiche ma la gamba non era delle migliori, ho faticato in salita forse a causa del caldo, ma sono riuscito a tener duro. Complimenti ai fuggitivi, sono andati via di forza, hanno fatto una grandissima azione».
Ramunas Navardauskas (Garmin-Barracuda) da Raisport
«Oggi è stata una corsa durissima, condizionata dal caldo, ho faticato parecchio e mi sono staccato dal gruppo perché non sono uno scalatore. Da domani tornerò a lavorare per la squadra per restituire ciò che loro hanno fatto per me in questi giorni».
Taylor Phinney (BMC) da Raisport
«Ho sofferto tantissimo in questa tappa e solo per restare all'interno del tempo massimo, non immaginavo di dover fare tutta questa fatica. La cosa buona della tappa di oggi è che non sono caduto ed è già positivo per il proseguio del Giro. Mi sono trovato in un gruppo "buono" con Cavendish e tanti altri velocisti con cui ci siamo spartiti il lavoro».
Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) da Comunicato Stampa Liquigas
«Sapevamo che era una tappa insidiosa e nervosa, con oltre 3000 metri di dislivello e un grande caldo che l'ha resa più difficile di quanto potevamo aspettarci. La presenza delle nostre maglie in testa al gruppo è stata una forma di difesa: evitare rischi o buchi, che avrebbero comportato una dispendiosa rincorsa e mantenere il ritmo alto per evitare attacchi a sorpresa. Come nelle altre giornate i miei compagni sono stati fantastici a proteggermi. Domani ci aspetta il primo arrivo in salita. Difficile prevedere cosa potrà succedere, ma di sicuro sarà un'altra giornata impegnativa: cercheremo di farci trovare pronti».
cicloweb.it
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