30-07-2019, 02:56 AM
Una cosa secondo me assolutamente bizzarra è quante poche tappe abbiano vinto nei grandi giri Contador e Valverde in proporzione alla lunghezza della loro carriera e ai GT a cui hanno partecipato.
Contador a momenti ha più GT che tappe.
Poi 8 di quelle vittorie sono in 4 GT (Tour 2009, Giro 2011, Vuelta 2008 e Vuelta 2014) e negli altri 5 conquistati ne ha vinte appena tre.
La cosa è resa ancor più strana dal fatto che parliamo di un corridore notoriamente riconosciuto come un grande attaccante. Cioè manco Indurain ha vinto tantissimo, ma lui si sa che nel prime ha attaccato due volte (Hautacam '94 e La Plagne '95) in un lustro.
Contador era un grande attaccante, ma, come penso fosse già chiaro anche prima, era uno che la differenza in salita la faceva di rado. Levando le due cronometro e andando ad analizzare nel dettagli le altre tappe. A PDB ha vinto in volata su Rasmussen. A Fuentes de Invierno ha vinto con 2" sul gregario Leipheimer e 4" su Mosquera. Sull'Etna ha dato 3" a Rujano. A Fuente Dé ha vinto con 6" su Valverde.
Un po' più larghe le vittorie della Vuelta 2014: 15" a Froome alla Farrapona e 16" ad Ancares. Sull'Angliru 17" di nuovo a Froome, ma qua diciamo che gliela hanno pure lasciata vincere e comunque sarebbe poco indicativa dato che parliamo di un Contador ormai a fine carriera.
Distacchi belli netti, invece, a Verbier e sull'Angliru alla Vuelta 2008.
Il quadro che ne esce è quello di un corridore molto meno dominante in salita di quanto non sia stato scritto nel corso degli anni. O meglio, ha avuto qualche momento di effettiva superiorità sul resto del gruppo, ma parliamo, appunto, di momenti. Su tutti il Tour 2009 dove fece la differenza pure ad Arcalis e uno scalino dietro il Giro 2011 dove era molto forte, ma trovava sempre qualcuno in grado di arrivargli vicino (Rujano Etna e Grossglockner, Nibali Zoncolan e Scarponi Gardeccia). Alle Vuelte 2014 e 2008 è stato superiore solo a tratti. Negli altri GT ha sempre trovato qualcuno che andava come lui in salita o più forte.
Valverde è una vera pena che in oltre 20 GT portati a termine abbia vinto solo 15 tappe. Ma penso basti la la tappa di Val Thorens per capire il motivo. Soprattutto per me è allucinante che, con quelle caratteristiche e quella longevità, non abbia mai vinto più di due tappe nello stesso GT.
Cioè, ce l'hanno fatta Nibali, Purito e Froome. Lui no.
Questo anche perché in Movistar gli hanno inculcato sta mentalità da babbo natale che fa i regali à la Indurain che andava bene, appunto, per un corridore con le caratteristiche di Miguelon, che tanto il bersaglio grosso lo centrava lo stesso, ma non certo per uno come Valverde. In Kelme aveva una fame di vittorie che non si è più vista fino agli ultimi anni di carriera, quando forse si è reso conto di cosa stava buttando al vento. In Kelme 23 corse in due anni. Nei primi 3 anni in Movistar 17 vittorie.
2004 da 15 vittorie mai più eguagliato, comunque. E ci si è avvicinato solo 14 anni dopo. Perché è pure assurdo che uno così non abbia nemmeno una stagione da circa 20 vittorie. Valverde non ha, ad esempio, il 2011 di Gilbert.
Mi capita, guardando le liste, di soffermarmi su Tony Rominger. Uno che non è stato il più forte della sua generazione, ma aveva una fame di vittorie senza eguali. E, infatti, tra i grandi da GT solo Armstrong, dopo di lui, ha vinto più tappe.
Rominger dal 91 al 95 ogni anno va in doppia cifra di vittorie: 11, 15, 12, 18 (DICIOTTO), 11. Passato pro tardi, a 25 anni, 108 vittorie in 11 anni. Valverde, che è più veloce, 124 (contando quelle che gli hanno levato), ma in 16 anni e mezzo.
Ci vorrebbero più corridori, oggi, con la mentalità di Tony Rominger. Vinci quando puoi, che domani non si sa mai.
Contador a momenti ha più GT che tappe.
Poi 8 di quelle vittorie sono in 4 GT (Tour 2009, Giro 2011, Vuelta 2008 e Vuelta 2014) e negli altri 5 conquistati ne ha vinte appena tre.
La cosa è resa ancor più strana dal fatto che parliamo di un corridore notoriamente riconosciuto come un grande attaccante. Cioè manco Indurain ha vinto tantissimo, ma lui si sa che nel prime ha attaccato due volte (Hautacam '94 e La Plagne '95) in un lustro.
Contador era un grande attaccante, ma, come penso fosse già chiaro anche prima, era uno che la differenza in salita la faceva di rado. Levando le due cronometro e andando ad analizzare nel dettagli le altre tappe. A PDB ha vinto in volata su Rasmussen. A Fuentes de Invierno ha vinto con 2" sul gregario Leipheimer e 4" su Mosquera. Sull'Etna ha dato 3" a Rujano. A Fuente Dé ha vinto con 6" su Valverde.
Un po' più larghe le vittorie della Vuelta 2014: 15" a Froome alla Farrapona e 16" ad Ancares. Sull'Angliru 17" di nuovo a Froome, ma qua diciamo che gliela hanno pure lasciata vincere e comunque sarebbe poco indicativa dato che parliamo di un Contador ormai a fine carriera.
Distacchi belli netti, invece, a Verbier e sull'Angliru alla Vuelta 2008.
Il quadro che ne esce è quello di un corridore molto meno dominante in salita di quanto non sia stato scritto nel corso degli anni. O meglio, ha avuto qualche momento di effettiva superiorità sul resto del gruppo, ma parliamo, appunto, di momenti. Su tutti il Tour 2009 dove fece la differenza pure ad Arcalis e uno scalino dietro il Giro 2011 dove era molto forte, ma trovava sempre qualcuno in grado di arrivargli vicino (Rujano Etna e Grossglockner, Nibali Zoncolan e Scarponi Gardeccia). Alle Vuelte 2014 e 2008 è stato superiore solo a tratti. Negli altri GT ha sempre trovato qualcuno che andava come lui in salita o più forte.
Valverde è una vera pena che in oltre 20 GT portati a termine abbia vinto solo 15 tappe. Ma penso basti la la tappa di Val Thorens per capire il motivo. Soprattutto per me è allucinante che, con quelle caratteristiche e quella longevità, non abbia mai vinto più di due tappe nello stesso GT.
Cioè, ce l'hanno fatta Nibali, Purito e Froome. Lui no.
Questo anche perché in Movistar gli hanno inculcato sta mentalità da babbo natale che fa i regali à la Indurain che andava bene, appunto, per un corridore con le caratteristiche di Miguelon, che tanto il bersaglio grosso lo centrava lo stesso, ma non certo per uno come Valverde. In Kelme aveva una fame di vittorie che non si è più vista fino agli ultimi anni di carriera, quando forse si è reso conto di cosa stava buttando al vento. In Kelme 23 corse in due anni. Nei primi 3 anni in Movistar 17 vittorie.
2004 da 15 vittorie mai più eguagliato, comunque. E ci si è avvicinato solo 14 anni dopo. Perché è pure assurdo che uno così non abbia nemmeno una stagione da circa 20 vittorie. Valverde non ha, ad esempio, il 2011 di Gilbert.
Mi capita, guardando le liste, di soffermarmi su Tony Rominger. Uno che non è stato il più forte della sua generazione, ma aveva una fame di vittorie senza eguali. E, infatti, tra i grandi da GT solo Armstrong, dopo di lui, ha vinto più tappe.
Rominger dal 91 al 95 ogni anno va in doppia cifra di vittorie: 11, 15, 12, 18 (DICIOTTO), 11. Passato pro tardi, a 25 anni, 108 vittorie in 11 anni. Valverde, che è più veloce, 124 (contando quelle che gli hanno levato), ma in 16 anni e mezzo.
Ci vorrebbero più corridori, oggi, con la mentalità di Tony Rominger. Vinci quando puoi, che domani non si sa mai.