Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Cassani provoca:Togliamo le crono
#1
http://www.tuttobiciweb.it/2017/08/29/10...ttobiciweb
 
Rispondi
#2
Direi che non sono d'accordo su nulla.

Invece di ridurre le crono bisogna fare delle tappe di montagna degne di questo nome, con dislivelli importanti e chilometraggio sensato. Il problema del Tour non é la cronometro, il problema sono le tappe tipo quella del 14 luglio e le altre schifezze.

Anche sul Tour per nazionali, ma per quale motivo?
 
Rispondi
#3
Il ragionamento ha un senso specie per il Tour secondo me: se insistono a fare sempre i soliti giri(Galibier,Tourmalet etc.) ha un senso togliere le crono,discorso diverso se mi metti un tappone tipo Sestriere vinta da Chiappucci con quasi 7000metri di dislivello,allora la crono va bene o comunque tappe costruite bene e con salite nuove o quanto meno non sempre con i soliti 3 o 4 passi che conoscono a memoria.
Ma in questo momento,dove tra l'altro non piove quasi mai nei grandi giri ed è una variabile non di poco conto in montagna,non mi sembra che ci sia la voglia di fare percorsi interessanti allora meglio togliere le crono
 
Rispondi
#4
Non leggo nenmeno l'articolo, non me l'aspettavo da Cassani
 
Rispondi
#5
Interessante il discorso sulla velocità in salita li forse si potrebbe fare qualcosa un rapporto minimo? Aumentare il peso minimo delle bici? Boh

Il resto mi pare solo una boutade che come detto da Manuel non mi aspettavo da Cassani

Si forse crono più corte e cambierebbe qualcosa ma la butto li anche la pianura può fare danni quanto una crono e più della montagna allora aboliamo i ventagli o i piattoni se uno è forte a crono perché sfavorirlo?
Il problema è che sono tutti così al top che in montagna nessuno fa più la differenza MA SOPRATTUTTO nessuno RISCHIA più di volerla fare

Io avevo pensato a:

Piuttosto che l'abbuono all'arrivo perché non tipo più traguardi volanti distribuiti lungo la salita MA finirebbe a volatine
Perché no un abbuono sui distacchi per chi attacca e stacca i rivali?

Boh idee di caxxo..

Aggiungo togliere i pm in gara passi il cardio o via pure quello
Allora si che sarebbe un ciclismo meno robotico
Quanto meno provarlo in qualche gara come si è fatto per i freni a disco perché no?

Non sono d'accordo neanche sul ridurre i corridori per squadra perché il ciclismo è anche uno sport di squadra.
Piuttosto un cap per ridurre lo strapotere dei superteam. E il draft perché no?
 
Rispondi
#6
Abbastanza incommentabile.
 
Rispondi
#7
Se uno dice che al Giro 70 km di crono erano troppi (confrontati al percorso) posso essere d'accordo ma togliere le crono non ha alcun senso. Non vorrei vedere un GT deciso con un abbuono di un traguardo volante...
 
Rispondi
#8
Restano pur sempre provocazioni...ma il senso è che le crono sono sempre decisive soprattutto in questi ultimi anni dove raramente una tappa di montagna viene costruita come si deve.
Penso a Quintana: se propongono un Tour con 40km di crono individuale e sempre gli stessi giri in montagna,come può pensare di vincere contro la Sky.
 
Rispondi
#9
Ma essere forti a crono è diventata una colpa?

Se Quintana non va a crono si attacca. Che si inventi qualcosa come hanno fatto tutti quelli prima di lui che hanno vinto il Tour pur andando piano nelle prove contro il tempo.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#10
No assolutamente,ma proporre sempre gli stessi canovacci in salita limita gli scalatori secondo me.
 
Rispondi
#11
Beh, però questo non dipende dalla crono.

Più da tappe di montagna troppo brevi e poco dure.
 
Rispondi
#12
ma infatti il mio discorso era incentrato più sugli organizzatori...è chiaro che in teoria è un questione che non esiste,ma se il percorso in montagna risulta mediocre è obbiettivamente difficile per uno scalatore poi recuperare il tempo perso a crono.
 
Rispondi
#13
Però spesso è colpa anche degli interpreti.

Perché sul Peyresourde lo spazio per far fuori Froome c'era. Ma non ne hanno approfittato.

È il discorso che facevamo l'altro giorno, buona parte degli scalatori attuali prima dei -2 non si muove a prescindere.
 
Rispondi
#14
La sua credo sia più che altro una provocazione.
E' però vero che a causa dell'evoluzione delle tecnologie le salite fanno meno selezione, qualcosa si potrebbe fare, allora invece che togliere le crono io aumenterei i km nei tapponi, e allora si che forse si torna a fare selezione in salita, l'ultimo Tour era piuttosto ridicolo come chilometraggi nelle tappe decisive.
 
Rispondi
#15
Da quando non si vede una tappa di 240km in montagna?mi rendo conto che sono discorsi relativi però più si fa dura e più si può fare selezione.
Anche il discorso sulle giovani scelte sarebbe interessante,ma non circolano i soldi che ci sono in NBA
 
Rispondi
#16
(29-08-2017, 01:18 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: ...

È il discorso che facevamo l'altro giorno, buona parte degli scalatori attuali prima dei -2 non si muove a prescindere.

che nessuno mi leva dalla testa che pure facessero 240 km 5500 dislivello nessuno attaccherebbe prima dei -3 dell'ultima salita perché la tappa è troppo dura, mancano le gambe, non si può esagerare, domani c'è una tappa dura, ieri c'era una tappa dura ecc

al netto che ci sarebbe sicuramente naturalmente una maggiore selezione da dietro. questo si ma se parliamo di più spettacolo non lo so
 
Rispondi
#17
Io non mi riferivo allo spettacolo,ma tappe del genere fanno danno e per forza di cose andiamo a ridurre l'appiattimento dovuto a migliori allenamenti,tecnologia etc.
 
Rispondi
#18
Infatti la tappa di Peyragudes erano 215 km con Bales e Peyresourde.

In dieci rimasti in gruppo a cinque km dallo scollinamento del Peyresourde con Nieve che va palesemente piano e Froome che era pure caduto poco prima.

Però il naso fuori lo hanno messo giusto per la volata.
 
Rispondi
#19
si ma che si stacca l'Hirt o l'Haig.. il 15-20esimo della gc sai quanto me ne frega... magari si becca pure gli 8' perché in un fondovalle gli altri vanno 10kmh più veloce e nascono grossi distacchi ma se gli altri 10 vanno tutti di pari passo sai che bel cambiamento in positivo...
 
Rispondi
#20
Il Tour di quest'anno era già ai minimi storici quanto a cronometro. 
Andare forte a cronometro e poi anche in salita configura un corridore più completo, non si vede perché debba essere penalizzato. Sta agli scalatori puri dimostrare qualcosa di più in montagna, ma con vere tappe di montagna, specialmente over 2000, con chilometraggi vicini o superiori ai 200 km. e dislivello importante. E non una sola per grande giro. 
Si possono variare le cronometro, tra piatte per specialisti, nervose per chi guida bene la bici (e anche questo è un merito, discese comprese), cronometro mosse e persino con salite importanti. Comunque sia, nelle cronometro si pedala da soli, le differenze all'arrivo sono un merito, non qualcosa da penalizzare. 

Il punto "strano" per me è che mentre si alza l'asticella della qualità complessiva dei partecipanti (maggiore base da più paesi, migliori allenamenti, luogotenenti e gregari forti quasi quanto i capitani, ecc.) si abbassano le difficoltà (e ci si lamenta del poco spettacolo...), meno salite, meno chilometri. La stagione è lunga, ieri / domani c'è una tappa impegnativa, ecc. ecc. 
Lo "spettacolo" si cerca attraverso rampe e rampette finali, rigorosamente sull'orlo dei secondi, tutto in funzione televisiva (salvo che la tv spesso non riesce nemmeno a far seguire bene queste fasi convulse). Si stanno dimenticando perché il ciclismo porta milioni di appassionati ad applaudire al passaggio dei corridori. Non lo si deve alle volatine in salita e alle classifiche generali sul filo dei secondi, lo si deve ai grandi campioni e alle grandi imprese. Lo spettacolo viene da lì, dal corridore in fuga che esce da un tornante, da una corsa frammentata dalle difficoltà, da recuperi inattesi, con un applauso per tutti, e non perché sono tutti insieme e tutti bravi ma perché lottano tutti al proprio meglio con uno sforzo proibitivo, perché danno l'anima sulla bici. 

Il Tour di quest'anno era progettato per creare incertezza, poche crono e modeste tappe di montagna, creando le condizioni perché si fosse lì a pochi secondi nella breve e unica cronometro finale. Qualcuno riesce a considerarlo un bel Tour? 
Si può considerare che la Rovetta - Bormio, non ben disegnata ma comunque impegnativa molto oltre qualsiasi altra tappa del Giro o del Tour, il suo compito lo ha svolto? Troppi chilometri a cronometro i 70 del Giro? Con almeno un altro tappone vero, magari più "serrato" della Rovetta - Bormio, dubito che Dum avrebbe vinto il Giro. 
Ma davvero un grande Giro deciso da qualche ventaglio e da un paio di abbuoni può appassionare?
Ci metto anche l'assenza di tapponi stile classica, tanti chilometri e tanti saliscendi, tanta fatica e rischio di prendere tanti minuti. 

Brutta deriva... L'errore sta nell'interpretazione del termine spettacolo e nella scarsa memoria di ciò che il ciclismo ha creato, e come lo ha fatto.
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)