Di sicuro Livorno, visto che pure c'ero ovviamente.
Poi pochi attimi dell'Etna (quando Scarpo rimonta su Contador, poi basta

), la splendida vittoria di Gatto e la prima di Dieghito Ulissi. Anche la tappa di Orvieto alla fine non è stata male, anche perchè ancora c'era una piccola speranza.
E il dominio di Contador in senso generale, ma quello è un po' scontato insomma.
Per chi non tifa Contador non è che sia proprio un Giro da raccontare ai posteri...
(29-05-2011, 07:35 PM)Andy Schleck Ha scritto: (29-05-2011, 06:48 PM)Andie88 Ha scritto: Le emozioni sono quelle dei balli di Contador quando si alza sui pedali, è una cosa meravigliosa vedere un corridore pedalare in quel modo.
Veramente, assurdo, ha un eleganza assolutamente estrema, accarezza la sua bici come un musicista il suo strumento. Completamente rosa fa fare Zig-Zag alla sua bici e ogni anno lo fa meglio. Magari complice anche la sua altezza(177cm), non tra le piu' grandi che gli permette di piegarsi in avanti all'infinito senza che sbuchi qualcosa sopra, rispetto agli spilungoni Schleck (186cm) che non salgono mai costantemente "en danceuse". Pedala con quella facilita' sia all'inizio di una salita al 4%, sia sul 23,6% dell'Angliru o il 22% dello Zoncolan di pendenza, da rimanere a bocca aperta.
Questo monologo è spontaneo eh, non prendetemi per...
A me invece proprio non garbano: sarà che io in primis, quando sono in salita (anche quando sono in pianura, a dir il vero), sono molto molto molto vecchia scuola, ma quando vedo uno alzarsi sui pedali mi piacer veder la potenza, l'esplosività, e non uno che sculetta in quella maniera.

Troppa agilità.
In generale a me i corridori eccessivamente agili non garbano proprio...