Fa troppo caldo
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Ma l'inquisitore Mentana ste robe le vede?
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NEMICO DEI BOVINI
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I percorsi cambiano nel tempo solo noi rimaniamo legati a questa fantomatica tradizione
Piuttosto che saltare la Sanremo io farei la Sanremo Sanremo e chi se ne frega della tradizione sempre i soliti sarebbero a giocarsela che cavolo cambia
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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La narrazione dietro la Sanremo è un paradosso.
Torriani sapeva che doveva ciclicamente inasprirla per evitare che diventasse una merda.
Ora non toccano il percorso manco quando c'è il coronavirus perché "è sempre stato quello"
Quanto avrebbe bisogno questo ciclismo di dirigenti come Desgrange, Torriani, Rondoni, Puig al posto dei ben poco acculturati manager moderni.
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Utente pennuto
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Luis Puig, non Alberto, il manager del più grande pilota di tutti i tempi.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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02-03-2020, 01:27 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-03-2020, 08:46 PM da Luciano Pagliarini.)
Mi riferisco a Luis Puig, non so chi sia Alberto.
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NEMICO DEI BOVINI
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Non riesco a citare ma appunto ripercorrendo il percorso a ritroso 1 occupi già strade che dovevano essere occupate certo in orari diversi e le occupi due volte ma sei a metà dell'opera 2 attraversi paesi che già dovevi attraversare
A me da sui nervi soprattutto la mancanza totale di piani b e del volerci provare e le scuse accampate che poi vabbè stendiamo un velo pietoso
Il fatto che poi non si faccia ok ci può stare me ne faccio una ragione
Giro in Giro Creek
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Francamente non vedo problemi insormontabili per disputare la Sanremo.
I temi sono, mi sembra:
1) Garantire alla carovana condizioni di ospitalità alberghiera abbastanza valida anche dal punto di vista Coronavirus. Non mi sembra impossibile, atteso che nulla obbliga a particolari relazioni con le persone, che il virus non si trasmette con i cibi e che le stanze possono e devono essere adeguatamente igienizzate.
2) Evitare gli affollamenti delle persone lungo il percorso. Oggi come oggi, con la diffusa prudenza, difficile che ci si spertichi per andare a vedere la Sanremo a bordo strada. Poi basta dire che si consiglia di mantenere una buona distanza dagli altri appassionati (e che è meglio stare a casa...) per vedere una bella Sanremo quasi senza pubblico.
3) I contributi dei comuni attraversati non credo siano gran che, magari si prende qualcosa dalle nuove città sul percorso, comunque una voce penso secondaria.
4) Attraversare zone attualmente considerate a rischio (come anche Savona, ad esempio) non costituisce in alcun modo un pericolo per la carovana.
Non sarebbe la prima volta che non si parte da Milano Milano. Nulla vieta poi uno stravolgimento del percorso per favorirne lo svolgimento, fino anche alla Nizza - Sanremo proposta da Paglia. Il percorso è cambiato tante volte, magari solo con dettagli, la storia della Sanremo lo dimostra. Poggio e Cipressa prima non c'erano, ma lo sapete.
Stravolgendo troppo il percorso c'è il rischio di un danno di immagine, per Milano prima di tutto, ma non farla affatto potrebbe essere ancora più dannoso come immagine.
Io (che del virus mi preoccupo molto, come sapete) la farei, forse solo con un cordone al raduno di partenza, vietando la presenza dei tifosi.
Il Nuovo Ciclismo Premium
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Si ma non puoi stravolgere l'intera corsa a due settimane dallo svolgimento...
Avere un piano B è un conto, vuol dire fare un tratto di strada diverso, ma non fare ex novo una corsa diversa, con i problemi di ordine pubblico e viabilità che ne conseguono.
Se la Milano Sanremo si fa deve partire da Milano e arrivare a Sanremo, non ci sono molte alternative a così pochi giorni dal via.
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Giro in Giro Creek
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Ma infatti la mia idea è che si possa fare normalmente, con gli accorgimenti accennati, magari evitando il raduno in piazza del Duomo e comunque impedendo l'accesso dei tifosi al luogo di raduno.
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Fa troppo caldo
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Secondo il ministro dello sport giapponese, se le cose dovessero andare non nella direzione auspicata, le Olimpiadi potrebbero essere rinviate negli ultimi mesi dell'anno, visto che il contratto prevede che si svolgano entro il 2020. A me sembra fiabesca come cosa.
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Fa troppo caldo
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03-03-2020, 07:45 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-03-2020, 07:49 PM da Italbici.)
2263 casi e 79 morti, pari al 3,4% di mortalità anche se è un dato che non fa testo in questo momento. Probabile che si allarghi il fronte della zona rossa fino a Bergamo e provincia, anche se ormai a cosa servirebbe? Vorrei ricordare che a Milano si è giocata Atalanta- Valencia e un giornalista che seguiva il Valencia, al rientro in Spagna è risultato positivo. Aspettiamoci ulteriori aumenti, si arriverà a 5000 facile
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03-03-2020, 10:57 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-03-2020, 10:58 PM da Italbici.)
Il comitato scientifico ha proposto alla presidenza del consiglio lo stop su territorio nazionale dello sport a porte aperte... a questo punto è quasi certo che Strade Bianche, Tirreno e e Sanremo saltino
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non voglio fare il complottista o il menagramo ma purtroppo l'alto tasso di mortalità (quadruplo rispetto alla Korea) lascia pensare che i casi siano molti molti di più.
tra l'altro stanno continuando a trovare positiva al coronavirus gente che viaggia dall'italia in altre parti del mondo perché in molti paesi testano tutti all'arrivo.
proprio poche ore fa un amico che lavora in Saipem mi ha detto che 2 olandesi sono venuti a Milano per lavoro nelle loro sedi (San Donato Milanese), per poi volare negli Emirati dove sono stati testati. Risultato tutti e 2 positivi.
Ora, se veramente i casi in lombardia sono 1000, quante possibilità ha una persona che viene a Milano per 4 giorni di beccarsi il virus? direi infinitesimali. Per questo temo che i casi siano molti molti di più.
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04-03-2020, 12:18 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-03-2020, 12:20 AM da Italbici.)
Sì credo che hanno tra le mani elementi tali da pensare al "peggio", nel senso che tra bergamasco e milanese potrebbero aumentare e arrivare in totale a cifre esorbitanti per essere un paese fuori dalla Cina.
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La sensazione è che si stiano preparando, non solo in Italia e per quanto possibile, ad un aumento progressivo dei casi, anche se nel contempo non sembra si possa ancora parlare di una diffusione fuori controllo. Tende, caserme, il cercare di aumentare i posti di terapia intensiva, molti dettagli lasciano intendere che ci si prepara più rapidamente possibile.
Cercare di limitare il contagio resta il fronte.
Il parere del comitato scientifico istituito dal governo sull'azzerare tutti gli eventi e sul consiglio di limitare al massimo i contatti degli anziani conferma questo fronte e conferma la ricerca di invertire un trend che si teme al rialzo.
Sulla diffusione complessiva in Italia è difficile farsi una idea. Da un lato è forte questa sensazione che troppe persone passate per l'Italia risultino positive ai test. Dall'altro non può essere così alta, sia per le percentuali di test positivi a noi note sia perché il virus circola da parecchio e, data l'incubazione di 1 / 2 settimane, dovremmo aver già avuto una vera esplosione di casi. Stanno aumentando ma non in modo "esplosivo".
Manca, né potrebbe essere altrimenti, una valutazione del tasso di attacco, quante persone contagiate risultano completamente asintomatiche e superano l'infezione senza accorgersene.
Nel frattempo il tasso di letalità punta verso l'alto e sembra ora più parente del 4% che non del 2 e qualcosa iniziale. Ovviamente, in caso di insufficienza dei posti di terapia intensiva (per il supporto alla respirazione in particolare) il tasso di letalità salirebbe.
Orizzonte cupo, insomma, speriamo in qualche schiarita.
Va detto che le conoscenze scientifiche sono cresciute tanto. All'epoca della SARS (2002) ci vollero mesi per identificare che era causata da un coronavirus e altri mesi per sequenziarne il genoma. In questo caso identificazione e sequenziamento sono stati fulminei. Questo non toglie che i tempi per un vaccino siano incerti.
La SARS venne sconfitta a suon di isolamenti, credo in particolare perché era contagiosa solo nella fase di malattia conclamata. Qui è ormai acclarata la possibilità di contagio da portatore sano, che sta facendo la differenza.
Va detto che presumibilmente la contagiosità di un portatore sano potrebbe essere inferiore rispetto a quella di un malato, e limitata ad una finestra temporale modesta. Compensa con i contatti, nell'inconsapevolezza. In ogni caso, a forza di limitare e isolare, anche questa strada di contagio potrebbe ridursi e aiutarci a circoscrivere l'epidemia.
La speranza che il sole e il caldo ne arrestino l'espansione è solo una speranza e molti virologi non ci contano troppo.
Nonostante ciò, oltre ad una buona alimentazione con tante vitamine e fibre, ad una flora intestinale da campionato (yogurt, ecc.), al lavarsi spessissimo le mani, mani da non stringere nel salutarsi e mantenendo distanza dagli altri (e loro da noi...), potrebbe essere utile cogliere ogni raggio di sole. Male non fa e anche figurativamente un raggio di sole ci vorrebbe proprio.
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