@ilnuovociclismo
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30-01-2023, 07:58 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-01-2023, 07:59 PM da Italbici.)
Prima della pandemia presi una decisione importante, quella di lasciare il mio vecchio lavoro. Lavoravo in ufficio per una piccola un'azienda che si occupa di fare e rifare il manto stradale, quasi sempre in subappalto. Classica azienda del Sud dove sei sottopagato, senza orari definiti, preso a male parole se qualcosa va storto etc.
La pandemia mi stava dando il colpo di grazia, avendo una "certa età", si fa fatica a trovare un lavoro. A Novembre 2020 mi chiamano per una supplenza a Lecco fino a Giugno, nel personale amministrativo di una scuola elementare. Ma la clausola, poi tolta, prevedeva in caso dì zona rossa lo stop della supplenza e amen. Decisi di rinunciare dato che mi avevano dato solo 5 minuti per pensarci e dovevo presentarmi entro 48 ore. Poi infatti scattò la zona rossa. 1 ora dopo quella chiamata ricevo una telefonata di Poste italiane, per sapere se fossi interessato a fare il postino per 3 mesi con possibilità di rinnovo fino a 12 mesi totali. Accettai non sapendo cos'altro fare in quel momento. Sono riuscito ad arrivare a 12 mesi, grazie ai quali sono entrato in graduatoria e ora lavoro a Piacenza. Lavoro molto stereotipato, ma è un lavoro durissimo, considerando i tagli che l'azienda sta facendo, e considerando lo stipendio basso, soprattutto qui al Nord dove il costo della vita è più alto. Però devo dire che stare all'aperto, soprattutto quando ero al Sud è molto bello. D'estate andare in giro per le colline, scappare dalla canicula della pianura era piacevolissimo. Certo come rovescio della medaglia, c'è il freddo, la pioggia, e stare sulla strada nasconde sempre delle insidie dietro l'angolo, oltre alla quantità di posta e raccomandate abnorme che devi portare. Ma mai mi sarei aspettato che questo lavoro mi appassionasse. Come tutte le aziende che gravitano attorno al pubblico( anche se poste sulla carta è privata) ci sono troppi fancazzisti, che approfittano di ogni cavillo per non fare un cazzo, a discapito di tutti gli altri che devono poi farsi il culo per il disservizio che questi stronzi creano. Sindacati? Lasciamo stare che è meglio, una roba nauseante.
La pandemia mi stava dando il colpo di grazia, avendo una "certa età", si fa fatica a trovare un lavoro. A Novembre 2020 mi chiamano per una supplenza a Lecco fino a Giugno, nel personale amministrativo di una scuola elementare. Ma la clausola, poi tolta, prevedeva in caso dì zona rossa lo stop della supplenza e amen. Decisi di rinunciare dato che mi avevano dato solo 5 minuti per pensarci e dovevo presentarmi entro 48 ore. Poi infatti scattò la zona rossa. 1 ora dopo quella chiamata ricevo una telefonata di Poste italiane, per sapere se fossi interessato a fare il postino per 3 mesi con possibilità di rinnovo fino a 12 mesi totali. Accettai non sapendo cos'altro fare in quel momento. Sono riuscito ad arrivare a 12 mesi, grazie ai quali sono entrato in graduatoria e ora lavoro a Piacenza. Lavoro molto stereotipato, ma è un lavoro durissimo, considerando i tagli che l'azienda sta facendo, e considerando lo stipendio basso, soprattutto qui al Nord dove il costo della vita è più alto. Però devo dire che stare all'aperto, soprattutto quando ero al Sud è molto bello. D'estate andare in giro per le colline, scappare dalla canicula della pianura era piacevolissimo. Certo come rovescio della medaglia, c'è il freddo, la pioggia, e stare sulla strada nasconde sempre delle insidie dietro l'angolo, oltre alla quantità di posta e raccomandate abnorme che devi portare. Ma mai mi sarei aspettato che questo lavoro mi appassionasse. Come tutte le aziende che gravitano attorno al pubblico( anche se poste sulla carta è privata) ci sono troppi fancazzisti, che approfittano di ogni cavillo per non fare un cazzo, a discapito di tutti gli altri che devono poi farsi il culo per il disservizio che questi stronzi creano. Sindacati? Lasciamo stare che è meglio, una roba nauseante.
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