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Dichiarazioni post Giro d'Italia
#1
Video - La conferenza stampa di tutte le maglie del Giro
Vi proponiamo la conferenza stampa dei leader delle classifiche finali del Giro d'Italia 2011, andata in scena ieri al termine della cronometro conclusiva di Milano.




Ripercorriamo la "corsa più dura del mondo nel paese più bello del mondo" attraverso le parole del dominatore Alberto Contador (vincitore della maglia rosa e rossa, quindi della classifica generale e a punti), dell'eterno Stefano Garzelli (maglia verde di miglior scalatore) e del promettente Roman Kreuziger (maglia bianca di miglior giovane).

Giulia De Maio - tuttobiciweb.it
 
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#2
Giro d’Italia – Scarponi 2° nella classifica finale
Si chiude nel migliore dei modi possibili per Michele Scarponi il Giro d’Italia 2011. Dinnanzi a un imbattibile Contador, infatti, il miglior risultato auspicabile era il 2° posto in classifica e quindi tutta la Lampre-ISD può ben gioire per la piazza d’onore conquistata dall’Aquila di Filottrano.
Grazie a una convincente prestazione nella cronometro finale di Milano (26 km), Scarponi ha fatto registrare il 17° tempo a 1’28″ dal vincitore Millar e, soprattutto, a soli 10″ dal diretto rivale Nibali un divario che ha consentito all’atleta blu-fucsia di difendere il secondo posto in classifica con un margine di 46″ sul corridore siciliano. Inavvicinabile Contador, oggi 3° a 36″ da Millar e re del Giro con 6’10″ su Scarponi.
Soddisfazione anche per tutto il collettivo della Lampre-ISD, premiato come squadra vincitrice della classifica a punti.

Scarponi:”Sono logicamente molto felice per il risultato ottenuto: concludere il Giro al secondo posto, dietro a un Contador straordinario e davanti a un Nibali davvero forte e caparbio fino all’ultimo è una bella impresa. Ho disputato un’ottima crono, ero convinto di poter difendere un secondo posto meritato, frutto di un grande lavoro della mia fantastica squadra. In questo Giro ho avuto momenti belli e altri meno felici, ma la mia grinta, il supporto dei compagni e dello staff della squadra mi hanno permesso di essere sempre tranquillo e concentrato sui miei obiettivi. Risultato dedicato a me, a tutta la Lampre-ISD e agli sponsor”.

comunicato stampa Lampre-ISD
 
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#3
Vincenzo Nibali sale sul terzo gradino del podio a Milano
Il Giro d’Italia si è concluso ieri a Milano e il messinese si è confermato tra i grandi

Si è conclusa sul podio l’avventura della Liquigas-Cannondale al Giro d’Italia 2011. Vincenzo Nibali, lo “Squalo dello Stretto”, è salito sul terzo gradino dietro ad un immenso Contador (Saxo Bank) e Scarponi (Lampre-ISD). Il distacco, in termini di tempo, è stato di 6’56” dallo spagnolo e di 46” dall’italiano: l’ultimo assalto al secondo posto, sferrato ieri nella cronometro conclusiva di Milano, ha portato il messinese a rosicchiare 10”.

«E’ podio che mi rende più che contento, perché ottenuto con tanta fatica e senza rimpianti» ha affermato Nibali. «Ho attaccato per conquistare la maglia rosa, trovando davanti a me un Contador incredibile. Non ho fatto calcoli per difendere il secondo posto, ho semplicemente dato tutto per non avere recriminazioni al termine della corsa. Per questo motivo posso dirmi molto soddisfatto».

Con il podio di Milano il messinese ha proseguito una striscia positiva nei grandi giri iniziata proprio un anno fa: terzo posto a Verona, la vittoria alla Vuelta a Espana e ora il podio a Milano. Tre risultati arrivati consecutivamente che confermano il nome di Nibali nel gruppo dei migliori. «Ritengo di essere maturato ancora e di aver dato un segnale importante sulla mia tenuta, fisica e nervosa. Essere capitano di una grande squadra come la Liquigas-Cannondale in una corsa importante come il Giro d’Italia non è impresa da tutti. Credo di aver tenuto bene, di aver sopportato la pressione ed aver regalato delle belle emozioni. Fisicamente, è stato un Giro che ha messo a dura prova tutti gli atleti. Non aver subito troppi cali e aver mantenuto un ritmo regolare mi regala grandi speranze per il futuro».

Per il secondo anno consecutivo, la Liquigas-Cannondale ha conquistato anche la speciale classifica dedicata al fair play.

comunicato stampa Liquigas-Cannondale
 
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#4
Joaquím Rodriguez (Katusha): “Sinceramente – commenta lo spagnolo del team Katusha -, questa mattina, nella ricognizione del percorso, pensavo che sarebbe stato quasi impossibile per me difendere la quinta posizione in classifica generale. Il tracciato era molto più veloce di quello che immaginavo e, avendo alle spalle corridori come Kreuziger e Menchov, atleti che a cronometro vanno fortissimo, pensavo che sarei retrocesso almeno in settima o ottava posizione. Invece, le gambe hanno risposto benissimo e sono riuscito a difendere il mio vantaggio. Sono veramente contento di questa prestazione: a questo punto, il quinto posto per me vale esattamente quanto una vittoria. Esco davvero soddisfatto da questo Giro d'Italia, anche se c'è il rammarico di essere partiti in condizioni atletiche non proprio ottimali. Ho sofferto la prima settimana e la cure antibiotiche a cui mi sono sottoposto hanno inevitabilmente condizionato le mie prestazioni. Tappa dopo tappa, però, la condizione complessiva è cresciuta e, anche se alla fine non è arrivata la vittoria, credo che certi piazzamenti, in alcune frazioni molto impegnative, abbiano comunque un valore tecnico importante. Ho sempre corso tra i primi e, in alcune occasioni, la vittoria mi è sfuggita per poco. In ogni caso, chiudere al 5° posto un Giro d'Italia resta un piazzamento di prestigio, soprattutto alla luce di queste attenuanti. Quando la strada sale, credo di aver dimostrato di poter giocarmela contro chiunque, anche se, bisogna ammetterlo, questo Contador, almeno in classifica generale, non era battibile. Comunque, per quello che ho fatto nell'ultima settimana, compresa questa sorprendente cronometro, penso di poter essere ottimista per gli impegni futuri. Adesso mi fermo qualche giorno, poi tornerò in sella per cercare d'interpretare al meglio la seconda parte di stagione. Chiudo con un doveroso ringraziamento alla squadra. Il lavoro di tutti è stato straordinario. Avrei voluto almeno vincere una tappa soprattutto perchè i miei compagni, dal primo all'ultimo, se lo meritavano".

ciclonews.it
 
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#5
Dopo 21 tappe e 3524,5 km percorsi attraverso tutta la penisola domenica 29 maggio con la crono finale di Milano si è conclusa la lunga avventura rosa della Geox Tmc, che chiude il Giro d’Italia 2011 con l’ottavo posto in classifica generale conquistato dal russo Denis Menchov, vincitore dell’edizione 2009 della corsa rosa.

La squadra
La Geox Tmc si è presentata al Giro con una squadra solida e competitiva come dimostra il quinto posto finale nella classifica a tempo per squadre che tiene conto del piazzamento dei primi quattro corridori di ogni squadra. Un quinto posto importante per la Geox Tmc che tra le ventitre squadre presenti al Giro si piazza come prima formazione della categoria Professionnal Continental subito alle spalle di compagini World Tour di alto livello quali Astana, Movistar, Ag2r La Mondiale, Katusha e soprattutto davanti alla Saxo Bank della maglia rosa Alberto Contador.
“Un buon risultato che dimostra la solidità della squadra. Chiaramente le ambizioni di Menchov e della squadra alla partenza da Torino erano diverse – spiega il Team Manager Mauro Gianetti -. Chi come lui ha indossato la maglia rosa non si può certo accontentare di un piazzamento tra i primi dieci. Comunque Denis all’interno della squadra si è rivelato sempre come un professionista serio e un esempio per tutti i compagni. In un Giro d’Italia particolarmente duro, e forse non propriamente adatto alle sue caratteristiche, Denis è riuscito a tenere il passo dei migliori chiudendo tra i primi dieci della classifica generale”.

Denis Menchov & Carlos Sastre
La Geox Tmc è partita per il Giro con due capitani Denis Menchov e lo spagnolo Carlos Sastre, vincitore del Tour de France 2008. “Purtroppo l’uomo che ci è mancato è stato proprio Sastre – spiega Gianetti -. Carlos non ha mantenuto le aspettative, forse anche a causa dei problemi di salute che ha avuto durante l’inverno che non gli hanno consentito di gareggiare molto e arrivare nelle migliori condizioni fisiche a questo Giro. Resta il fatto che da un corridore come lui ci saremmo aspettati molto di più. Lui stesso, sempre capace di essere protagonista in tutte le grandi corse a tappe alle quali ha preso parte in carriera, non può essere soddisfatto di questa prestazione.
Senza dubbio è stato per tutti i corridori un Giro molto selettivo – continua Gianetti - lo dimostra il fatto che Menchov pur non avendo mai avuto un vero giorno di crisi ma solo avendo qualche piccola flessione in alcuni momenti come l’Etna, il Grossglockner e nell’arrivo in salita sul Gardeccia del durissimo tappone dolomitico ha inevitabilmente compromesso la lotta per il podio finale. Un Menchov che ha comunque dimostrato il suo valore arrivando con i migliori sulla durissima salita dello Zoncolan e lottando fino alla fine anche nella tappa del Sestriere, dove rischiando il tutto per tutto ha cercato l’allungo proprio sull’ultima salita di questo Giro. Menchov è uno specialista nelle prove contro il tempo e nella crono finale avrebbe voluto migliorare qualche posizione in classifica, purtroppo non è stato così. La crono finale di un grande Giro è sempre particolare e forse anche lui ha accusato la fatica dell’ultima settimana di grandi salite”.

Il talento di Fabio Duarte
Geox Tmc che ha tra le sue fila un corridore che ha dimostrato di avere un grande potenziale in salita, ma che purtroppo in questo Giro non si è potuto mettere in luce costretto al ritiro anzitempo.
“Il rammarico più grande resta quello di avere perso già dopo poche tappe il giovane colombiano Fabio Duarte – dice Gianetti -, costretto al ritiro per un problema al ginocchio causato da una caduta. Durante la stagione Fabio si era sempre dimostrato come uno dei migliori in salita. Subito prima del Giro aveva anche colto una vittoria importante al Giro del Trentino e nel primo arrivo in salita di questo Giro, a Orvieto nella difficile tappa delle strade bianche, si era piazzato al secondo posto. Sono sicuro che Fabio sarebbe stato di grande aiuto a Menchov e sulle dure salite di questo Giro avrebbe cercato di ritagliarsi spazio puntando a una vittoria di tappa, inserendosi anche nella lotta per la maglia bianca di migliore giovane. Adesso l’importante è Fabio che recuperi presto e al meglio da questo infortunio”.


Le prossime gare e l’invito per la Vuelta España
La stagione della Geox Tmc non finisce con il Giro d’Italia. Tra le prossime gare importanti in programma ci sono il Giro di Slovenia, il Tour of Austria, la Vuelta a Burgos e il Tour of Denmark, senza dimenticare il grande appuntamento con la Vuelta España in programma dal 20 agosto all’11 settembre per la quale proprio in questi giorni la squadra ha ricevuto dagli organizzatori la wild card con l’invito per prendere parte all’evento.
(TUTTOBICIWEB.it)
Ci vuole coraggio a definirlo positivo, non hanno vinto neanche una tappa; e Menchov, il corridore tra quelli in attività che ha vinto più GT, dopo Contador è arrivato solo 8°...
 
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#6
Diciamo che è il titolo che manda sulla cattiva strada: se leggi il resto - probabilmente tratto da un comunicato stampa - ti rendi conto che vengono sì evidenziati dei lati positivi, ma la soddisfazione per questo Giro non è poi così grande: viene detto che le aspettative su Menchov erano più ampie, che Sastre è completamente mancato ecc e ovviamente, essendo un comunicato stampa, si cerca di giustificare ciò con motivazioni più o meno valide.
 
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#7
si mette in risalto il "buon" quinto posto della classifica a SQUADRE... Ahah
 
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#8
Il Giro d’Italia è alle spalle e la Colnago CSF tira le sue conclusioni. Ventuno tappe, tanti piazzamenti, un podio con Manuel Belletti (3° a Parma), sette giorni in maglia verde prima con Filippo Savini e poi con Gianluca Brambilla, le fughe “pazze” di Pirazzi, gli attacchi di Stortoni a Castelfidardo e di Canuti 
a Montevergine, le note sfortunate di Pozzovivo e Modolo, il lavoro di Frapporti. Un Giro d’Italia in cui la Colnago CSF si è espressa bene nonostante sia venuto a mancare Pozzovivo (bronchite la causa del suo ritiro) e soprattutto la vittoria di tappa: “E’ normale che chiunque al mio posto si aspettasse qualcosa in più, ma in generale ritengo che il nostro Giro, con questi ragazzi, alla fine non è stato così malvagio – afferma il direttore sportivo Roberto Reverberi-. Ci sono squadre più blasonate della nostra che hanno ottenuto molto meno e questo ci permette di essere in parte soddisfatti. Quanto ai corridori, Brambilla è stata per noi una bella rivelazione e vorrei sottolineare che era al suo primo Giro d’Italia. Il suo quarto posto a San Pellegrino, dove avrebbe potuto anche vincere, la fuga sullo Zoncolan e l’ottima prova sul Colle delle Finestre dove ha concluso la tappa a ridosso della maglia rosa, sono segnali importanti per un giovane come lui. Che posso dire ancora: che Pirazzi è un indomito di natura e che le sue fughe, tutto sommato, esaltano i nostri sponsor. Peccato per Pozzovivo, era il nostro uomo per la classifica ma si è spento troppo presto. Sono convinto – conclude Reverberi- che tutti i ragazzi hanno dato il massimo correndo con personalità un Giro d’Italia tra i più impegnativi degli ultimi anni”.
(TUTTOBICIWEB.it)
 
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#9
A vedere la faccia del Colnago al "Si Gira" altro che bicchiere mezzo pieno,pareva fosse ad un funerale...Confuso
 
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