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Dimension Data 2017
#1
Presentazione del team Dimension Data-Qhubeka per la stagione 2017: i corridori che andranno a comporre l'organico della squadra; la composizione dello staff tecnico; l'abbigliamento tecnico (maglia, completo) e il materiale tecnico (biciclette, componentistica); il calendario delle corse.

Dimension Data
Sudafrica



Informazioni
Sigla UCI: DDD
Licenza: World Tour
Affiliazione: Sudafrica

Indirizzo:
-
divisa





Organico




Staff tecnico
Team Manager: Douglas Ryder

Direttori Sportivi: Thomas Campana, Kevin Campbell, Manel Lacambra, Jens Zemke

Biciclette: Cervélo






 
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#2
In ritiro a Cape Town, la Dimension Data ha svelato formazione e vestiario per la stagione 2017. La squadra sudafricana, ottenuta la licenza World Tour anche per la prossima stagione, ha presentato un organico formato da 28 corridori: tra i 23 confermati figurano i nomi dei capitani Cavendish, Boasson Hagen, Cummings, Fraile e Teklehaymanot, così come quello dell'italiano Sbaragli; i 5 nuovi arrivi invece sono Ben King (Cannondale-Drapac), Lachlan Morton (Jelly Belly) e Scott Thwaites (Bora-Argon 18) ed i neoprofessionisti Ryan Gibbons e Ben O'Connor.
Salutano la squadra sudafricana Theo Bos, Matthew Brammeier (Aqua Blue Sport), Songezo Jim, Cameron Meyer e Kanstantsin Siutsou (Bahrain-Merida).

Dimension Data 2017: Igor Antón, Natnael Berhane, Edvald Boasson Hagen, Mark Cavendish, Stephen Cummings, Mekseb Debesay, Nicolas Dougall, Bernhard Eisel, Tyler Farrar, Omar Fraile, Ryan Gibbons, Nathan Haas, Reinardt Janse Van Rensburg, Jacques Janse van Rensburg, Ben King , Merhawi Kudus, Lachlan Morton, Adrien Niyonsuti, Ben O'Connor, Serge Pauwels, Youcef Reguigui, Mark Renshaw, Kristian Sbaragli, Daniel Teklehaymanot, Jay Thomson, Scott Thwaites , Johann van Zyl, Jaco Venter.

Simili alla scorsa stagione le divise, anche se acquista maggior spazio il verde fluo sia sul davanti che sul retro della maglia. Le maglie dei campioni nazionali invece non espongono più integralmente la bandiera, ma hanno un taglio molto più moderno e piacevole.

[Immagine: dimension-data-presenta-su-equipo-2017-y...me-001.jpg]

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#3
finalmente una squadra che varia un po' rispetto all'anno precedente..non male come divisa..mi ricorda un po' la prima Orica come colori
 
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#4
Boasson Hagen sembra un pensionato 90enne che sta guardando gli scavi...
 
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#5
(25-11-2016, 09:41 AM)Jussi Veikkanen Ha scritto: finalmente una squadra che varia un po' rispetto all'anno precedente..

Per un attimo ho pensato tu stessi parlando dell'organico Confuso Asd Asd

Ma come si fa a non rinnovare a Songezo Jim Triste Triste Boia
 
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#6
Jimmone Triste
 
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#7
I team 2017: Dimension Data
La squadra africana salva la licenza, ma dietro a Cavendish e Boasson Hagen c’è poco a cui aggrapparsi
Scampato il pericolo di perdere la licenza World Tour grazie all’intervento dell’UCI che ha deciso di rivedere i suoi piani sulla riduzione del numero di squadre, il Team Dimension Data si prepara per la sua seconda stagione nella prima divisione del ciclismo mondiale. La squadra africana ha cambiato poco rispetto al 2016, sarà ancora molto scoperta in alcuni settori e continuerà a riporre quasi tutte le speranze in Mark Cavendish ed Edvald Boasson Hagen che però, da soli, non posso fare più di tanto: se non ci sarà l’esplosione di qualche ragazzo (magari uno dei 13 africani dell’organico), non sarà facile evitare l’ultimo posto in classica.

ROSA

Igor Antón (Spa, 1983), Natnael Berhane (Eri, 1991), Edvald Boasson Hagen (Nor, 1987), Mark Cavendish (Gbr, 1985), Stephen Cummings (Gbr, 1981), Mekseb Debesay (Eri, 1991), Nick Dougall (Rsa, 1992), Berhard Eisel (Aut, 1981), Tyler Farrar (Usa, 1984), Omar Fraile (Spa, 1990), Ryan Gibbons (Rsa, 1994), Nathan Haas (Aus, 1989), Jacques Janse van Rensburg (Rsa, 1987), Reinardt Janse van Rensburg (Rsa, 1989), Benjamin King (Usa, 1989), Merhawi Kudus (Eri, 1994), Lachlan Morton (Aus, 1992), Adrien Niyonshuti (Rwa, 1987), Ben O’Connor (Aus, 1995), Serge Pauwels (Bel, 1983), Youcef Reguigui (Alg, 1990), Mark Renshaw (Aus, 1982), Kristian Sbaragli (Ita, 1990), Daniel Teklehaymanot (Eri, 1988), Jay  Robert Thomson (Rsa, 1986), Scott Thwaites (Gbr, 1990), Johann Van Zyl (Rsa, 1991), Jaco Venter (Rsa, 1987)

L’ANALISI

CORSE A TAPPE: Nel 2016 l’unica top10 conquistata da Igor Antón nella classifica finale di una gara a tappe è stata la nona posizione alla Vuelta a Burgos: il basco compirà 34 anni a marzo e gli anni migliori li ha ormai alle spalle, comunque resta uno scalatore interessante che in una giornata buona può ancora puntare a fare risultato. In prospettiva il corridore più interessante è l’australiano Lachlan Morton, scalatore molto spettacolare, che però nella sua prima esperienza nel World Tour ha fallito malamente: adesso ha più esperienza e la carta d’identità segna solo 25 anni. Gli eritrei Merhawi Kudus e Mekseb Debesay non sembrano avere ancora la continuità necessaria a fare risultato, da seguire anche il giovanissimo scalatore australiano Ben O’Connor; per alcune gare a tappe particolari potrebbe venire molto bene anche il britannico Stephen Cummings.
 
VOLATE: È senza dubbio il punto di forza della Team Dimension Data che l’anno scorso ha potuto godere di un Mark Cavendish capace di vincere ben quattro tappe al Tour de France: lo sprinter dell’Isola di Man è la stella della squadra, ha al suo fianco un treno composto da fedelissimi e nel 2017 sarà focalizzato al 100% sulla strada dopo una stagione in cui c’era anche l’obiettivo (raggiunto) di una medaglia olimpica su pista. Il toscano Kristian Sbaragli è già al quinto anno in squadra: è un velocista che vince poco, ma ha caratteristiche che gli consentono di piazzarsi anche quando i percorsi non sono completamente in pianura. La forza della squadra sta anche, come detto, nei suoi uomini per gli ultimi chilometri: Mark Renshaw, all’occorrenza, può diventare lui stesso il finalizzatore se non c’è Cavendish, discorso simile anche per Tyler Farrar, Reinardt Janse Van Rensburg e Bernhard Eisel.

PAVÉ: L’anno scorso ha conquistato nove vittorie, ma brillano anche e soprattutto alcuni piazzamenti come il 5° posto alla Parigi-Roubaix o il 6° al Campionato del Mondo di Doha: Edvald Boasson Hagen è l’uomo del Team Dimension Data per le classiche del pavé e anche qualcosa di più. Il 29enne norvegese ha grandissimi mezzi fisici ma pecca un po’ in cattiveria e continuità: le vittorie di qualità conquistate in carriera sono relativamente poche in relazione al grande potenziale. Dal gruppo dei velocisti uscirà qualcuno in grado di dare una piccola mano sulle pietre ma, per non obbligarlo a fare tutto da solo, la squadra ha ingaggiato anche il britannico Scott Thwaites che nel 2016 con la maglia della Bora è stato protagonista della miglior campagna del nord della sua carriera con il 2° posto al Le Samyn e l’8° alla Dwars door Vlaanderen come migliori risultati.

CLASSICHE: Nel 2017 l’australiano Nathan Haas dovrà ripartire dai risultati conquistati lo scorso settembre a Québec e Montréal: un sesto e un quinto posto che devono dargli la consapevolezza di essere un corridore che può puntare a fare in quel determinato tipo di corse. In squadra non gli mancherà certo la libertà anche perché le alternative non garantiscono molta affidabilità in più: qualcosa di buono può farlo il britannico Stephen Cummings che a quasi 36 anni sta vivendo le annate migliori della carriera proprio con la maglia della squadra africana, ma resta più che altro un uomo da exploit isolati grazie a fughe da lontano. Un altro uomo che saltuariamente può sperare di ottenere qualche risultato interessante nelle corse di un giorno è il belga Serge Pauwels ma a 33 anni è difficile che gli riesca un colpaccio mai avvicinato in precedenza.

cicloweb.it
 
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